Rifugio Alpe d'Arbea 1823mt con ciaspole - YES WE CAN


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 30. Januar 2018 um 19:17. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Misox
Tour Datum:28 Januar 2018
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT4 - Schneeschuhtour
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Arbeola-Molera   CH-GR 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 700 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, uscire a Bellinzona Nord - San Bernardino / Coira. Salire verso il S.Bernardino ed uscire a Pian San Giacomo. All' uscita dell' autostrada prendere a sinistra, percorrere quaclhe centinaio di metri, fino all' Albergo Posta. Di fronte all' albergo c'e' il ponticello sulla Moesa da cui parte l'escursione.

   
 

Ravanata con ciaspole, una primizia invernale

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     


Lo devo proprio ammettere, questa volta ce le siamo proprio cercata, abbiamo portato il ravano nella neve.

Francesco mi chiede in settimana dove andiamo domenica, ed io avviso, guarda che se c’e’ sole ed il pericolo valanghe contenuto, andiamo a ravanare, proviamo a raggiungere dove nessuno è ancora stato in inverno (o almeno non ci sono relazioni).

Valanghe pericolo a 2 in Mesolcina, e dal cilindro esce la visita ad un rifugetto “minimal” (come si direbbe oggi).

Leggo e rileggo le relazioni di siso, ale84, simone86, e soprattutto le foto del percorso all’ alpeggio, per capire se ci sono pericoli oggettivi o pendii pericolosi.

Dalle foto e dalla cartina, si deduce che da Pradiron Sura il percorso è effettivamente nel bosco, non vedo sulla carta pendenze impossibili, proviamo … al massimo si torna indietro.

Di certo c’e’ da pestare neve e non poca, quindi fatica a go-go.

Partenza alle 08:15 da Pian S.Giacomo, di fronte all’ Albergo Posta (chiuso), dove si trova un ponticello sulla Moesa.

I primi 2,8Km, fino a Pradiron Sura, sono su strada, o meglio stradina, non so dirvi fino a dove è asfaltata troppa neve, ma di certo nell’ ultimo tratto è stretta e sterrata.

Seguiamo quindi la strada, passiamo a lato della chiesetta ed iniziamo la salita, che con lunghi tornanti va verso monte.

Al terzo tornante, proseguendo si va a Quadea, la traccia nella neve finisce, ora si inizia a battere.

La salita è piacevole, il paesaggio stupendo anche per la neve intonsa, passiamo alcune baite con notevoli quantità di neve sul tetto e attorniate da un bianco intatto.

Noi seguiamo sempre la strada, passiamo sopra Pradiron Sot  (1500mt circa) ed infine sbuchiamo a Pradiron Sura a 1529mt.

Alcune delle relazioni partono da qui, e riconosco la baita (alpeggio) ormai diroccato, ma sito in una radura prativa spettacolare.

Come detto la strada finisce qui, si prende il lato sinistro dell’alpeggio in gran parte crollato, e si risale un crinale.

Dalla partenza è il primo tratto un po’ ripido, ma senza pericoli siamo in un bosco fitto di abeti.

A circa Q1600 il sentiero traversa con pendenze quasi nulle, a Q1930 si trova un segnale bianco-blu-bianco su un albero, indica “Sentei de Scima”, deviando decisi a sinistra siu sale il crinale Muscion per scendere in Val d’Anzon(quindi verso S).

Noi proseguiamo in piano seguendo i radi ma importanti bolli bianco-rossi sugli alberi. Il bosco cambia da abeti a larici.

A questo punto devo fare una puntualizzione importante: di pericoli seri non ce ne sono, non sembra una zona soggetta a slavine (ci sono piante in piedi e sicuramente antiche), ma ci sono tre passaggi che meritano attenzione, sono un po’ più aperti e soprattutto ripidi.

Inutile darvi l’altitudine (sempre poco sopra i 1600mt), ve li indico sulla cartina. In due passaggi siamo scesi si poco per trovare meno pendenza.

Ovviamente tutto dipende dalla condizione della neve, noi abbiamo abbiamo trovato neve soffice, si sprofondava almeno 40cm, quindi la tenuta era ottima, con neve ghiacciata o crostata saremmo tornati indietro.

I due battitori Paolo (inarrestabile) e Francesco fanno un grande lavoro, cercando i bolli, ma anche cercando i passaggi più adatti con le racchette.

Quando manca poco al rifugio, si bloccano e sembrano tornare indietro, in corrispondenza di un breve costone roccioso il passaggio a proseguire ha pendenze almeno di 70°, decisamente troppo.

I due guidano il gruppo scendendo qualche decina di metri, aggirando da sotto l’ostacolo, ora ci attende la salita più dura.

