Cima di Piazzo (LC): solo per pochi!


Publiziert von Alberto , 9. März 2018 um 14:18. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 3 März 2018
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:00
Aufstieg: 400 m
Strecke:piani di Artavaggio m. 1630 - rifugio Nicola m.1870 - cima di Piazzo m.2057
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. n°36 dello Spluga - prendere la prima indicazione per la Valsassina dopo essere usciti dal la galleria del monte Barro - al Colle di Balisio prendere per Barzio/Moggio - successivamente voltare alla nuova rotonda a destra per Moggio
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Baita della Luna - Sassi Castelli (sempre aperto) - rifugio Casari (sempre aperto) - rifugio Nicola e Cazzaniga Merlini
Kartennummer:comunità montana della Valsassina - Valvarrone - Val d'Esino e Riviera

Mi accordo con Tilde e Giuseppe lasciando scegliere a loro la meta per la ciaspolata,la quale diviene i Piani di Artavaggio,raggiunti in funivia: a dispetto delle previsioni catastrofiche,il cielo azzurro e il sole lo vediamo,almeno per un po,poi...nebbia.

Tilde ci avvisa di andare pure avanti,eventualmente ci attende al rifugio Nicola: con Giuseppe arriviamo al rifugio che è immerso nella nebbia totale,mentre due,uno sci alpinista e un ciaspolatore sono di rientro dalla mancata vetta a causa della visibilità.

Giuseppe è un po indeciso e allora prendo io a dire: andiamo!

Parto in testa e cominci ad allargare la pista tracciata da uno sci alpinista,sempre in testa seguo la traccia che termina ad un promontorio,nel mentre la nebbia sparisce e si vede la cima: nessuna traccia,bene,allora comincio a battere neve cercando di evitare i cornicioni e tastando con i bastoncini il fondo dove in un punto il bastoncino affonda parecchio,segnale che vi è un ponte di neve tra roccette ed è meglio stare attenti.

Giungiamo in vetta mentre un paio di ciaspolatori rinunciano a salire nonostante la nostra traccia: foto di rito e rientro dove troviamo sul percorso 3 ciaspolatori che rassicuriamo della traccia che arriva in vetta,la quale è meglio seguirla per eventuale rientro senza visibilità se dovesse ritornare la nebbia (cosa avvenuta).

Giunti al bivio per il Sodadura,io prendo per tale direzione,provo a vedere dove riesco ad arrivare se non incombe qualche problemino meteorologico,mentre Giuseppe va al Nicola: trovo un gruppetto di ciaspolatrici le quali si fermano mentre io proseguo per la cresta (volendo si può proseguire in piano in direzione della bocchetta di Regadur e risalire la facile dorsale di cresta est,un poco più lunga) dove decido nei pressi del salto di roccia di rinunciare visto che la nebbia si stà intensificando.

Qui mi raggiungono 2 con ramponi che tentano la salita e mentre scendo la visibilità è ridotta a pochi metri,quindi devo fare attenzione alla traccia principale dove incontro una coppia che vorrebbero salire una cima,mentre gli chiedo se intendono perdersi: gli spiego come stanno le cose e ci salutiamo.

Mentre ritorno al rifugio Nicola ecco che comincia a nevischiare: pranzo,chiaccherata e poi rientro alla funivia sotto la continua neve che cade senza sosta,mentre nei pressi dei tapirulan vi sono pochi bambini che si divertono con i bob e gli sci.

Nonostante tutto ci è andata bene,neve fresca,un poco di sole,tanta nebbia ma anche la fortuna di vedere un bel panorama dall'aspetto più invernale che primaverile.

 

alla prossima!


Tourengänger: Alberto, clotilde


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