Chiusarella e Punta Rossotti dopo l'incendio.


Publiziert von paoloski , 8. Februar 2019 um 17:10.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 3 Februar 2019
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 580 m
Abstieg: 580 m
Strecke:11 Km

La meteo oggi non è un granchè, inutile fare molta strada, decido di andare a controllare i danni fatti dall'incendio in Martica. Parto dopo pranzo, nonostante abbia nevicato decido di non portare le ciaspole, dubito che siano necessarie. Raggiungo la chiesa di San Sebastiano e prendo il sentiero che porta in prossimità del Km 1 della Strada Militare, qui la neve è quasi assente, ce n'è solo sui versanti rivolti a Nord. Arrivo alla Strada Militare e la seguo fino a poco prima dell'Alpe Ravetta dove giro a sinistra per salire al Ripetitore e scendere a Pian Valdes, da qui il manto nevoso diviene un po' più consistente, invece di salire lungo la strada seguo il sentiero che taglia tutti i tornanti e da dove termina punto direttamente alla cima del Chiusarella preceduto da un paio di ragazzi. Fino a qui dell'incendio, fortunatamente, non vi è alcuna traccia.
Scendo il ripido ed innevato versante Nord Est e mi ritrovo sulla Strada Militare, la seguo in direzione della Martica per poi salire a sinistra sul sentierino di cresta, il mio preferito, come temevo ecco i primi segni dell'incendio: molte piante sono annerite nella parte basale, molte di quelle sul versante Ovest fino ad un paio di metri di altezza, mentre quelle sulla dorsale solo fino ad un'altezza perlopiù inferiore al metro, quercie e betulle sembrano essere state meno intaccate rispetto ai faggi ed agli aceri.
I danni sembrano discontinui: piante intaccate dalle fiamme si alternano ad altre che sembrano intatte. ritorno sulla strada per poi prendere il sentiero che sale direttamente alla piazzola meridionale del Monte Martica. Anche qui vi sono alberi intaccati dal fuoco accanto ad altri che sembrano essere stati risparmiati dalle fiamme.
Arrivo alla piazzola (il cosiddetto "Fortino Occidentale") e decido di salire alla Punta Rossotti per godermi la vista su Varese e le montagne ad Est: il bosco, nonostante le fiamme, avanza sempre più ed ormai questo è rimasto praticamente l'unico punto panoramico della Martica anche se la vista verso Ovest è ormai completamente preclusa dalle piante.
Scendo seguendo la Strada Militare, qui i danni sono più visibili: il fuoco ha completamente bruciato lo spesso strato di foglie secche e dove non vi è la neve appare una coltre nera che copre il terreno. Alcuni tronchi sono anneriti fino a 100 - 150 cm ma solo alcune piante sono interamente bruciate, anche qui i faggi sembrano essere stati molto più intaccati rispetto alle querce, bisognerà aspettare la primavera per constatare quanti alberi sono sopravvissuti.
Passo sotto al Chiusarella, faccio qualche taglio e poi scendo sul versante valgannese per poi seguire la mulattiera che raggiunge l'Alpe Ravetta, da qui di nuovo sulla Strada Militare e poi per il sentiero sotto "i Mirtilli" che mi riporta alla chiesa di San Sebastiano.

Breve gita per rendersi conto dei danni provocati dall'incendio, come detto si dovrà attendere la primavera per verificare se le piante che sembrano essere state solo lambite dalle fiamme abbiano o meno subito danni irreversibili. Quello che è certo è che, contrariamente agli anni passati di questo periodo, non vi sono assolutamente fiori: ho incrociato una sola Primula ed anche nelle vallette solitamente ricoperte di Helleborus niger non ve ne è traccia.

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (1)


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blepori hat gesagt:
Gesendet am 11. Februar 2019 um 07:36
grazie, per fortuna la vegetazione delle prealpi si riprende rapidamente, almeno se le piante di alto fusto sopravvivono. Quest' inverno è stato difficile per gli incendi. Ciao! Benedetto


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