Da Mondej a Bonajolo (e oltre...) - Valle dell'Isorno


Publiziert von atal , 4. September 2018 um 19:51.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 1 September 2018
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1350 m
Abstieg: 1350 m

Un sentiero in disuso permette di accedere alla sinistra idrografica della basse valle dell'Isorno evitando i guadi del Fenecchio, insidiosi dopo piogge abbondanti.

Lungo il percorso si incontrano diversi alpeggi nascosti nel folto della vegetazione: Mondej, Crosasca, Cola, Corbicella, Crestatiè e Bonajolo.

Con l’eccezione di Cola, e di Corbicella - quest'ultimo riproposto in seguito come Curbacela e infine Cortebucela - si tratta di nomi che le mappe attuali non riportano. Oggi sono alpi fantasma, testimoni muti delle fatiche di un tempo, dispersi in un bosco primordiale in cui la sensazione di potersi perdere è palpabile fin dai primi passi.

Eppure fino agli anni cinquanta del secolo scorso, intorno alle baite c’erano ancora i prati, come si può vedere nelle immagini aeree sul sito della Carta Svizzera, e una rete di sentieri collegava questi alpeggi tra loro e con il fondovalle, tormentato da piene e alluvioni. Più in alto, come avviene spesso, il paesaggio si distende e i faggi cedono il posto ai larici, con il loro sottobosco di rododendri e mirtilli.
Un sentiero risalva anche la dorsale sopra Bonajolo, alpe di Montecrestese, fino ai ruderi di quota 1751, a Ovest del Monte Alom, dove passa il comodo percorso segnalato che parte da Masera e che seguiremo al ritorno.
 
Utile il GPS.

Il percorso
Sono con Corrado, Francesco e Stella. Lasciamo l'auto lungo la strada che porta alla Centrale Ceretti, vicino al punto in cui la CNS segna l'inizio di un sentiero (circa 420 m) che risale la sinistra idrografica della valle puntando verso NE. Saliamo nel ripido bosco su una traccia e in breve incontriamo un canale di gronda coperto che attraversa il versante. Tra il canale e una parete si individua il vecchio sentiero che, salendo a sinistra (Est), raggiunge in breve le baite abbandonate ma ancora in buono stato di Mondej (CNS 534).

Oltre il greto dilavato del Rio dei Mondei giungiamo al piccolo nucleo di Crosasca (575 m). Il sentiero sale a tornanti alle spalle delle baite e traversa a sinistra (NE), per poi pendere quota in modo più deciso e arrivare all'allineamento di ruderi dell'Alpe Cola. Saliamo nella radura alle spalle delle baite, toccando un altro gruppo di edifici in rovina. Attraversato il canale successivo, il sentiero presenta un passaggio franato (infido) e raggiunge una croce di ferro, oltre la quale il terreno diventa più agevole ma la traccia meno riconoscibile.

Superato un canalino coperto di foglie, sulla dorsale opposta raggiungiamo i terrazzamenti e le baite in rovina di Corbicella (Corbucela sulla mappe attuali). Una traccia traversa in piano nel bosco e porta verso il solco del Rio Cola, che guadiamo alla base di una bella cascata (circa 1120 m). Sull'opposto versante traversiamo su vaghe tracce fino a raggiungere la successiva dorsale sopra l'Alpe Crestatiè, nei pressi di un lungo muretto che segnava il confine delle proprietà (probabilmente il percorso seguito in questo tratto passa pochi metri più in alto rispetto al vecchio sentiero).

Risaliamo con percorso libero la facile dorsale arrivando così ai ruderi dell'alpe Bonajolo (circa 1500 m).
Fino qui circa 4 ore.

Proseguiamo nella salita della dorsale e, quando questa si restringe e diviene più rocciosa, poggiamo a destra (Sud), incontrando qua e là gradini di un vecchio sentiero. Per superare un salto roccioso traversiamo brevemente a Sud e risaliamo un canalino misto di rocce e erba. Il modo più logico per uscirne è un passaggio su roccette appoggiate sulla destra (E), in quest'occasione bagnate e all'apparenza poco sicure. Per questo alcuni di noi opteranno per il più rassicurante fondo del canale, soluzione che si è dimostrata non raccomandabile, perché alla testata del canale si incontra un breve salto il cui superamento è impegnativo.

Oltre un successivo tratto ripido (con resti di gradini), ci imbattiamo in un mucchio di pietre che probabilmente un tempo reggeva una croce o un semplice paletto, in corrispondenza del confine comunale tra Montecrestese e Masera, alle cui spalle si trova il risalto denominato Bonajolo sulle vecchie mappe (quota 1671 m CNS).

Proseguendo lungo la dorsale, ora comoda e ampia, arriviamo ai ruderi azzerati della quota 1751 m CNS, situati lungo il sentiero segnalato che seguiremo in discesa al ritorno fino al parcheggio di Rivoria, frazione di Masera, dove avevamo lasciato una seconda macchina.

Il sentiero traversa con qualche saliscendi il versante NO del Monte Alom e giunge ad un colletto, per poi toccare la panoramica Croce di Rovareccio (1767 m).

Superata la Cappella Calaurino, si giunge ad un bivio segnalato, oltre il quale il sentiero per Masera diviene piuttosto confuso. Ad ogni modo si scende nel bosco senza incontrare difficoltà in direzione Sud Ovest fino alle baite riattate di Stalla Faccini, il più alto dei nuclei dell'Alpe Pescia, servite da una strada. Il sentiero segnalato permette di tagliare i tornanti e, toccando diversi gruppi di baite ancora utilizzate, scende alla frazione Rogna, a poca distanza dal parcheggio di Rivoira, dove si chiude questa bella escursione.

Tourengänger: atal
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (7)


Kommentar hinzufügen

Zaza hat gesagt:
Gesendet am 4. September 2018 um 20:03
Ciao buongustaio ;-)

Ben tornato dalle vacanze estive, ovviamente!

Ciao, Manuel

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2018 um 20:11
Grazie Manuel. Vedo invece che tu non hai mai smesso di lavorare ;-)

Ciao,
Andrea

ChristianR hat gesagt:
Gesendet am 4. September 2018 um 22:18
Ah! Dopo le vacanze, finalmente riprendono gli affari seri!

Felice di scoprire una nuova parte di questa bellissima regione!

atal hat gesagt: RE:
Gesendet am 5. September 2018 um 07:31
Ciao Chris, felice anch’io di averci rimesso piede!

blepori hat gesagt:
Gesendet am 6. September 2018 um 08:41
una volta c'era un sentiero...quindi è un posto da atal...Ciao Benedetto

ChristianR hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. September 2018 um 21:52
"Andrea mette il naso dove nessuno mette i suoi piedi."

(Proverbio piemontese, inizio del XXI secolo)

blepori hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. September 2018 um 07:47
:))))


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