Batti ... batti in Bovarina


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 5. Februar 2019 um 12:27. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 3 Februar 2019
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Scopi   CH-TI 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 700 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, uscire a Biasca-Lucomagno. Seguire la strada fino ad Olivone, all'uscita del paese deviare a destra per Campo Blenio. Si passa una stretta galleria, poi si procede fino alla prima strada a sinistra che sale a Campo. Si può parcheggiare nella piazzetta di Campo, di fronte alla Latteria. Se non si trova posto si parcheggia negli ampi parcheggi degli impianti di sci

   
 

Vai avanti tu che mi vien da ridere

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     

 

E’ stata una settimana di neve anche a bassa quota, si torna a ciaspolare, ma con l’evevato pericolo valanghe (purtroppo fatale ad un amico di hikr) si deve scegliare qualcosa di sicuro.

La giornata nuvolosa o nevosa, ed il vento ci portano da subito a puntare ad una capanna dove pranzare con un po’ di caldo.

Quale miglior “ripiego” della Bovarina?
Una visita ogni anno è oramai di dovere.

Partiamo da Campo Blenio alle 08:15, siamo certamente i primi, le poche auto parcheggiate hanno trasocorso la notte. Passiamo dalla nostra scorciatoia (le numerose visite hanno portato a varie sperimentazioni di percorsi), prendendo la strada per l’Alpe Pradasca all’ altezza dell’ acquedotto.

La pista è battuta dalle motoslitte, e certamente per un bel tratto anche dal gatto delle nevi, si procede spediti.

Nevischia già alla partenza, con una insolita temperatura di +4°, salendo il nevischio diventa una debole nevicata, e nei tratti più aperti troviamo una bella tormenta di vento che alza polvere di neve in grandi nuvole.

Salita tranquilla passando per Calcarida, quindi Orsaria di Fuori e di Dentro, qui si trova un lavatoio dove poter far rifornimento di acqua.

La traccia battuta finisce qui, in piano arriviamo al ponte sul toorrente d’Orsaria, dove abbandoniamo la strada per seguire il sentiero, certamente ben conosciuto ma tutto da battere.

Prime prove di “battitura”, il sentiero si ricollega alla strada che ritroviamo segnata da passaggi di motoslitte, fino a Ronco di Gualdo, da qui in poi è tutta neve fresca, anzi super-polverosa dove anche le ciaspole affondano per 40-50cm.

Dopo Ronco di Gualdo passiamo sul famoso ponticello in legno, anche se la neve è tanta sprofondando si riesce ad attraversare in sicurezza, stando piegati e poggiando le mani sulla balaustra.

Paolo e Francesco, anche Gimmy, si alternano a battere la pista, non è facile, anzi è faticoso persino per me che sono l’ultimo e che allargo le impronte di chi mi precede.

Con fatica ma a dire il vero con grande divertimento nel pestare così tanta neve soffice arriviamo al bivio che proviene dal parcheggio estivo Pradasca, una via impraticabile in inverno con la neve.

Da qui in poi è un sentiero che facciamo a memoria, sempre bello perché interamente nel bosco.

Un tiro di bella salita sul bordo del costone ci porta vicino alla baita privata dove si devia a destra, si passa vicino all’arrivo della teleferica quindi in vista della bella Capanna Bovarina (o Boverina).

Da notare che già alla baita una forte tormenta porta polvere di neve ovunque oltre al freddo gelido.

Alle 11:25 (circa 10min dopo Francesco e Paolo), arrivo in capanna, i primi hanno dovuto spalare neve per entrare ed allargare l’ accesso all l’ingresso invernale.

Ci cambiamo al piano inferiore, dove lasciamo gli scarponi ed i vestiti sudati ad asciugare nel locale essiccatorio dove una poderosa ventola ad engeria elettrica, e gestita da un timer genera un getto di aria calda per asciguare giacche e maglie.

Al piano di sopra il grande locale cucina e refettorio, la stufa va alla grande ma per scaldare un locale così ampio ci vorrebbero troppe ore, quindi a turno ci scaldiamo avviciandoci.

Siamo ovviamente soli, ma già poco dopo mezzogiorno arriva un gruppo di sei ciaspolatori, e più tardi due simpatici ragazzi con tavola e sci (pensavano di trovare i gestori e non si sono portati il pranzo ….).

Tutti ringraziano per aver trovato la traccia già fatta, io gruppo di sei pranza velocemente e lascia la capanna ben prima di noi, i due ragazzi invece condividono con noi pandoro, spumante ed un po’ di caffè, e soprattuto tante chiacchere, esperienze di cime raggiunte e da raggiungere.

Verso le 14.00 loro scendono, noi arrivati primi scendiamo per ultimi, paghiamo il dovuto (busta, cassetta e libro di capanna ben visibili) facciamo le dovute pulizie per lasciare tutto in ordine.

Alle 14:20 scendiamo, e già all’uscita troviamo una bella bufera di neve, a testa bassa torniamo verso il bosco dove tutto si placa, di nuovo nella tormenta a Ronco di Gualdo, poi ancora bosco, mano a mano che si scende il vento cala.

Prima di arrivare ci concediamo qualche bel taglione nella neve fresca e alta, una vera goduria!

Una bella gita, di grande divetimento, non è la prima volta che facciamo pista, e forse … arriviamo presto proprio per quello.

