Tempietto di San Fedelino (m 208) da Dascio


Publiziert von Alberto C. , 11. November 2018 um 23:49.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 4 November 2018
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:00
Aufstieg: 764 m
Abstieg: 764 m
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Raggiunta Lecco si prosegue per la Superstrada (SS 36) fino allo svincolo di Fuentes, dove la si abbandona per deviare in direzione di Chiavenna. Oltrepassato il fiume Adda, alla prima rotatoria, si seguono le indicazioni per Como-Menaggio. Subito dopo avere superato il ponte sul fiume Mera, si svolta a destra e poi ancora a destra e in breve si raggiunge il borgo di Dascio.

     Il versante destro della Valchiavenna mi è praticamente sconosciuto. Così decido, in questa giornata col meteo estremamente incerto, di iniziarne l’esplorazione partendo dal “basso”: da Pian di Spagna all’estremità nord del Lago di Mezzola, dove il fiume Mera si immette nel lago, e dove, in una radura, sorge il tempietto di San Fedelino.  Si tratta di un percorso poco impegnativo, in un susseguirsi di salite e discese, interamente nel bosco, con bei scorci panoramici sul lago di Mezzola, Pian di Spagna e sulla catena montuosa del versante opposto, intagliata dalla Valle dei Ratti e dalla Val Codera.
    
     Il piccolo tempietto, una quindicina di metri quadrati in tutto,  fu edificato a cavallo dei secoli X e XI in pietra. La chiesetta, in stile romanico lombardo, ha due ingressi, uno su ogni lato, entrambi terminanti con arco a tutto sesto. L'abside semicircolare, segnato da una finestrella centrale, monofora a doppia strombatura.
     La chiesetta è dedicato a San Fedele, un soldato romano convertitosi al cristianesimo che, intorno al 300 d.C., fuggì da Milano per sottrarsi alle persecuzione dell’imperatore Massimiano. Arrivato al lago di Como si imbarcò e raggiunse quello che ai tempi era il paese più settentrionale del Lario, Samolaco, dove fu raggiunto dai sicari dell'imperatore e decapitato. Sul luogo del martirio venne edificato una cappelletta, poi dimenticata.  Nel 964 le reliquie vennero riscoperte, grazie ad una donna del luogo che avrebbe visto in sogno San Fedele che le indicava il luogo della sepoltura. Il vescovo Gualdone, informato del sogno, ordinò di scavare alla ricerca delle reliquie, che vennero ritrovate nel luogo indicato e trasportate a Como per essere custodite basilica di Santa Eufemia, che per l'occasione venne intitolata a San Fedele. Sul luogo del ritrovamento, invece venne eretto il tempietto che è stato meta della mia escursione. La bibliografia dice che al suo interno ci siano interessanti affreschi; purtroppo il tempietto era chiuso.
 
 
LOCALITA' DI PARTENZA.   Dascio,  comune di Sorico (m 208).

ATTREZZATURA.   Non serve particolare attrezzatura; importante un buon paio di calzature da escursionismo: sconsigliate le scarpe da tennis.

DIFFICOLTÀ.   T2. L’itinerario si svolge su mulattiere e sentieri nel bosco, non esposti ma in alcuni tratti abbastanza ripidi.  Il tratto più difficoltoso è sulla via del ritorno, da San Fedelino all’Alpe di Teolo, dove bisogna risalire i rottami di una frana; la segnaletica in loco classifica il percorso per escursionisti esperti.

QUOTA MASSIMA:  m 496, sul dosso prima di iniziare la discesa all’Alpe di Teolo (circa 1 ora dalla partenza).

QUOTA MINIMA:  m 201, nel tratto che costeggia il fiume Mera.

SVILUPPO:  km 12,1.

TEMPO DI ANDATA:  2 ore.

TEMPO DI RITORNO2 ore.         

DESCRIZIONE PERCORSO.   Nei pressi della chiesa di Dascio un cartello di tipo stradale indica la via per San Fedelino. Si segue la via Brusa e in corrispondenza della curva prima del ponte sul torrente, svolto a destra seguendo un sentiero che, con un tratto ripido, mi porta su una bella mulattiera con una palina che invita a percorrerla svoltando a destra. Poco dopo (una dozzina di minuti dalla partenza) arrivo al Sasso di Dascio (m 277), un promontorio con una bella visuale sul Pian di Spagna. Proseguo lungo la mulattiera e supero la deviazione per  Albonico raggiungendo una prima forra: l’Acqua Bianca (m 298, 30 minuti da Dascio), che supero su un bel ponte in muratura. Dopo una decina di minuti di cammino giungo a una seconda forra: l’Acqua Marcia (m 318), che la supero su un scivoloso ponticello, dopo il quale il sentiero svolta in modo secco a sinistra e prosegue a gradoni portandomi a un piano con antichi castagni. Superato il secondo bivio per Albonico, proseguo in leggera salita fra castagneti, fino a raggiungere un dosso: il punto più elevato del percorso (m 496). Qui inizia una ripida discesa che porta ad un bivio fra due sentieri che scendono al fiume; quello di destra sul segnavia è classificato EE (per escursionisti esperti) e me lo terrò per il ritorno, proseguo su quello di sinistra che porta, dopo poco, ai ruderi dell’Alpe Teolo (m 320) per poi proseguire tagliando in discesa il boscoso pendio fino a raggiungere una larga traccia sulle rive del Mera. Svolto a destra costeggiando il fiume per un tratto e, successivamente, supero due risalti rocciosi con l’aiuto di due comode scale metalliche che si percorrono in discesa. Un ultimo tratto pianeggiante in riva al fiume, mi porta alla radura in cui sorge il tempietto romanico di San Fedelino (m 208, 2 ore da Dascio).

     Dopo una breve digressione fino al piccolo molo d’attracco del piccolo traghetto che fa servizio da aprile a ottobre, tornando verso la chiesetta, trovo una palina segnaletica che mi indica la deviazione per Alpe Teolo. La traccia mi porta a risalire per grossi massi il relitto di una vecchia frana, per poi affrontare un breve costone di ripide roccette che sbuca sul panoramico terrazzo del Salto delle Capre (m 329, 15 minuti da San Fedelino). In breve raggiungo il bivio incontrato prima dell’Alpe di Teolo, dove riprendo la traccia dell’andata fino al secondo bivio per Albonico. A questo punto abbandono la traccia dell’andata e prendo il sentiero che sale a destra e che mi porterà al borgo di Albonico (m 423, 1:20 ore da San Fedelino). Seguo la strada asfaltata fino al cimitero, superato il quale svolto a sinistra imboccando una mulattiera che, alternandosi con tratti di asfalto, mi condurrà al primo bivio per albionico, dove riprendo la traccia già percorsa all’andata fino a Dascio (2 ore da San Fedelino).   

METEO.  Cielo nuvoloso con sole ad intermittenza; in tarda mattinata si è completamente coperto, per poi migliorare leggermente nel primo pomeriggio. Assenza di vento. Temperatura alla partenza: 17°.

FREQUENTAZIONE: Incontrati solo due escursionisti lungo tutto il percorso. Ad Albonico incrociato solo un gatto (un vero gatto).

NOTE: La chiesetta di San Fedelino è visitabile il sabato, la domenica e i giorni festivi da aprile ad ottobre. Può essere raggiunta anche via acqua con il traghetto che svolge servizio su prenotazione nello stesso periodo (tel. +39 389 3438863 oppure +39 346 0873962). 


Tourengänger: Alberto C.
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (1)


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numbers hat gesagt: Bello
Gesendet am 12. November 2018 um 13:58
Da tener presente.


Mario


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