Cima Fontana (3070) e Rifugio Bignami


Publiziert von peter86 , 4. September 2018 um 14:15.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:15 August 2018
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:45
Aufstieg: 1400 m
Abstieg: 1400 m
Strecke:20 km come da traccia gps e waypoints
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - Lecco - Colico - Sondrio - Chiesa in Valmalenco - Lanzada - diga Campo Moro - diga Alpe Gera

Da secoli volevo visitare la Valmalenco, per vedere dal versante italiano le stupende cime del gruppo del Bernina, che tanto mi sono familiari dal versante svizzero.
Finalmente arriva l'occasione giusta!

Insieme ai colleghi Ale e Luca le quasi 3 ore di viaggio passano rapide e alle 8.20 ci incamminiamo dal parcheggio sotto la diga del Lago di Gera.
In pochi minuti di sentiero raggiungiamo il piazzale sterrato alla base della diga, da cui saliamo sulla diga stessa. Senza attraversarla (lo faremo al ritorno) proseguiamo sulla sterrata che costeggia il lago sulla destra.
Già qui lo spettacolo sulla Vedretta di Fellaria Orientale, sul Piz Zupò e sul Piz Argient è incredibile. Ed è solo un assaggio dell'incredibile spettacolo che ci offrirà questa escursione.
A metà lago, dopo il bivio per la Val Poschiavina, si perdono circa 80- 90 metri di quota e con una ripida discesa si torna quasi al livello del lago, per riprendere poi a salire con morbida pendenza fino all'Alpe Gembrè.
Da qui la musica cambia e si sale con buona pendenza per un bel tratto, fino a raggiungere un bellissimo pianoro erboso, che si percorre in tutta la sua lunghezza, per poi salire con dolce pendenza fino a raggiungere il Pass da Canfinal (1h50), al confine con la Svizzera.
Il passaggio dal passo in realtà si potrebbe evitare, puntando diretti al Bivacco Anghileri Rusconi, ben visibile a sinistra del valico, ma noi decidiamo di fare questa brevissima deviazione.

Dal passo non ci sono indicazione per la nostra cima, nè si vedono sentieri ben evidenti in questo primissimo tratto.
Il terreno è comunque agevole ed in pochi minuti siamo al Bivacco Anghileri Rusconi. Alle spalle del bivacco troviamo alcune tracce di sentiero ed aiutandoci con il gps individuiamo quella giusta. Il sentiero in breve diventa comunque ben evidente, addirittura in alcuni punti troviamo anche dei vecchi segnavia.
Si sale ora con buona pendenza, superando anche un breve passaggio su roccette che richiede l'ausilio delle mani, per poi raggiungere una vasta zona pressochè pianeggiante.
I prati lasciano ora posto a sfasciumi e pietraie, ed ad una miriade di laghetti, alcuni anche piuttosto ampi, uno più bello dell'altro.
Camminando in questo ambiente incredibile raggiungiamo il pianoro alla base della cresta finale, e all'improvviso ci troviamo davanti agli occhi, davvero vicina a noi, la Vedretta di Fellaria Orientale.
Restiamo sbalorditi davanti a questo spettacolo, muti ed emozionati.
Quindi iniziamo a percorrere la facile ma divertente dorsale pietrosa verso la cima. Si cammina su pietre e sfasciumi, con pendenza non eccessiva, tenendosi nell'ultimo tratto a destra rispetto al filo della dorsale.
Giunti ormai in vetta alla Cima Fontana  (Cima Val Fontana secondo la CNS) vediamo in realtà due "punte", entrambe con omino di sassi, collegate da una brevissima cresta: per non sbagliare, decidiamo di raggiungerle entrambe (3h05).
Ci appostiamo poi su quella più vicina al ghiacciaio, da cui possiamo ammirare anche lo stupendo laghetto di fusione alla base della Vedretta di Fellaria Orientale.

Dopo una bella pausa di contemplazione e di riconoscimento delle varie cime circostanti, ripartiamo seguendo lo stesso percorso di salita per un bel tratto, concedendoci anche un pediluvio in uno dei tanti laghetti.
Quindi, senza transitare dal Bivacco Anghileri Rusconi e dal Pass Canfinal, tagliamo in modo più diretto gli ampi prati, per immetterci sul sentiero che porta all'Alpe Gembrè.
Seguiamo nuovamente il sentiero fino all'Alpe Gembrè (4h40), quindi anzichè tornare alla diga, puntiamo alla nostra seconda meta, ovvero il pranzo pomeridiano al Rifugio Bignami, nella speranza che vista l'ora la ressa di gitanti ferragostani sia in diminuzione. Ed in effetti noi siamo praticamente gli unici a risalire verso il Rifugio, mentre incontriamo una marea di gente che scende.
Dopo l'Alpe si perde ancora un pò di quota, quindi si attraversano grazie a comodi ponticelli diversi torrenti, uno in particolare davvero impetuoso, e si inizia la dura risalita di circa 250 metri di dislivello verso il rifugio.
Arriviamo Rifugio Bignami (5h35), che sono ormai le 15.30 passate e la nostra tattica si rivela azzeccata, visto che il rifugio si sta velocemente svuotando!

Dopo un buon pranzo (ottimo, ma un pò caro in rapporto a molti altri rifugi) e il dovuto riposo ripartiamo che sono quasi le 17.
Percorriamo ora con il massimo del relax il bel sentiero che si tiene alto sopra il lago, sulla sponda opposta a quella percorsa al mattino, perdendo quota molto lentamente, fino ad arrivare alla diga.
Attraversata la diga torniamo sul percorso d'andata ed in breve siamo di nuovo alla macchina (6h45), al termine di un'escursione davvero memorabile in quanto a bellezza dei panorami e degli ambienti attraversati.

Tourengänger: peter86
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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ralphmalph hat gesagt:
Gesendet am 4. September 2018 um 15:39
Fantastico ambiente!!! Noi l'abbiamo salito il 28 scorso senza però andare al Bignami....veramente bella l'alta Valmalenco!!
Ciao
Graziano

peter86 hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2018 um 16:33
Sì davvero straordinaria! anche se il viaggio è interminabile, ci tornerò sicuramente per qualche altro bel giro.
Buone escursioni!
Pietro

numbers hat gesagt: Ottima scelta!!!
Gesendet am 5. September 2018 um 10:11
Come dici tu,
viaggio infinito,
ma ambienti indimenticabili!

Mario

peter86 hat gesagt: RE:Ottima scelta!!!
Gesendet am 5. September 2018 um 15:41
Hai detto bene: indimenticabile!!
Ed è stato suggestivo scoprire 'l'altro versante di tante cime che da una vita ammiro dall'Engadina!
Ciao
Pietro


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