Giardino del Merlo
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Tanti anni fa, quando ancora non c'erano i cellulari a tenerci compagnia nei momenti di attesa, tutte le volte che mi confinavo nel luogo più intimo della casa ero solito a sfogliare un vecchio libro che abitualmente custodivo sulla lavatrice. Non era fotografico di Edwige Fenech, ma trattava argomenti sul lago di Como, storia, geologia, fauna, flora... e vi era anche menzionato un tanto misterioso quanto abbandonato Giardino del Merlo ideato da un nobile nel 1853.
Da allora non mi era mai stato ben chiaro dove fosse posizionato finché oggi, a pochi giorni dall'inaugurazione, ho potuto visitarne le incredibili opere di terrazzamenti, grotte, gallerie, ponti che un tempo servivano per la coltivazione di piante tropicali. Tutto questo vertiginosamente a picco sul lago, di libero ingresso, ma purtroppo ancora in stato di semi-abbandono. In alcuni punti manca una protezione ed è necessario prestare cautela nel camminare. Mi auguro che in futuro l'associazione che ne segue la manutenzione riesca a trovare fondi necessari per una migliore messa in sicurezza e non solo.
Considerata la singolarità del luogo, al giardino dedico il titolo di questa pagina, ma essendo di dimensioni non troppo ampie, non mi limito a questa visita. Proseguo la mia escursione nelle vecchie cave di marmo presso i ruderi del Castello di Musso, altro luogo di grande valore storico (fortificato dai galli prima dell'arrivo dei romani, poi passato di mano a pirati).
Una sosta alla Chiesa di S. Eufemia e, infine, verso la salita del panoramico Sasso di Musso (o Sasso di Tegano), il punto più alto dell'escursione.
Al rientro, come per l'andata, percorro la bella passeggiata in riva al lago che mi guida al parcheggio di Pianello Lario.
Da allora non mi era mai stato ben chiaro dove fosse posizionato finché oggi, a pochi giorni dall'inaugurazione, ho potuto visitarne le incredibili opere di terrazzamenti, grotte, gallerie, ponti che un tempo servivano per la coltivazione di piante tropicali. Tutto questo vertiginosamente a picco sul lago, di libero ingresso, ma purtroppo ancora in stato di semi-abbandono. In alcuni punti manca una protezione ed è necessario prestare cautela nel camminare. Mi auguro che in futuro l'associazione che ne segue la manutenzione riesca a trovare fondi necessari per una migliore messa in sicurezza e non solo.
Considerata la singolarità del luogo, al giardino dedico il titolo di questa pagina, ma essendo di dimensioni non troppo ampie, non mi limito a questa visita. Proseguo la mia escursione nelle vecchie cave di marmo presso i ruderi del Castello di Musso, altro luogo di grande valore storico (fortificato dai galli prima dell'arrivo dei romani, poi passato di mano a pirati).
Una sosta alla Chiesa di S. Eufemia e, infine, verso la salita del panoramico Sasso di Musso (o Sasso di Tegano), il punto più alto dell'escursione.
Al rientro, come per l'andata, percorro la bella passeggiata in riva al lago che mi guida al parcheggio di Pianello Lario.
Tourengänger:
paolo aaeabe
Communities: Hikr in italiano, Ul Lâch püsè bel del mund
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