Alla scoperta del Mater (m.780)


Publiziert von Poncione , 1. Februar 2019 um 00:29.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:27 Januar 2019
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1000 m
Abstieg: 1000 m

Spolveratina di neve, lieve lieve, appena accennata. Ne approfitto per fare qualcosa in valle senza allontanarmi troppo da casa.
Come spesso capita parto con un'idea ben precisa, pertanto raggiungo Ganna, da cui Campubella e il vecchio sentiero per il Passo del Tedesco, decisamente migliorato, ripulito e ribollato specie da quando ci passa il "Campo dei Fiori Trail". Mi godo qualche nuvoloso ma suggestivo squarcio panoramico lungo la salita, che culmina su un roccione in porfido (uno dei tanti) a trampolino sulla valle poco prima di giungere al Passo (m.785). Qui comincia a nevischiare, ma proseguo nel mio intento reperendo la strada forestale per l'Alpe Strologo e Bisuschio, che contorna con ampio giro tutto il gruppo dal Poncione al Monte Rho. La lieve nevicata rende, come sempre, tutto più etereo e silenzioso così mi godo tranquillamente la passeggiata sapendo che il "bello" deve ancora venire. Arrivo sotto il colle opposto alle cime, dove vedo parcheggiato un fuoristrada... su esso si trova un roccolo da cui si gode una buona vista su Poncione e company, e anche se è nebbioso decido di risalirci, trovando un cacciatore intento all'opera.
Scambio due parole con lui chiedendogli informazioni proprio su questo "colle", nominato Mater su carte catastali, avendo da lui conferma che percorrendolo interamente posso poi ricollegarmi alla forestale senza tornare indietro. Affronto quindi la breve salita un pò ravanosa del Mater, di cui in breve raggiungo l'ampia e pianeggiante "vetta" (m.780), devastata da un tristemente noto  "boscaiolo" (che è fargli un complimento...) della zona. Ramaglie e piante cadute ovunque, crescita di pessime ed infestanti ginestre, panorama solo in parte visibile per le piante. Mi sta già passando la poesia, quando noto una selletta con sentierone di taglio che in breve raggiungo prima di capire - anche a causa della scarsa visibilità che disorienta - dove volgermi per tornare sulla forestale con minor ravano possibile.
Proseguo e intravvedo un bikerista che sparisce subito, chiedendomi cosa ci faccia qui. Poi capisco... Da questa sella parte un sentiero pulitissimo, in direzione di Pogliana e Cuasso al Piano. Decido di andare a vedere, lasciando perdere l'intenzione originaria d'inerpicarmi chissà dove e chissà come, per scoprire qualcosa di nuovo che non avevo mai considerato.
Seguo così il bel sentiero, tenuto pulito con ogni evidenza dai bikeristi stessi (forse i Valceresio Bike?) in quanto ha chiare caratteristiche per percorso a due ruote piuttosto che a due gambe, come già visto altrove sempre dalle parti di Cuasso al Monte. Sta di fatto che dove possibile cerco di stare a lato della loro bella "pista", intuendo che comunque in passato il sentiero già ci fosse (muri a secco, segni di mulattiera), scendendo con bella pendenza fino a un bivio in cui s'incrocia un'altra strada forestale. Sinistra o destra? Direi entrambi, ma prima a destra perchè so già che in quella direzione troverei Pogliana (m.481), che raggiungo con piacevole passeggiata in una bella zona di baite, visitandola brevemente con un mini anello del centro abitato, prima di riportarmi in salita al suddetto bivio. Evidente l'opera di bonifica dei boschi e dei sentieri da parte dei bikeristi, perchè noto altre loro piste sia a valle che a monte di questa forestale che corre sotto l'ampia dorsale del Mater.
Giunto al bivio vado a sinistra, incrociando dapprima una mulattiera con muri a secco invasa da moltissimo fogliame ove non oso avventurarmi, che presumibilmente (da verificare) scende a Cuasso al Piano. Dopo di che si riprende a salire al Mater, anzi al "Gruppo del Mater" come da carta catastale. Difatti raggiungo una sua seconda sommità (m.702), ed una terza quota (m.640) dominata da un enorme traliccio. La situazione è la stessa della "cima" maggiore ed è uno sfacelo totale di piante e arbusti lasciati a sè stessi in seguito a tagli sconsiderati. Ma in mezzo a tutto ciò l'occhio trova ciò che cerca, ovvero le utilissime tracce animali in un ambiente comunque abbastanza aperto. E non solo le tracce... perchè due caprioli saltellano felici a mia debita distanza per poi dileguarsi nelle brume. Ora punto deciso il torrente Cavallizza, anche se la carta mi segnala qualche tratto molto scosceso: il sentierino-traccia è abbastanza evidente e in breve odo lo scroscio dell'acqua nella direzione cui punto. Come previsto trovo alcune balze rocciose, che tuttavia la traccia affronta con intelligenza rimanendo sul filo a strapiombo sul torrente, compiendo un aggiramento solo nella discesa terminale. Nel complesso agevole, ma comunque con cautela dato l'ambiente fattosi "imprevedibilmente" selvaggio e la situazione "umida".
Ora comincia il bello perchè scavalcare il torrente non è agevole, ma con calma trovo il punto giusto facendo molta attenzione alle rocce decisamente verglassate e umide. Con breve salita senza sentiero raggiungerei in breve la Via Cavallizza e Cavagnano, ma sapendo che ci ripasserò al ritorno decido invece di seguire un sentiero, marcato con paletti blu e ometti in pietra, praticamente certo di raggiungere Cavagnano da un'altra via di cui so l'esistenza. Poco dopo il chiaro sentiero rimane sepolto da rovi e ginestre, tra muri a secco e antiche cascine in rovina, passando sotto a un maestoso paretone in porfido in parte franato (vecchia cava?). La bollatura prosegue giungendo a una zona ampiamente franata e franosa, in cui con ogni probabilità si dovrebbe salire su ghiaia e terriccio davvero poco raccomandabili: i bolli però dicono di scendere ancora (con molta cautela...) verso il torrente, nel frattempo inabissatosi con qualche saltino, per reperire un sentierino stretto ma evidente che segue l'andatura della gola a mezzacosta in un bosco abbandonato ove emergono altri muri a secco. Superato in acrobazia un tratto con piante cadute ritrovo finalmente un sentiero che in breve mi porta proprio nella zona delle Cave di Cuasso al Monte, sulla strada tra Cuasso al Piano e Cavagnano. Ravano fuori programma, ma sorprendente. ;)
Giunto con calma a Cavagnano mi concedo un panino al bar, prima di percorrere la Via Cavallizza dal suo ponte romano, suggestiva ed imbiancata, e quindi la Val Pessina, riportandomi sotto le pendici del Mater (e ritrovando i caprioli giocherelloni già avvistati qualche ora prima...), che aggiro lungamente prima di riportarmi sulla forestale per il Passo del Tedesco, proprio in coincidenza del sentiero - non marcato ma mappato - che compie un ampio arco tra Minisfreddo e Poncione aggirando la testata della valle per ricongiungersi alla via normale di quest'ultimo. Tuttavia al suo culmine l'abbandono tirando dritto per il ripidissimo pendio con tracce e sentierini d'animale che mi porta alla depressione più marcata tra le due cime. Nonostante le nubi raggiungo il Poncione di Ganna (m.993), su cui firmo il libro di vetta, scendendo poi dalla scorciatoia che porta velocemente alla base della cresta NW. Non rimane che risalire al Passo del Tedesco e ripercorrere il sentiero fatto al mattino, che in mezz'ora scarsa mi catapulta a Ganna. Quindi ritorno all'Eden. ;)

