Trekking Queyras-Escreins-Ubaye


Publiziert von cristina , 3. September 2018 um 09:28. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Frankreich » Hautes-Alpes » Queyras
Tour Datum:12 August 2018
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: F   I 
Zeitbedarf: 7 Tage
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Varcare il confine al Col dell'Agnel, tra Val Varaita (Cuneo) e Molines in Queyras

12 Agosto: Pont de Lariane – Aiguilles

Lasciata l’auto qualche km sotto il Colle dell’Agnel, Pont de Lariane, saliamo, prima seguendo una vaga traccia nell’erba alta che procede parallela al torrentello, poi su percorso libero, puntando a un colletto o meglio in direzione del Pic du Fond de Peynin da dove continueremo lungo la cresta de Battailler fin a raggiungere il Col du Clot du Loup.

Riusciamo a rimanere quasi sempre in cresta passando varie elevazioni, solo l’ultima, vedendo una persona in cima che non riusciva a trovare il modo di stare in cresta, per evitare un’inutile salita, scendiamo, su terreno ripido, fino al punto in cui riusciamo ad aggirare lo spuntone, risaliamo in cresta altrettanto ripidamente e di nuovo in cresta andiamo a prendere la cimetta aggirata. Torniamo sui nostri passi, proseguiamo ancora un poco in cresta e quindi scendiamo al Col du Clot du Loup. Al colle un cartello indica la Gardiole de l’Alp a un’ora, poiché la giornata è ancora molto bella ed è presto, continuiamo ora su sentiero ma sempre in cresta e passando prima dalla Sommet du Batailler saliamo alla Gardiole de l’Alp.

Tornati al colle, scendiamo su un sentiero molto vago alla Cabane de Rasis (bivacco aperto) e qui facciamo sosta pranzo. Ci raggiunge un local e un po’ in francese un po’ in inglese gli spieghiamo da dove arriviamo e dove andremo. Ci capiterà più volte, nell’arco della settima, di dover soddisfare la curiosità dei locals in merito al nostro trekking, sia sui sentieri sia nei paesi.

Lasciato il bivacco, scendiamo ripidamente, all’inizio il sentiero si perde un poco nell’erba, verso Aiguilles. Gli ultimi km li facciamo su sterrata.

13 Agosto: Aiguilles - Soliers

Da giorni le previsioni per oggi sono alquanto brutte. Il nostro programma sarebbe una cresta già abortita lo scorso anno per il maltempo e anche questa volta non promette bene. Ci alziamo presto per darci una possibilità di seguire il programma, il tempo non sembra male al momento ma già dopo colazione le condizioni sono cambiate. Purtroppo l’avvicinamento alla cresta è lungo e non pensiamo di aver il tempo di raggiungerla e poi percorrerla in sicurezza per cui passiamo al piano B. Andremo a Soliers lungo il GR58.

Attraversato il paese proseguiamo quasi sempre su sterrate e brevi tratti di sentiero facendo una deviazione per andare a vedere la Chalvet del Borels, che altro non sono che i resti di un’antica chiesetta. Qui comincerà a piovere prima leggermente poi sempre più forte. Facciamo una breve sosta, per coprirci meglio, a un piccolo paesino a metà strada. Nel momento in cui ripartiamo un tuono ci fa rizzare i capelli e la pioggia aumenta, torniamo quindi sui nostri passi e aspettiamo che diminuisca. Tempo un quarto d’ora e riprendiamo il cammino e già alle 11.30 ci troviamo a Soliers. Il tempo di sistemarci, bere qualcosa di caldo e poi pranzare nel GTA e alle 13,00 circa smette di piovere e comincia a schiarire. Decidiamo quindi di ammazzare il pomeriggio facendo un giro ad Arvieux che, lo scorso anno, sempre per la pioggia, non eravamo riusciti a visitare.

 14 Agosto: Soliers – Mont Dauphin

Mega tappone, già lungo di suo, dovremo allungarlo causa chiusura di un paio di sentieri che ci avrebbero fatto risparmiare qualche km.

Torniamo quindi ad Arvieux dove faremo colazione poiché nel GTA, volendo partire molto presto, non ci era stato possibile farla.

Ben “colazionati”, la baguette calda non ha prezzo…saliamo al Col de Furfande. Si parte inizialmente con una sterrata che scopriremo arriva fino al colle, fortunatamente un sentiero la taglia in più punti e ne percorreremo veramente pochi tratti. Giunti al colle e abbandonati gli zaini poco sopra, non sapendo ancora quanto sarà lunga la traversata, saliamo al Pic du Vacivier e al Pic du Gazon. Scendiamo quindi al Refuge de Furfande per una breve sosta.

