Torre di Aimonin - Pesce d'Aprile
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Dove andiamo dove non andiamo alla fine optiamo per un posto totalmente nuovo per entrambi: la Valle dell'Orco.... un vero e proprio angolo di paradiso! Non solo scalate su roccia da urlo, ma anche tante belle camminate, laghi dalle acque azzurre e verdi pascoli.... Ora che la ho scoperta.... non vedo l'ora di tornarci!!!!
Da Noasca (q. 1065 m) portarsi nei pressi della Chiesa del paese, dove parte il sentiero segnato per le cascate. Ad un bivio, abbandonare la traccia sulla sinistra, quindi proseguire per ripido sentiero a destra in direzione del Rifugio Noaschetta. Alla q. 1180 m circa si incontra un secondo bivio, dove si prende sempre a destra (cartello: "TORRE DI AIMONIN"). Il sentiero diventa ora meno ripido e, con un traverso tra pietraie e bosco, conduce alla base della Torre.
Per raggiungere l'attacco della Via Pesce d'Aprile, bisogna salire ancora qualche metro verso sinistra (faccia a monte) fino ad uno spiazzo sulla destra.
L1 - IV+ 25 m: Salire per facili gradoni fino ad una cengia (due golfari) che si segue fino a raggiungere un diedro verticale (chiodo). Risalire il diedro sfruttando le fessure e uscire a destra dove si sosta (2 spit più cordone)
L2 - III, IV 25 m: Dalla sosta traversare a destra in leggera discesa sino a raggiungere la base di uno stretto camino, al termine del quale si sosta a destra
L3 - V+, III+ 30 m: Traversare leggermente a destra, portandosi alla base di una bellissima fessura ("tiro della lastrina") da risalire in Dulfer. Al termine della fessura obliquare per facili gradoni verso destra fino a raggiungere due spit alla base del diedro obliquo dove si sosta (1 spit alla partenza)
L4 - VI, IV+ 30 m: Seguire il fantastico diedro obliquo sfruttando la fessura alla base per le mani e la placca per i piedi fino a raggiungere una betulla. Da qui spostarsi decisamente a sinistra e sostare (2 chiodi e 2 friends incastrati)
L5 - V, IV+ 20 m: Vincere la placca soprastante sfruttando una bella fessurina verticale e portarsi verso destra alla base di uno strapiombo (cordone) che si risale grazie a delle belle fessure. Ignorare la sosta che si trova appena fuori lo strapiombo, ma salire il muretto spostandosi verso destra fino alla sosta successiva su piccolo terrazzino (1 chiodo, 1 cordone, 1 spit)
L6 - V, IV+ 35 m: Seguire la larga fessura (leggermente strapiombante) sopra la sosta. Raggiunto un chiodo la fessura si fa più stretta e leggermente più appoggiata. Al termine della placca facili gradoni un po' terrosi conducono al termine della via (2 chiodi)
Dall'ultima sosta seguire la traccia di sentiero sulla sinistra fino ad incontrare una sosta con anello di calata. Da qui si devono effettuare 3 doppie attrezzate (da cercare) da 40/50 metri lungo la Via dello Spigolo.
Bellissima e classicissima via della Valle dell'Orco. Nonostante le difficoltà non siano eccessive, la via non è affatto da sottovalutare a causa della chiodatura pressochè inesistente (a parte le soste): la via, infatti, è soggetta a chiodature e schiodature continue.
Portare friends fino al n. 4 BD.
con Peru
Da Noasca (q. 1065 m) portarsi nei pressi della Chiesa del paese, dove parte il sentiero segnato per le cascate. Ad un bivio, abbandonare la traccia sulla sinistra, quindi proseguire per ripido sentiero a destra in direzione del Rifugio Noaschetta. Alla q. 1180 m circa si incontra un secondo bivio, dove si prende sempre a destra (cartello: "TORRE DI AIMONIN"). Il sentiero diventa ora meno ripido e, con un traverso tra pietraie e bosco, conduce alla base della Torre.
Per raggiungere l'attacco della Via Pesce d'Aprile, bisogna salire ancora qualche metro verso sinistra (faccia a monte) fino ad uno spiazzo sulla destra.
L1 - IV+ 25 m: Salire per facili gradoni fino ad una cengia (due golfari) che si segue fino a raggiungere un diedro verticale (chiodo). Risalire il diedro sfruttando le fessure e uscire a destra dove si sosta (2 spit più cordone)
L2 - III, IV 25 m: Dalla sosta traversare a destra in leggera discesa sino a raggiungere la base di uno stretto camino, al termine del quale si sosta a destra
L3 - V+, III+ 30 m: Traversare leggermente a destra, portandosi alla base di una bellissima fessura ("tiro della lastrina") da risalire in Dulfer. Al termine della fessura obliquare per facili gradoni verso destra fino a raggiungere due spit alla base del diedro obliquo dove si sosta (1 spit alla partenza)
L4 - VI, IV+ 30 m: Seguire il fantastico diedro obliquo sfruttando la fessura alla base per le mani e la placca per i piedi fino a raggiungere una betulla. Da qui spostarsi decisamente a sinistra e sostare (2 chiodi e 2 friends incastrati)
L5 - V, IV+ 20 m: Vincere la placca soprastante sfruttando una bella fessurina verticale e portarsi verso destra alla base di uno strapiombo (cordone) che si risale grazie a delle belle fessure. Ignorare la sosta che si trova appena fuori lo strapiombo, ma salire il muretto spostandosi verso destra fino alla sosta successiva su piccolo terrazzino (1 chiodo, 1 cordone, 1 spit)
L6 - V, IV+ 35 m: Seguire la larga fessura (leggermente strapiombante) sopra la sosta. Raggiunto un chiodo la fessura si fa più stretta e leggermente più appoggiata. Al termine della placca facili gradoni un po' terrosi conducono al termine della via (2 chiodi)
Dall'ultima sosta seguire la traccia di sentiero sulla sinistra fino ad incontrare una sosta con anello di calata. Da qui si devono effettuare 3 doppie attrezzate (da cercare) da 40/50 metri lungo la Via dello Spigolo.
Bellissima e classicissima via della Valle dell'Orco. Nonostante le difficoltà non siano eccessive, la via non è affatto da sottovalutare a causa della chiodatura pressochè inesistente (a parte le soste): la via, infatti, è soggetta a chiodature e schiodature continue.
Portare friends fino al n. 4 BD.
con Peru
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