Avanti così.

NB. Giro letteralmente "inventato" sul momento. Il Mater, che dal Poncione di Ganna appare come modesta altura affacciata sull'ampia "balconata" di Cuasso al Monte e sul Ceresio, offre comunque motivi d'interesse e passeggiate gradevoli sopra la selvaggia gola della Val Cavallizza, un tempo regno di minatori cui è - purtroppo - legata una tragedia ottocentesca che costò la vita a molti di loro.
Il giro, svolto per agili forestali, avventurosi fuoripista, sentieri abbandonati e sentieri marcati si può così suddividere: Ganna-Passo del Tedesco T2 (prestare molta attenzione al breve tratto franato sopra la carrozzabile, con pochi metri esposti a rovinosa caduta "secca" su asfalto) - Passo del Tedesco-Roccolo T1 - Roccolo-Mater (m.780)-Bivio Pogliana T2 - Bivio Pogliana-Pogliana-Bivio Pogliana T1 - Bivio Pogliana-Mater (m.640) T2 - Mater (m.640)-Torrente Cavallizza-Cave di Cuasso al Monte T3/T4 - Cavagnano-Via Cavallizza-Val Pessina T2 - Val Pessina-Poncione di Ganna-Attacco Cresta NW T3 - Passo del Tedesco-Ganna T2

Tourengänger: Poncione


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Kommentare (10)


Kommentar hinzufügen

Menek hat gesagt:
Gesendet am 1. Februar 2019 um 10:04
certo che la tua zona la stai tritando per bene...

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Februar 2019 um 13:08
Diciamo che ci sto provando... ;)
Ciao Menego

GAQA hat gesagt:
Gesendet am 1. Februar 2019 um 11:28
C'è sempre qualcosa da scoprire e riscoprire con nuovi occhi, posti a te ben noti appena dietro casa!
Un saluto.
Alessandro.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Februar 2019 um 13:10
Non mi sarei mai sognato di prendere in considerazione anche questa "altura", che alla fine - non fosse per il suo stato di degrado - non sarebbe neanche malvagia in una bella giornata con panorami.
Ciao Ale

Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 1. Februar 2019 um 18:46
Il Mater in Hikr poteva esordire solo grazie a te...
Bravo Emiliano e buone future esplorazioni della tua valle sempre ricca di sorprese...
Salutoni

Angelo

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Februar 2019 um 21:02
Grazie Angelo, giro interessante seppur di ripiego. La giornata era adatta per trovare spunti nuovi e capire anche un pò meglio l'orografia discretamente complessa di questo lembo della Valceresio.
Ciao

blepori hat gesagt:
Gesendet am 2. Februar 2019 um 08:24
torvare itinerari nuovi in Valganna non deve essere semplice per te! Ciao Benedetto

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Februar 2019 um 13:28
Ciao Benedetto, stavolta mi sono affacciato sulla Valceresio trovando qualche piccola soddisfazione inaspettata. Bello poi riscoprire angoli selvaggi e impervi un tempo vissuti dall'uomo, ormai dimenticati e nascosti ma a due passi da casa...

GIBI hat gesagt: ... Come spesso capita parto con un'idea ben precisa ...
Gesendet am 2. Februar 2019 um 14:35
Bel giro Emiliano proprio uno dei tuoi ... certo che rispetto a te che parti con le idee ben precise ( variandole poi magari in corso d'opera ) ... io spesso parto senza neppure l'idea di quale direzione prendere appena uscito dal garage ...

Comunque complimenti ... ciao Giorgio

Poncione hat gesagt: RE:... Come spesso capita parto con un'idea ben precisa ...
Gesendet am 2. Februar 2019 um 20:07
Grazie Gio, improvvisare un pò in corso d'opera porta spesso a risultati inaspettati, e anche stavolta è stato così...
Ciao


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