Valganna segreta
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La Valganna ha due facce: quella austera, misteriosa, selvaggia fatta di fitti boschi, rupi isolate, gole, anfratti, grotte, gallerie senza memoria storica, e quella purtroppo più banale e poco poetica fatta di una strada statale ormai di ampio passaggio automobilistico, autentica terra di nessuno se non del frettoloso e superficiale uomo moderno.
Sulla seconda faccia - che meriterebbe una bella maschera utile a nasconderne le rughe - possiamo solo soprassedere alzando inorrididiti lo sguardo al cielo ed incrociando con gli occhi la bella pala del Poncione o i canaloni impervi della Martica, a seconda di dove si è rivolti...
Eppure quanti percorsi, quanti sentieri prendono il via proprio da tale orribile strada senza semafori - ecco perchè all'uomo piace tanto! - che collega in men che non si dica Varese e il Lago di Lugano, allungandosi nella Val Marchirolo.
É in modo particolare la zona di Ghirla e del suo laghetto su cui andrebbero messi a fuoco alcuni dettagli di misteriosa e nascosta bellezza di cui forse neanche i suoi distratti abitanti sono a conoscenza... terra di nessuno anche qui, dunque... Eppure in passato la vita c'era, perchè quei terrazzamenti, quei muri a secco nei fitti castagneti, quei sentierini di cui vi è ancora traccia solo grazie alla percorrenza degli ungulati e di qualche cacciatore, piccole cave abbandonate, circondate in un contesto affascinante di ganne, canali e vallette profonde, rupi erte e non sempre facili da raggiungere o individuare stanno lì a dimostrarlo.
Non resta che maneggiare con pazienza qualche cartina un pò più approfondita, o apprendere verbalmente nomi di uso locale non riportati sulle carte escursionistiche ma magari su quelle catastali. Ed ecco uscire nomi altisonanti come "Passo del Diavolo" o "Sasso Morto"... o scoprire zone selvatiche e impervie come la Val Carpanè o il Rio Isella. Ed ecco uscire in un fazzoletto di terreno un'avventura da lasciare senza fiato per trovare tutto questo - passato, presente e forse futuro - assieme, unito in un solo abbraccio.
Questo è solo "un angolo" di Valganna, nascosto, da sudare e guadagnarsi. Ma una volta conquistato, pezzo per pezzo, non restano che stupore e bellezza, osservando laggiù l'uomo moderno correre, correre e ancora correre senza mai fermarsi e guardarsi intorno.
Per andare dove poi?...
Sulla seconda faccia - che meriterebbe una bella maschera utile a nasconderne le rughe - possiamo solo soprassedere alzando inorrididiti lo sguardo al cielo ed incrociando con gli occhi la bella pala del Poncione o i canaloni impervi della Martica, a seconda di dove si è rivolti...
Eppure quanti percorsi, quanti sentieri prendono il via proprio da tale orribile strada senza semafori - ecco perchè all'uomo piace tanto! - che collega in men che non si dica Varese e il Lago di Lugano, allungandosi nella Val Marchirolo.
É in modo particolare la zona di Ghirla e del suo laghetto su cui andrebbero messi a fuoco alcuni dettagli di misteriosa e nascosta bellezza di cui forse neanche i suoi distratti abitanti sono a conoscenza... terra di nessuno anche qui, dunque... Eppure in passato la vita c'era, perchè quei terrazzamenti, quei muri a secco nei fitti castagneti, quei sentierini di cui vi è ancora traccia solo grazie alla percorrenza degli ungulati e di qualche cacciatore, piccole cave abbandonate, circondate in un contesto affascinante di ganne, canali e vallette profonde, rupi erte e non sempre facili da raggiungere o individuare stanno lì a dimostrarlo.
Non resta che maneggiare con pazienza qualche cartina un pò più approfondita, o apprendere verbalmente nomi di uso locale non riportati sulle carte escursionistiche ma magari su quelle catastali. Ed ecco uscire nomi altisonanti come "Passo del Diavolo" o "Sasso Morto"... o scoprire zone selvatiche e impervie come la Val Carpanè o il Rio Isella. Ed ecco uscire in un fazzoletto di terreno un'avventura da lasciare senza fiato per trovare tutto questo - passato, presente e forse futuro - assieme, unito in un solo abbraccio.
Questo è solo "un angolo" di Valganna, nascosto, da sudare e guadagnarsi. Ma una volta conquistato, pezzo per pezzo, non restano che stupore e bellezza, osservando laggiù l'uomo moderno correre, correre e ancora correre senza mai fermarsi e guardarsi intorno.
Per andare dove poi?...
Tourengänger:
Poncione
Communities: Alleingänge/Solo, Montagne di Casa
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