Pizzo dell’Uomo, anticima N (2585 m) - Skitour
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Per l’undicesima volta tento la salita a questa cima sulla neve, tenendo presente le indicazioni dell’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe SLF.
Il bollettino delle valanghe mette in guardia gli escursionisti: “Attenzione al pericolo di valanghe bagnate. A livello isolato le valanghe possono coinvolgere l’intero manto nevoso e raggiungere dimensioni piuttosto grandi. Le escursioni e le salite ai rifugi devono cominciare molto presto e concludersi per tempo”. Dopo aver letto tale bollettino, monto la sveglia per le 4.
Inizio dell’escursione: ore 6:55
Fine dell’escursione: ore 10:20
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1014 hPa
Temperatura alla partenza: 1°C
Temperatura al rientro: 11°C
Velocità media del vento: 0 km/h
Sorgere del sole: 6:00
Tramonto del sole: 20:43
Arrivo al Passo del Lucomagno prima delle sette. Decido di parcheggiare sul piazzale dell’ospizio, aperto da tre giorni, visto che la sterrata costiera è piena di pozzanghere. Trecento metri più in là, all’imbocco della galleria che scende in Val Medel, c’è un cantiere stradale con alcuni operai già al lavoro. Non vedo ancora escursionisti impegnati in questa zona. Dal valico prendono avvio gli itinerari per il Pizzo dell’Uomo, per il Piz Rondadura, per lo Schenadüi e per lo Scopi. Il meno attraente oggi è proprio quest’ultimo: il suo fianco sopra la galleria è privo di neve e la cima è avvolta da una nuvola persistente.
Dopo un portage di 855 m, poco dopo la baracca di legno posso calzare gli sci e iniziare la salita verso l’antenna. La neve è ancora compatta, tuttavia non pone dei problemi di tenuta. Raggiunta la Costa del Scai, alle 7:50, arriva il sole: il paesaggio acquista immediatamente fascino. L’altopiano che segue mi incanta per l’ennesima volta: è una cartolina, anzi, la cartolina del Pizzo dell’Uomo.
Pizzo dell'Uomo, anticima N (2585 m)
Alla base della rampa terminale monto i coltelli. Il ripido fianco oggi non pone nessun problema; la neve è già morbida e le pelli aderiscono bene senza la formazione di zoccoli.
Dopo due ore di salita, per l’undicesima volta posso affermare Pizzo dell’Uomo (2585 m) geschafft!
Non spira un alito di vento: fa fin troppo caldo. La visibilità è buona: anche lo Scopi si è quasi del tutto liberato dalle nuvole.
Alle 9:30 inizio la discesa. La temperatura elevata rende purtroppo molto pesante la neve. La sciata che ne risulta è difficoltosa: non è facile curvare. Gli sci si impiantano; nei tratti meno ripidi sull’altopiano si ha addirittura l’impressione che siano incollati alla neve.
Va bene lo stesso! Sono comunque soddisfatto di aver passato mezza giornata sulle stupende montagne del Lucomagno, una delle regioni più belle della Svizzera.
Di nuovo all’anticima del Pizzo dell’Uomo in una delle ultime giornate di scialpinismo della stagione. Le abbondanti nevicate di questo inverno sono state purtroppo accompagnate da temperature molto elevate e dalla pioggia, che hanno compromesso la qualità della neve.
Tempo di salita: 2 h 5 min
Tempo totale: 3 h 25 min
Dislivello in salita: 675 m
Sviluppo complessivo: 7,3 km
Difficoltà: PD (fianco sommitale, 32°)
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
SLF: debole (valutazione personale)
Libro di vetta: no
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