Compiendo un largo semicerchio risaliamo al Col Garnier e dopo una prima dolce discesa il sentiero precipita verso valle. Giunti a un torrente ci fermiamo per la sosta pranzo anche se ormai è pomeriggio avanzato. Risaliamo poi ancora un poco fino a giungere alla sterrata poi asfaltata strada per Eygliers. Qui lo smacco, i due sentieri per Eygliers sono chiusi per lavori per cui ci tocca la strada. Fortunatamente, pur essendo asfaltata non porta a nulla, terminando nel bosco e quindi non passano auto, e se fosse un sentiero sarebbe anche molto bello avendo un panorama eccezionale sulla valle. Arriviamo cotti a Eygliers e dopo una breve sosta affrontiamo gli ultimi 17 m D+ per giungere alla splendida fortezza di Mont Dauphine. Purtroppo il tempo per visitarla è veramente poco ma un po’ prima di cena e un po’ dopo qualcosa riusciremo a vedere.

 15 Agosto: Mont Dauphin – Refuge de Basse Rua

Attraversiamo la fortezza in completa solitudine e su suggerimento della gestrice del GTA giungiamo a Guillestre con un percorso più breve rispetto a quello che avevamo trovato. Qui faremo incetta di baguette, il peso dello zaino aumenterà ma ciò che c’era in panificio non si poteva lasciare….

Come immaginavamo, la salita alla Croix du Cugulet è un po’ noiosa. Tutta nel bosco alternando sterrata a sentieri con varie pendenze, dal piattume totale al ripido da togliere il fiato.

Solo a pochi metri dalla croce usciamo dal bosco e da qui in poi ci rifaremo della fatica fatta. Proseguiamo sempre in cresta passando la Sommet du Cugulet e anche quando il sentiero scenderà per rimanere sul fianco della dorsale, noi rimarremo in cresta per aver maggior panorama possibile. Con ultima ripida salita raggiungiamo infine il Pic d’Escreins dove faremo una lunga sosta.

La discesa al Refuge de Basse Rua, si svolge su un sentiero davvero inaspettato. Una vera bellezza, in parte attrezzato e dove in vari punti meglio non guardarsi troppo in giro e prestare attenzione a dove si mettono i piedi…

 

Stranamente al rifugio, raggiungibile in 10 minuti dalla strada, non troviamo anima viva, pur essendo ferragosto…il motivo lo scopriremo a cena, l’unico posto dove mangeremo maluccio…l’unica cosa che si salverà sarà il dolce, una sorta di strudel strapazzato…!

Uno su cinque ci può stare!

 16 Agosto: Refuge de Basse Rua-Maljasset

Dopo una notte insonne a causa di un russatore incallito, ringraziamo il cielo di esserci fatti lasciare la colazione in modo da non dover aspettare le 7 e, prima delle 5.30, siamo già in cammino.

Con sentiero che permette una comoda salita raggiungiamo il Col des Houers La giornata non è bellissima ma le precipitazioni sono previste nel tardo pomeriggio per cui, anche se poco invogliati dalle nebbie che imperversano, lasciati gli zaini saliamo velocemente alla Pointe d’Escreins. Di nuovo al colle e recuperati gli zaini cominciamo a scendere e, anche se più lunga, poco sotto deviamo a sx, verso un altro colletto, per salire al Pic de Panestrel. La salita, tutta su pietraia è indicata da ometti. Fino a circa 150 m dalla cima si sale con comodo e abbastanza regolarmente poi la traccia s’impenna ed entra in un canaletto ghiaioso dove usiamo le mani per tirarci su, ci consoliamo pensando che la discesa sarà veloce…l’ambiente è bellissimo, passiamo in mezzo a numerosi picchi. Incredibile i colori della roccia di questa cima, variano dal rosa/viola, al verde e al giallognolo…veramente particolare, cosa che apprezzeremo maggiormente in discesa, quando le nebbie si dissolveranno parzialmente.

Tornati agli zaini riprendiamo la lunga discesa. Giunti alla strada asfaltata ci aspettano circa 5 km di asfalto e un 200 m D+ circa da fare per giungere a Maljasset. Il tentativo di seguire un sentiero lungo il torrente naufraga miseramente al primo tentativo quando lo troviamo invaso da sterpi. La strada non è per nulla trafficata per cui va bene così.

A Maljasset ci eravamo già stati anni fa e l’ospitalità è sempre ottima. Dopo aver fatto presente, scherzosamente, della notte insonne appena passata, ci viene data una fantastica camera matrimoniale invece del letto nel camerone….avrei abbracciato la gestrice…

17 Agosto: Maljasset - Ceillac

Lasciamo Maljasset, il posto tappa migliore dell’intero trek e saliamo molto ripidamente al Col Girardin dove, come il solito lasciamo gli zaini. Obiettivi, la Tete de Faviere e la Tete de Girardin. Lunga l’ampia cresta c’è una capanna militare di valore storico sembra, ancora in buone condizioni.

