Punta del Castello (2095 m), Pizzo Tracciora di Cervatto (1917 m)


Publiziert von emanuele80 , 21. März 2018 um 23:13.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:27 November 2016
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1950 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A26, uscita di Romagnano Sesia, seguire le indicazioni per Alagna, a Balmuccia (Guaifola) prendere per Rossa e Boccioleto. Parcheggio gratuito presso la chiesa parrocchiale di Boccioleto.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio "La Baita" all'Alpe Seccio
Kartennummer:Kompass n.88, Monte Rosa

La Val Cavaione è una piccola vallata che si stacca dalla Val Sermenza a risalire il corso del torrente Cavaione, poco frequentata ma molto ricca nella parte inferiore di testimonianze culturali ed artistiche di valore, oltre a garantire più in alto delle camminate assai piacevoli al cospetto di cime minori e per questo intriganti. Oggi in quota troverò neve, per cui mi pongo come obiettivo l’Alpe Cavaione e valuterò cammin facendo la possibilità di raggiungere una vetta.

Arrivato a Boccioleto, lascio la macchina nel parcheggio della chiesa parrocchiale. E’ ancora buio. Il sentiero da percorrere, contrassegnato dal segnavia n.387, parte dalla piazzetta posta a metà della strada centrale del paese, nei pressi di una fontanella. Alle spalle dell’abitato il sentiero si alza ripido nei prati e, appena entra nel bosco, diventa una comoda mulattiera di antica e pregevole fattura. La piccola strada lastricata da pietre, col suo aspetto perfettamente conservato, testimonia l’operosità e la sapienza degli uomini di un tempo, quando ogni masso posato richiedeva un notevole sforzo fisico. Uomini e animali lavoravano in sinergia e le opere erano fatte con perizia affinché durassero più a lungo possibile per non doverci mettere mano ancora. Proseguo la salita e, alla luce della frontale, attraverso le frazioni Ronchi, Ormezzano e Solivo. Lungo il percorso, immerse in un ambiente naturale e paesaggistico affascinante, incontro piccole cappelle, oratori e chiese, alcune con le facciate completamente affrescate. Alle mie spalle mi godo un’alba spettacolare. Raggiungo l’Alpe Seccio, dove si trova anche l’accogliente rifugio “la baita Alpe Seccio”, chiuso in questa stagione. Il luogo è molto bello e curato. Dall’alpeggio procedo nella valle in direzione nord, in lieve discesa. Passo per l'Alpe Scarpia e, contornando un altro avvallamento tra radure prative e zone alberate, giungo all'Alpe Ruspo. Proseguendo, entro nell'avvallamento che raccoglie le acque della faccia meridionale di Cima Preronda, scendendo a guadare il croso che è tributario del torrente Cavaione, risalgo quindi la sponda opposta e tenendomi a mezza costa su incerto sentiero raggiungo l'Alpe Varmala. Continuo sul pascolo degradato lungo il lato idrografico destro della valle e, riattraversato il torrente, mi porto all'Alpe Cavaione, dove una sua baita è stata adibita a punto di appoggio del Comune di Rossa, in uso alla Sezione CAI di Varallo, con locali sempre aperti e incustoditi, a disposizione degli escursionisti. La testata della valle si presenta ben innevata, non mi resta altro che raggiungere la bocchetta e decidere poi il da farsi. Proseguo quindi sul sentiero, che si sviluppa ora a mezza costa sul lato idrografico sinistro in mezzo a pascoli estesi, e raggiungo l'Alpe della Cuvàa mentre qualche solitario camoscio scruta attentamente ogni mio passo. La neve dura mi suggerisce l’uso dei ramponi e quindi li metto, dirigendomi con qualche dietrofront alla depressione detta Bassa della Cuvàa o Bocchetta del Cavaione. La giornata, inizialmente un po’ nuvolosa, si è rasserenata completamente ed i panorami iniziano a farsi interessanti. Scartata l’idea di raggiungere la Massa della Sajunca, piego a destra ed in breve raggiungo la Punta del Castello, la cui vera cima è in realtà un roccione posto a pochi metri di distanza.

Tornato all’Alpe Cavaione ed osservando la cartina, mi viene un’idea: potrei salire al Passo del Cavaione, raggiungere il Pizzo Tracciora e scendere a Rossa, chiudendo poi l’anellone a Boccioleto. Bene, deciso! Sul Pizzo Tracciora c’ero già stato con la neve, ma l’improvviso arrivo di dispettose nuvole mi aveva privato della grandiosa vista sul Rosa per il quale è giustamente famoso, per cui perché non tornarci con le perfette condizioni metereologiche di oggi? Raggiunto il passo, incontro il primo ed unico umano di giornata, salito dal versante opposto, con il quale scambio quattro chiacchiere. Dopodiché inizio ad incamminarmi lungo la cresta che dovrebbe portarmi in cima al Tracciora, la seguo per un po’ ma poi commetto un errore: abbandono la dorsale su una labile traccia a destra lungo il fianco della montagna pensando che l’ipotetico sentiero segua quella direzione ma finisco a tribolare su ripidissimi prati, qualche roccetta e tracce confusionarie, prima di rompere gli indugi ed iniziare una brutale risalita puntando in direttissima il panettone soprastante denominato Massa dei Ratei. Toccata la sommità, il percorso torna evidente, così come il fatto che non avrei dovuto abbandonare la cresta ma seguirla interamente. Perdo quindi alcuni metri di quota, prima di cominciare l’ultima e, vista la stanchezza accumulata, faticosa risalita per la vetta del Tracciora, che raggiungo in completa solitudine. Oggi il Rosa non si nasconde ed è davvero uno spettacolo magnifico!

Pausa mangereccia e veloce discesa a Rossa, mentre l’ora ormai tarda annuncia l’imbrunire. Arrivato alla frazione Oro, dalla quale si gode una bella veduta di Boccioleto, completo l’ultimo tratto di discesa fino all’auto.

Bel girone in compagnia dell’onnipresente Zeus.


Tourengänger: emanuele80
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Andrea! hat gesagt:
Gesendet am 22. März 2018 um 18:07
Bello.
Mi sa che è molto simile ad un giro preparato e messo tra le "cose da fare".
A.

emanuele80 hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. März 2018 um 11:56
Si, Andrea.
Direi che come giro "improvvisato" se la sia cavata egregiamente!
La giornata magnifica ha sicuramente aiutato ed invogliato ad allungare il percorso...

Ciao,
Emanuele


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