Al rifugio Grassi...come una volta e con tanti ricordi!


Publiziert von cristina , 20. März 2018 um 13:10. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:17 März 2018
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1 Tage
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano-Lecco. Uscita Valsassina e quindi Introbio.

Premetto che non avrei voluto mettere la miliardesima relazione al Rifugio Grassi ma, per mettere le foto di questa nevicata in una giornata di quasi inizio primavera ho pensato: "Scrivo due righe…" beh qualcuna in più…ma in fondo è stata una giornata particolare…

L’idea iniziale era di salire al Resegone ma, al piazzale della funivia piove e ci sono 6° per cui ci viene da pensare che molto facilmente pioverà per buona parte della salita, quindi per salvare la giornata puntiamo per l’ennesima volta al Rifugio Tavecchia.

A Introbio già piove meno e la cosa non può che rallegrarci.

Partiamo armati di ombrellino e con calma serafica risaliamo la Val Biandino. Incrociamo Giulio che sta scendendo per liberare la strada da dei massi caduti recentemente, non creano problemi ma sembra mettano a disagio chi sale…non tutti sanno che in montagna i sassi possono cadere…c’è solo da sperare di non passare in quel momento!!!!

Intorno ai 1200 m ca comincia a nevicare, per cui giunti al rifugio Tavecchia, decidiamo di provare a salire nuovamente al rifugio Grassi, chiuso.

Seguiamo la pedonata per il rifugio Pio X che, non essendo passati i gestori del rifugio Grassi, compie il vecchio tracciato.

Ormai sono anni che siamo abituati al pistone di ciaspole, oggi invece un’unica pedonata, due persone davanti a noi.

Ci sembra di essere tornati ai vecchi tempi, quando si saliva in fila indiana, rigorosamente uno dietro l’altro.

Raggiungiamo e diamo il cambio alla coppia di signori che ha lavorato anche per noi fino a questo momento.

L’assenza delle ciaspole si sente parecchio, neve ne è scesa e ne sta scendendo tanta e della vecchia traccia si vede ormai pochissimo, anche la meteo non aiuta nell’individuarla.

Il ritmo di salita è lentissimo. Fino al primo paletto bene o male riusciamo a seguire la vecchia traccia, da qui in poi la cosa si fa più complicata e sono più le volte che siamo con la neve al cavallo dei pantaloni.

L’altra coppia è ormai parecchio distante e siamo tentati di tornare indietro. Ma è la prima volta, in venti e più anni che saliamo alla Grassi, che ci ritroviamo a essere i primi e anche gli unici…beh in fondo in fondo ce la stiamo godendo!

Perdiamo per qualche momento i paletti e ci spostiamo troppo a sx, una breve schiarita ci fa vedere il P.so Camisolo a pochi passi da noi ma più a dx, lo miriamo e ci siamo.

Del rifugio non si vede l’ombra. Adocchiamo il primo paletto che ci mette sulla retta via, poi il secondo e il terzo e finalmente appare la sagoma del rifugio. In un attimo siamo nel bussolotto.

Thermos, un po’ di cioccolato, ci copriamo di più e ritorniamo sui nostri passi prima che spariscano…

Degli altri due non c’è traccia, hanno rinunciato. Anche la discesa, seppur più veloce, non sarà una passeggiata.

Torniamo al rifugio Tavecchia dove approfittiamo della calma per asciugare giacche e guanti, mangiare qualcosa e chiacchierare lungamente con Giulio che al momento può permetterselo.

Man mano che il rifugio si riempie, il casino aumenta e noi siamo costretti a  lasciare l’amico al suo lavoro, calma finita!

Nevica ancora in maniera copiosa fin quasi al secondo ponte. Poi più niente. Scendiamo a Introbio, passando dalla cascata e giungendo al vecchio posteggio dove lasciavamo le auto, quando a Sant’Ambrogio salivamo alla Grassi con il nostro gruppo Cai.

Quanti ricordi. In fila indiana dalla Pio X alla Grassi, a volte capitava di dover recuperare panettoni o altro all’ultima porta della teleferica per dare una mano ai Buzzoni, mega mangiate e bevute di “quel che ghè”, discese a rotta di collo nella neve cercando di affondare i vecchi che ci accusavano di mancar loro rispetto e per finire cambiarsi scarponi e indumenti bagnati alla luce delle frontali sperando di non lasciare nulla nel posteggio…tanti anni fa!


Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (8)


Kommentar hinzufügen

Menek hat gesagt:
Gesendet am 20. März 2018 um 13:56
due trattori...

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. März 2018 um 14:27
Io sono più un bilico che un trattore :-))))

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. März 2018 um 19:29
... ti vedo più in versione simpatica " gattona " delle nevi !

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. März 2018 um 20:24
:-)))

numbers hat gesagt: Bravi!
Gesendet am 20. März 2018 um 19:18
Suggestivo e avventuroso

Mario

cristina hat gesagt: RE:Bravi!
Gesendet am 21. März 2018 um 11:41
e divertente :-)))

gbal hat gesagt:
Gesendet am 22. März 2018 um 19:09
Una gita un po' retrò godibilissima per noi (che siamo qui seduti) ma anche per voi, si capisce benissimo.
Il GPS? A casa con le ciaspole?
Ciao!

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. März 2018 um 20:41
Ce la siamo proprio goduto :-)))) primi per la prima volta in più di 20 anni :-)))

GPS spento:-(( ci siamo dimenticati di accenderlo alla partenza, per cui..... Le tracce per la Grassi tanto non mancano :-P


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