Cima di Piazzo


Publiziert von imerio , 10. Februar 2018 um 21:30.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 8 Februar 2018
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 450 m
Strecke:Piani di Artavaggio - Cima di Piazzo
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Arrivare a Lecco e seguire le indicazioni per la Valsassina e quindi quelle per Moggio, dove si posteggia presso la stazione di partenza della funivia per i Piani di Artavaggio.

Piani di Artavaggio – Cima di Piazzo  
 Descrizione: la Cima di Piazzo è una vetta che si trova ai Piani di Artavaggio ed è consigliabile in ogni stagione, abbinandola magari al Monte Sodadura, effettuando così una bella e panoramica traversata di cresta. Risulta essere particolarmente adatta a ciaspolate o escursioni scialpinisitiche invernali, per la comodità di salita e la posizione.
Per salire alla Cima di Piazzo dal Rifugio Nicola o dal Cazzaniga-Merlini si possono effettuare così due percorsi puntando verso Nord: il primo, quello lungo la cresta meridionale del monte, passa per la Bocchetta di Piazzo; il secondo si snoda invece lungo il settore sud occidentale, seguendo il sentiero a sinistra di due gobbe molto visibili. Quasi in cima al dosso si trova una madonnina in bronzo, poco oltre la quale, per un breve tratto di cresta un po´ più stretto si raggiunge il punto più elevato. In inverno tenere nella dovuta considerazione il grado di rischio di valanghe e la possibilità di cornici anche ampie lungo le creste ed evitare periodi di forte innevamento. Lungo le creste possono essere necessari piccozza e ramponi.
Commenti: ottima proposta fatta da Enrico, che voleva effettuare un’escursione non impegnativa per il rientro del simpatico Aldo, che doveva testare un ginocchio al quale aveva avuto un problema.
Raggiunti i Piani di Artavaggio in funivia, ci siamo subito diretti verso il Rifugio Nicola*, dove eravamo stati anche l’anno scorso a febbraio, raggiungendolo con un’agevole e tranquilla camminata.
*Il rifugio è stato costruito nel 1968 a forma piramidale per richiamare il Sodadura ed è sempre stato gestito dalla famiglia Esposito; il rifugio è dedicato a nonno Nicola, nato nel 1906 a Barzio e appassionato rifugista, conosciuto in tutta la zona per avere costruito e gestito diversi rifugi alpini a partire dal 1934. Rifugisti per tradizione, la gestione del Nicola e' ormai giunta alla terza generazione, con Walter, figlio di Angelo e grande appassionato di montagna che, imparando sin da piccolo il mestiere del rifugista, si impegna per dare ai numerosi frequentatori vasta scelta nel menù, qualità, ospitalità  e un sorriso per tutti.
Riprendendo subito la salita, abbiamo seguito le evidenti tracce che ci hanno portati dapprima alla sella tra il Sodadura e la Cima di Piazzo e poi sulla vetta di quest’ultima dove, nonostante la nuvolosità, abbiamo goduto di un bel panorama.
Neve con ottima tenuta, con circa 10-15 cm di neve fresca caduta ieri su quella già presente, che comunque non ha ostacolato la progressione con le ciaspole.
Discreta e non eccessiva la presenza di altri escursionisti e scialpinistiche abbiamo visto salire le due cime, cosa che fa sempre apprezzare le uscite infrasettimanali (nei giorni festivi c’è sicuramente più caos).
Discesi seguendo il tracciato di salita, abbiamo poi sostato al Rifugio Nicola dove anche qui, con presenza contenuta di persone, abbiamo mangiato in tranquillità e amicizia.
Dislivello contenuto (450 m) ed escursione con le ciaspole alla portata di tutti (WT2 - nelle condizioni della montagna di oggi), che ha unito la “conquista” di una cima ad una bella sosta in un rifugio (insomma, in inverno, mangiare bene e al caldo è tutta un’altra cosa…); per le escursioni più impegnative, c’è sempre tempo. 

Tourengänger: imerio


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