Punta Telegrafo, Punta Pettorina, Punta delle Redutte, Cima Paloni

Ci dirigiamo verso la zona del Monte Baldo, dove le previsioni sembrano dare una buona giornata. Partiamo nei pressi del Giardino Botanico per imboccare il Sentiero che sale al Rifugio Telegrafo. La salita regolare fa guadagnare quota abbastanza velocemente, in un ambiente oggi impreziosito da una lieve nevicata e dai numerosi camosci che sembrano non aver timore durante il nostro passaggio.

Dal Rifugio (chiuso) percorriamo ancora pochi metri e giungiamo in cima alla Punta Telegrafo, con il suo notevole colpo d'occhio sul Lago di Garda ... e sulla corona di cime già imbiancate. Scendiamo percorrendo la dorsale in direzione nord-est su di un sentierino coperto di neve e ci colleghiamo con il Sentiero 651, quello che percorre tutta la dorsale del Monte Baldo.

Appena troviamo un varco tra le piante, comodo per poter passare, lasciamo il 651 per salire alla Punta Pettorina, su terreno semplice ma senza traccia. Toccata la vetta e salutato vari camosci, si prosegue ancora lungo la dorsale fino a quando si individua un punto comodo per riprendere il 651 che si segue fino al bivio di quota 2100 circa.

Qui imbocchiamo il sentiero che scende deciso verso il passo di Cavallo di Novezza (cartelli presenti ma quello che indica la nostra direzione è rotto e quindi non visibile). A quota 1700 circa deviamo sul Sentiero 652 che permette di raggiungere comunque la piana di Novezza ma effettuando un giro un pochino più ampio. Dal passo di Cavallo decidiamo per un allungo e prendiamo il sentiero che sale, con comoda mulattiera a parte l'ultimo tratto, alla Punta di Redutte.

Alcuni cartelli indicano la direzione verso Cima Paloni e l'Orto Botanico ma di fatto, fino a Cima Paloni la traccia a terra non è visibile anche se poi la direzione da tenere è evidente, basta seguire la dorsale in direzione sud-sud-ovest. Si capisce di essere sul percorso giusto nel momento in cui si incontrano i pannelli didattici che illustrano la storia delle fortificazioni presenti e della natura del Monte Baldo.

Da Cima Paloni ricompaiono dei bolli e i chiari cartelli indirizzano verso l'Orto Botanico senza indugi ... a parte forse l'ultima discesa in mezzo alla faggeta dove le foglie al suolo coprono la traccia ... ma anche scendendo a muzzo ci si ritrova per forza di cose nei pressi o dell'osservatorio o dell'Orto Botanico ... e da questi in breve alla macchina.