Tornati al colle scendiamo al lago e alla cappella Ste Anne dove troviamo già un po’ di persone. Ne incontreremo parecchie scendendo, l’unico giorno dell’intero trekking dove abbiamo incontrato più di dieci persone, tra cui una famiglia di italiani.

Passiamo dal Lac Miroir e da qui cominciamo la lunga discesa per Ceillac. Giunti al termine del sentiero, questa volta, abbiamo la fortuna di trovare una sterrata più o meno parallela alla strada asfaltata e in un paio di km siamo al paese.

A Ceillac, dove eravamo stati anche lo scorso anno, non ci facciamo mancare il fantastico gelato a Le Pied de Jaune. 

18 Agosto: Ceillac – Pont de Lariane

Ultima tappa.

Come lo scorso anno risaliamo al Col des Estronques ma questa volta faremo la cresta a sx. Giunti al colle scendiamo qualche metro e vedendo degli ometti che entrano nella pietraia li seguiamo. Li perdiamo però immediatamente. Non volendo perdere quota rimaniamo alti ma sarebbe stato meglio abbassarsi, sicuramente più comodo. Passata la pietraia saliamo molto ripidamente in cresta. Forse, ma non è certo, se avessimo seguito gli ometti e la traccia che partiva direttamente dal colle avremmo evitato questa faticaccia, portandoci direttamente sulla prima elevazione senza nome con ometto che noi raggiungiamo tornando un poco indietro sulla cresta.

Proseguiamo ora quasi sempre in cresta, sono presenti qualche ometto e una labile traccia fino all’evidente salita alla Pointe de Rasis.

Da qui in poi è tutto un speriamo ci sia….la traccia prosegue e raggiunge un altro colletto dove troviamo un evidente sentiero segnato da ometti. Lo seguiamo fino a superare le pareti di roccia alla nostra sx. Il sentiero prosegue sempre evidente ma noi lo abbandoniamo svoltando a sx ed entrando nel vallone parallelo. Non c’è sentiero ma si scende bene per prati. Andiamo così a incrociare il sentiero per Col de Fromage. Lo seguiamo in discesa e, nei pressi di una fontana, lo lasciamo per prendere una sterrata che risale al Col de Pres Fromage. Giunti al colle veloce deviazione per la Sommet Buchet e quindi discesa a Molines. Al bivio, prendiamo la sterrata a sx, indicazione la Rua. Rispetto all’altra è più lungo di una decina di minuti ma, questo dopo poco abbandona la sterrata e diventa un bel sentiero, l’altro se continua sulla sterrata è un percorso spacca piedi, sterrata messa malissimo e che purtroppo dovremo percorrere in parte verso la fine.

Passiamo le case di La Rua e saliamo a Molines dove faremo incursione in un fantastico panificio. Sapendo che a Pontechianale, dove ci fermeremo nei prossimi giorni, i panifici aprono con molto comodo, ci attrezziamo anche per i giorni successivi, anche se ci aspetta una risalita di 300 m circa in realtà però, molto comoda.

Lasciata Molines risaliamo quindi al Ponte de Lariane tramite sentieri e strade sterrate.

Che dire, anche quest’anno siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’ospitalità francese. Sia sui sentieri sia nei paesini è rimasta la bella usanza del saluto, cosa che da noi va perdendosi. Ad eccezione di Soliers non abbiamo mai dovuto contrattare l’orario della colazione che, dormendo spesso in valle non era certo a orario da rifugio, ci hanno sempre fatto trovare thermos e cibo a volontà. Mangiato sempre più che bene e parecchio, fa eccezione il rifugio de Basse Rua, ma dai rifugi francesi, già lo sapevamo, non potevamo aspettarci grandi cose.


Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (5)


Kommentar hinzufügen

blepori hat gesagt:
Gesendet am 4. September 2018 um 12:46
gran giro! Chiassà con tutto quell'allenamento ora cosa farete. Ciao Benedetto

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2018 um 14:11
Le solite cose....aspettiamo tutto l'anno per fare questi trekking, sono la cosa più bella....

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 13. September 2018 um 19:35
Leggendo solo adesso il racconto direi che ve lo siete proprio goduti questo meritato Trekking ... tra una baguette e l'altra !

ciao Giorgio

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. September 2018 um 21:46
W la baguette e l'ultimo giorno ho visto proprio come nasce :-)

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 13. September 2018 um 23:50
Anni fa mi recavo tutti gli anni a Montecarlo al giovedì per le prove del Gran Premio di Formula 1 ed era oramai d'obbligo la baguette al Pan Bagnat farcita di tutto il possibile e l'impossibile che si riusciva a digerire solo al termine del week-end !


Kommentar hinzufügen»