Capanna Mara per il Sentiero del Dos Curnus


Publiziert von cai56 , 29. November 2018 um 17:11.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 November 2018
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 887 m
Abstieg: 884 m
Strecke:Circolare 10,63 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano si prende la SS 36 in direzione Lecco; arrivati al bivio per Erba, se ne seguono le indicazioni, per poi proseguire verso Canzo. All'altezza della stazione ferroviaria di Caslino d'Erba (semaforo) si svolta a sinistra e si sale fino alla piazza centrale del paese (Piazza Mazzini).

Ancora una volta destinazione straconosciuta in zona tradizionalmente meta di escursioni o lunghe traversate.
Eppure si può trovare ancora un sentiero dimenticato ma percorribile (con qualche impegno, soprattutto di orientamento), pur non da proporre a tutti come gita spensierata e rilassante. Un particolare curioso sta nel fatto che il percorso, all'inizio e alla fine (bivio per il Sass Tavarac e sul Monte Puscio), è indicato rispettivamente da una recente freccia su palina e da una mappa schematica: mai lungo il percorso né con bollature né con ometti di sassi; solamente, qua e là, antichi segni di attività dei boscaioli. Per il resto solo abbondanti marcature di passaggio di animali selvatici.


Dalla Piazza Mazzini, girando attorno al grosso lavatoio coperto, si imbocca la Via San Giuseppe fino a varcare il ponte sul Torrente Piot: all'angolo di una recinzione si trovano le prime indicazioni. Volgendo a sinistra, si oltrepassano le ultime abitazioni e si raggiunge, dopo breve discesa a sinistra, il proseguimento sterrato della strada percorsa (Via San Salvatore). A lato del secondo tornante (attualmente piazzale di manovra per mezzi forestali), si stacca un bel sentiero che, in traversata lievemente ascendente, costituisce l'antica via di comunicazione verso l'eremo di San Salvatore posto all'imbocco della Val Bova. In corrispondenza di un quadrivio, si abbandona la direzione iniziale per svoltare decisamente a destra lungo la carrareccia dismessa che sale verso la falesia e la ferrata del Sass Tavarac: è un percorso sassoso e infestato dai rovi; raggiunto il bivio (a sinistra) per la parete attrezzata, si prosegue lungo i resti della pista sempre più invasa dalla vegetazione. La traccia, assecondando il profilo dei successivi valloni, si addentra nei boschi impervi a monte di Caslino d'Erba: il fondo, sempre più sconnesso dai ruscellamenti delle acque superficiali, è fastidioso da percorrere. Presso un guado la pista si interrompe in un franamento e prosegue lungo il vecchio sentiero originale: è una traversata ascendente su di una labile traccia che le foglie autunnali mascherano abbondantemente, spesso ostacolata da rami e legname morto accumulati al suolo. Si passano diverse vallette e si risale per breve tratto una dorsale fino a ritrovare una possibilità di traversata praticabile: ormai, lungo la parvenza di sentiero, si percorre una pista animale molto frequentata e occorre identificare ed evitare le deviazioni secondarie a monte e a valle. Ad un certo punto, circa sulla verticale dell'Alpe del Prina, le tracce si moltiplicano e si confondono: sapendo - secondo le mappe - di dover raggiungere il crinale
dove corre il confine comunale fra Caslino d'Erba e Pontelambro, si sale per la massima pendenza sul terreno cedevole prendendo aiuto dai rami dei radi cespugli presenti. La cresta è larga, comoda e parzialmente rocciosa: inglobata fra tronchi di una bella faggeta, pian piano si porta ad evidenziare la presenza di un sentiero; poi si sbuca in un vasto pendio erboso, al cui culmine già si presenta la croce del Monte Puscio. Proseguendo lungo il largo sentiero della dorsale, con qualche saliscendi, in pochi minuti si arriva alla costruzione della Capanna Mara. Il ritorno, del tutto sconsigliabile lungo la via di salita in assenza di punti di riferimento, avviene seguendo il bellissimo sentiero che scende all'Alpe del Prina: la faggeta ha accumulato a terra uno strato di foglie che arriva quasi al ginocchio e corrervi in mezzo è un divertimento che non vogliamo perderci. Rapidamente si divalla nella foresta e, oltrepassati due appostamenti di caccia ed una croce commemorativa, ci si accosta alle sorgenti di un rivo (Funtanen da Tamon): una recente segnaletica consente di scegliere se scendere verso l'Alpe del Prina ed il Foro Francescano oppure direttamente a Caslino paese. Optando per quest'ultima possibilità, si prosegue verso destra attraverso una fitta boscaglia di latifoglie, non lontano dal corso del torrente, fino a ritrovarsi presso le prime abitazioni; in pochi passi lungo la Via Quinto Alpini, ci si ritrova al ponte già attraversato alla partenza.


https://www.relive.cc/view/g27265549833

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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stefano58 hat gesagt:
Gesendet am 29. November 2018 um 19:04
Interessante il percorso di salita, che mi era ignoto.
La variante in discesa per arrivare direttamente a Caslino l'avevo fatta una volta per sbaglio, poi non l'ho più ritrovata fino a quando l'hanno segnalata recentemente.
Ciao
Stefano

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. November 2018 um 22:03
Il percorso di salita, così com'è, è solo una curiosità di ricerca senza vantaggi rispetto alle altre possibilità. Eppure basterebbero solo un po' di vernice e qualche passaggio in più...

Gesendet am 30. November 2018 um 08:33
Gran bella idea, complimenti!
quasi fuori casa ... e non lo conoscevo. Grazie

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. November 2018 um 11:38
… ma molto conosciuto dagli ungulati.
;-))


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