Giro alto della Val Capriasca- anello da Tesserete Stazione
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Ieri sera guardando le webcam noto che il Monte Boglia è assolutamente privo di neve (web delle 20.02, 21 minuti prima !?). Poiché non voglio pestare neve decido per il Boglia (Pinuccia ha impegni...). Lungo il viaggio vedo il Boglia tutto bianco: cos'è uno scherzo....ma anche altri monti sono pieni di neve per cui deduco che è nevicato nottetempo. Non fa niente poiché metto in atto il piano B: Monte Bigorio e poi giro al Motto della Croce. Arrivo a Tesserete ed infatti la valle Capriasca è sgombra da neve. Lascio l'auto al parcheggio di domenica gratuito davanti al ristorante Stazione che però è chiuso perché riservato (peccato...). Breve asfalto e poi a destra all'inizio della Gola di Lago seguo le indicazioni per Bigorio. La giornata si presenta bellissima e con poco venticello fresco: ideale per camminare. A Bigorio seguo le indicazioni per Condra via Cansgei, non ho mai fatto questo percorso. Comunque rispetto alla via normale mi piace molto meno, è sempre nel bosco su normale mulattiera. Passo dalle baite di Cansgei e poi per sentieri migliori arrivo a Condra Bassa nei pressi dell'azienda agricola. Traverso i prati e mi immetto nel percorso normale. Proseguo sino ad arrivare alla cima sud del Bigorio con il grosso ometto e panorama pregevole. Scendo verso nord e salgo la cresta che porta alla cima nord che è la più alta.Sempre bello il tempo....Scendo per il versante o crestone nord ed arrivo sulla stradina che porta a Gola di Lago. Non risalgo la cresta per la cima di lago 1 e seguendo la stradina mi porto al bivio segnalato per le due cime di lago. Incontro una famigliola che supero per arrivare al monumento militare del Matro di Stinchè dove mi fermo a mangiare e nel frattempo mi raggiunge la famigliola di luganesi. Loro sono in sei e preparano una fantastica tavolata con ogni ben di dio ma senza la classica colomba. Dopo un po' saluto tutti e riparto, salendo alla vicinissima cima di lago 2 e scendendo per prati a Gola di Lago. Proseguo nel giro che ho in mente e seguo le indicazioni per il Motto della Croce. Passo dall'alpe di Zalto e poi su strada asfaltata monotona (e lo sapevo) arrivo all'alpe Davrosio. Il proseguio è sgombro di neve a parte due canali ma penso che possa passare agevolmente. Infatti si passa comodamente senza quasi pestare la neve. Ora ogni tanto ci sono passaggi nuvolosi ma la temperatura è più che buona. Sosta alla Croce dove incontro due ragazzi ed una ragazza italiani che mi chiedono informazioni circa i sentieri per la discesa (loro hanno l'auto a Borisio che è tra Roveredo e Bidogno). Li sconsiglio di scendere per il percorso diretto essendo lo stesso molto ripido e tutto sconnesso per l'azione erosiva dell'acqua (la ragazza è alla sua prima uscita e si lamenta un pochino...). Loro mi dicono che mi seguirebbero nella discesa. Va bene. Io scendo per i comodi prati di Pianone per arrivare sul sentiero che proviene dai Monti di Roveredo. Poi io andrò a destra e loro forse a sinistra (non so dove è esattamente Borisio.....). Un ciclista di passaggio li informa esattamente e quindi ci salutiamo poiché infatti devono andare a sinistra. Proseguo quindi tranquillo lungo il sentiero noto, attraverso i Monti di Roveredo e giungo a Roveredo. Qui è evidente la differenza tra Svizzera ed Italia poiché esistono collegamenti pedonali ben tenuti tra i vari paesini e che fanno percorrere pochissimi brevi tratti di asfalto. Il tratto Roveredo-Tesserete pur passando ovviamente in ambiente molto antropizzato mi è risultato particolarmente piacevole e quasi mi è spiaciuto che in meno di un'ora di passo turistico sia terminato. In conclusione ottimo giro di bassa quota da farsi all'inizio di primavera in assenza di neve. Alla prossima gita di domani già prenotatami da Pinuccia.
Tourengänger:
turistalpi
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