Cima di Piazzo (LC): solo per pochi!
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Mi accordo con Tilde e Giuseppe lasciando scegliere a loro la meta per la ciaspolata,la quale diviene i Piani di Artavaggio,raggiunti in funivia: a dispetto delle previsioni catastrofiche,il cielo azzurro e il sole lo vediamo,almeno per un po,poi...nebbia.
Tilde ci avvisa di andare pure avanti,eventualmente ci attende al rifugio Nicola: con Giuseppe arriviamo al rifugio che è immerso nella nebbia totale,mentre due,uno sci alpinista e un ciaspolatore sono di rientro dalla mancata vetta a causa della visibilità.
Giuseppe è un po indeciso e allora prendo io a dire: andiamo!
Parto in testa e cominci ad allargare la pista tracciata da uno sci alpinista,sempre in testa seguo la traccia che termina ad un promontorio,nel mentre la nebbia sparisce e si vede la cima: nessuna traccia,bene,allora comincio a battere neve cercando di evitare i cornicioni e tastando con i bastoncini il fondo dove in un punto il bastoncino affonda parecchio,segnale che vi è un ponte di neve tra roccette ed è meglio stare attenti.
Giungiamo in vetta mentre un paio di ciaspolatori rinunciano a salire nonostante la nostra traccia: foto di rito e rientro dove troviamo sul percorso 3 ciaspolatori che rassicuriamo della traccia che arriva in vetta,la quale è meglio seguirla per eventuale rientro senza visibilità se dovesse ritornare la nebbia (cosa avvenuta).
Giunti al bivio per il Sodadura,io prendo per tale direzione,provo a vedere dove riesco ad arrivare se non incombe qualche problemino meteorologico,mentre Giuseppe va al Nicola: trovo un gruppetto di ciaspolatrici le quali si fermano mentre io proseguo per la cresta (volendo si può proseguire in piano in direzione della bocchetta di Regadur e risalire la facile dorsale di cresta est,un poco più lunga) dove decido nei pressi del salto di roccia di rinunciare visto che la nebbia si stà intensificando.
Qui mi raggiungono 2 con ramponi che tentano la salita e mentre scendo la visibilità è ridotta a pochi metri,quindi devo fare attenzione alla traccia principale dove incontro una coppia che vorrebbero salire una cima,mentre gli chiedo se intendono perdersi: gli spiego come stanno le cose e ci salutiamo.
Mentre ritorno al rifugio Nicola ecco che comincia a nevischiare: pranzo,chiaccherata e poi rientro alla funivia sotto la continua neve che cade senza sosta,mentre nei pressi dei tapirulan vi sono pochi bambini che si divertono con i bob e gli sci.
Nonostante tutto ci è andata bene,neve fresca,un poco di sole,tanta nebbia ma anche la fortuna di vedere un bel panorama dall'aspetto più invernale che primaverile.
alla prossima!
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