Monte Gradiccioli, 1936 m. - Cresta Est invernale

Da tempo pianificavo questa uscita. La giornata si prospetta ideale.

Raggiungo Arosio e dopo aver attraversato il paese continuo su strada asfaltata superando la sbarra che delimita il traffico degli autoveicoli. Al secondo tornante abbandono la strada e seguo le indicazioni per la Bassa su comoda sterrata. Qualche saliscendi e dopo un centinaio di metri un sentiero si stacca sulla destra senza indicazioni. La traccia, che su grande scala raggira il Monte Ferraro, si sviluppa nella vegetazione su esile traccia sempre molto esposta verso la valle. In caso di innevamento bisogna procedere con passo sicuro, inoltre, diversi canali stretti e pendenti sono a rischio slavinamento. Oggi non ci sono pericoli di questo genere grazie allo scarso innevamento per cui raggiungo facilmente e velocemente la Bassa. Da metà percorso circa il terreno si presenta a tratti innevato.

Dalla Bassa inizia la cresta per il Gradiccioli in direzione Nord Nord Ovest. Dapprima si segue la recinzione stando sul lato sinistro della stessa, intuitivamente e senza difficoltà; non è ancora cresta. Più avanti il terreno si fa molto ripido ed esposto verso valle... occorre quindi procedere con attenzione.

Più in alto dopo un tratto pianeggiante inizia la vera cresta, impossibile non accorgersene. Dopo aver superato un ripido pendio la cresta si fa via via più affilata e si supera un breve passaggio aereo. Secondo l'innevamento la cresta può diventare più o meno difficile. Finora non ho mai calzato le ciaspole, che porto sullo zaino, e la progressione è avvenuta prima con ramponcini e ora con ramponi. La neve è in buone condizioni anche se 20 cm di fresca in alcuni casi ventata creano grossi cumuli. La traccia è inesistente, dalla Bassa sto tracciando il percorso.

La giornata è splendida ma in un attimo, a metà cresta, mi imbatto in un banco di nebbia improvviso. L'afflusso di umidità previsto dalla Pianura Padana inizia a farsi sentire. Fortunatamente dura poco e nel giro di cinque minuti la nebbia svanisce e il cielo torna sereno. Questo mi permette di non aggiungere altre difficoltà al percorso. Con grande soddisfazione raggiungo la croce di vetta. Giusto il tempo di scattare un paio di foto e rientro evitando così di imbattermi in altra nuvolosità.

Raggiunta la Bassa salgo velocemente al Monte Ferraro e poi scendo dalla cresta sud ricongiungendomi col sentiero di salita. Rientro ad Arosio per la stessa via di salita. Bella e impegnativa gita, meglio se percorsa in due o piu persone, soprattutto la cresta.