PS: La difficoltà WT3 è solo per gli apri-pista ;-)


Il pensiero ed una dedica sincera non può che andare a Poge, compagno di Hikr, esperto e poledrico amante della Montagna in tutte le sue sfaccettature.
Caro Andrea, son certo che troverai tanto da esplorare anche lassù.
Un abbraccio alla famiglia.

 

 
 
   
 

           Vista da Paolo   -    (brown)                        

 

Domenica alla Bovarina.

Una bella nevicata caduta nei giorni precedenti trasforma un'escursione banale in una impegnativa ciaspolata come piace a noi della Girovagando. Da Ronco di Gualdo un mare di neve fresca tutta da battere , in alcuni punti di accumulo si sprofondava fino all'inguine, ma aiutandosi a turni siamo riusciti a raggiungere la nostra meta odierna dove trascorrere in compagnia un bella domenica.
A presto

Alla sera la triste notizia della sciagura che ha coinvolto Andrea, esperto sciatore . Non ci sono parole per commentare l'evento.Purtroppo la montagna e' tanto bella ma a volte altrettanto crudele.
R.I.P Andrea.

Paolo
 

 

 
 
   
 

            Vista da Luciano   -    (barba43)


Anche quest'anno la visita alla Capanna Bovarina è d'obbligo, infatti sebbene con neve vento ed anche bufera, anche oggi l'abbiamo raggiunta, non avevo dubbi.
Alla partenza in paese non c'era anima viva, subito calzate le ciaspole siamo saliti sulla strada coperta di un manto di neve ma battuta dal gatto delle nevi fino alle baite di Orsaria.

Ho capito subito che di neve oggi ne dovevamo superare parecchia, così che i nostri grandi battitori, si son messi subito all'opera a turni, eccetto io e Giorgio (la macchina scopa....).

Arrivati ci siam messi subito a scaldare l'ambiente, dato che era molto freddo, poi rinfrancati un pò dal caldo, ci siamo messi a piluccare qualcosa, nel mentre son arrivati un gruppo di svizzeri, poco dopo son ripartiti.

Poi son arrivati altri due e non avendo niente da mangiare, abbiamo condiviso un Pandoro con un buon spumante ed il solito vin brulee.
Ripartiti pure loro raccomandando di allargare la pista nella discesa, così che dopo mezzoretta pulendo e sistemando tutto, e pagando il dovuto, siamo ridiscesi anche noi.

 

ciao a tutti belli e brutti

Sconcertato per la triste notizia di Andrea, sono vicino alla tua famiglia, e conservo di lui le grandi capacità alpinistiche


 
 
 
   
 

              Vista da Gimmy-    (gimmy)

 

Una classica invernale, come ogni anno in giornate in cui la neve fresca caduta abbondante, il vento e il forte rischio valanghe, ci induce ad una escursione sul genere andiamo sul sicuro: si va  alla Bovarina
Non è la prima volta che dobbiamo battere la pista di passaggio, anche se poi sappiamo benissimo che nelle prossime due ore, molti altri ricalcheranno le nostre impronte, facendo molta meno fatica
La capanna è sempre molto accogliente anche se per scaldarla ci vuole qualche ora,  oltre al fatto che in settimana, guardando il libro dei passaggi non ci sono state visite, per cui la stufa è rimasta spenta e il locale era gelido
Escursione se fatta con la neve battuta sicuramente non molto impegnativa,ma  cosi......

 

Il pensiero finale è per Andrea  e per tutti gli appassionati di montagna, che in questo fine settimana purtroppo hanno perso la vita, possano salire felicemente le montagne del cielo


CIAO ALLA PROSSIMA

 
 
   
 

              Vista da Francesco   -    (francesco)


Il primo pensiero è per Andrea, le sue relazioni rimarranno (597) R.I.P

Noi..... si continua ad andare in montagna e a scrivere i nostri report-
Ma soprattutto dobbiamo riflettere sul nostro destino,non possiamo cambiarlo,però possiamo decidere se fare o non fare qualcosa,se andare o nonandare,abbiamo qs liberta di scelta.

Chi di voi ricorda il notiziario del club alpino italiano "lo Scarpone"?  Ora è on-line.

Qualche anno fà pubblicava questo:


                                 ATTENTI ALLE TRAPPOLE EURISTICHE !!!
                                 Come mai gli esperti si mettono nei guai ?

Nel 2008 sulla rivista “Neve e valanghe” dell’Aineva Anselmo Cagnati e Igor Chiambretti hanno cercato di classificare i profili psicologici di scialpinisti e freerider e le trappole “euristiche” che inducono anche i più esperti ad esporsi ad un eccessivo rischio di essere travolti da una valanga. Ecco alcune di queste trappole: troppa familiarità con un luogo, eccesso di determinazione nel raggiungere il proprio obiettivo che porta a filtrare solo informazioni positive, ricerca del consenso sociale, affidamento ad un leader ed effetto gregge, euforia per la neve polverosa e voglia di tracciare per primi l’itinerario. 


 

  

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 9,7 Km totali, 7h:15m totali, 4:30m di cammino
Andata : 5,0 Km, 3:10 lorde, 20m soste
Ritorno : 4,7 Km, 1:40 lorde, 05m soste
Dislivello : 650 mt di assoluto , 700mt di relativo
Libro di vetta: SI in capanna
Copertura cellulare: Buona sul percorso
Partecipanti :

Giorgio, Paolo, Gimmy, Barba, Francesco

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 329

  

 

 
 



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Kommentare (1)


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Gesendet am 10. Februar 2019 um 20:35
Grazie ragazzi per la bella cisapolata,
in mancanza d'altro ....mi commento da solo


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