Sotto il rifugio c’e’ un bel tiro di 120mt di dislivello con pendenze tra il 30%-45%, che risaliamo con un dei zig-zag.

Il mio fiato ne risente e non poco, mi distacco dal gruppo ed arrivo una ventina di minuti dopo, alle 11:35.



Mi aspetto di sentire i soliti prestanti reclamare di proseguire (sarebbe bello salire la Cima della Duleira 2070mt come la gita di siso), ma l’ultimo tratto ha sfiancato un po’ tutti.

Li trovo tutti indaffarati a fare qualcosa, chi al sole a godersi il tepore, chi nel rifugetto a litigare con  la stufetta a legna che non tira e fa un fumo esagerato.

Il rifugio Alpe d’Arbea 1825mt è composto da due piccole costruzioni, ognuna con almeno 150cm di neve sopra … Per entrare Paolo ha dovuto spalare,e fortunamente abbiamo portato una piccola pala pieghevole. Fatto il buco per entrare, un po’ come i topi, si accede al piccolo locale, dotato di un letto a castello, piccola stufa, cucinetta a gas con bombola, coperte. Direi il necessario per un paio di persone.

Ottima la dotazione di legna. La stufa purtroppo fuma … la canna è intasata dalla neve e nonostante gli sforzi per pulirla, il fumo è eccessivo per restare all’ interno, quindi porta e finestra spalancate, il calore della stufa va bene per scaldare i panini.

Chiara pranza al sole, non si è neppure posta la questione.

Chiusa la fase affumicatura, andiamo alla croce di legno poco distante, dove Chiara si abbronza, per le foto di rito, poi iniziamo la discesa.

Con la traccia fatta in mattinata è tutto molto facile, solo un pò di attenzione nel tiro sotto il rifugio per le pendenze.

Raggiunto Pradiron Sura seguiamo la strada, ma appena possibile bei taglioni nella neve fresca e alta, anche con pendenze di rispetto, divertimento assoluto.

Alla chiesetta vicino il ponticello a Pian S.Giacomo, c’e’ una fontana aperta con ottima acqua.

Rientro al parcheggio per le 15:00, velocissimi grazie alla traccia ed ai vari tagli divertenti.

In conclusione, esplorazione ben riuscita, direi che non è percorso per tutti, ma per chi vuole sperimentare la gioia di tracciare in luoghi incontaminati, è certamente il posto giusto.

 

Alla prossima … ancora esplorazione?
Mah chi può dirlo ... voglia e curiosità ci sono

  

 

 
 
   
 

           Vista da Paolo   -    (brown)                        

 

Bellissima escursione oggi in compagnia di Francesco e Chiara che ci accompagneranno nella nostra avventura.
La temperatura oggi non era freddissima ed e' per questo che la tanta neve era un po' pesante .
Nei punti più esposti al sole ad alcuni  si formavano dei grossi zoccoli sotto le ciaspole che appesantivano notevolmente la salita.
La giornata di oggi ci ha consentito di arrivare fino all'alpe d'Arbea nonostante la tanta neve da battere in compagnia.
L'impegno e' stato notevole e tutti siamo arrivati stanchi e affamati all'alpe.
La possibilità di continuare fino alla cima 200 metri piu' sopra e' stata pero' annullata visto che eravamo ormai prossimi a mezzogiorno e avremmo avuto l'incognita di trovare qualche passaggio pericoloso da oltrepassare.
Le prime impronte sono state proprio le nostre e chissa' da quanto tempo non passava piu' nessuno .
L'ultima data sul libro di capanna risaliva a ottobre 2017.
Abbiamo dovuto passare un paio di punti con forte pendenza, forse qui se qualcuno soffre di vertigini o ha poca dimestichezza con le ciaspole avrebbe avuto qualche problema.
Nessun pericolo di slavine solo piccoli scarichi di neve tra le tante piante di larici che sicuramete impediscono grossi movimenti di neve.
Per concludere, il rifugio e' proprio essenziale e solo dopo circa mezzora di tentativi siamo riusciti a sciogliere la neve o il ghiaccio che ostruiva la canna fumaria della stufa ma nel frattempo ci siamo tutti affumicati .
La porta ha fessure larghe e sicuramente e' impossibile riuscire a scaldare il locale in pieno inverno .
E' sicuramete usato da cacciatori nel periodo di settembre quando le temperature non sono ancora cosi' rigide.
Grazie a tutti per la simpatica giornata in mezzo a cosi' tanta neve .
A presto Paolo
   


 

 
 
   
 

              Vista da Gimmy    -    (gimmy)

 

altra giornata immersi in un mare di neve. con dei panorami veramente 
molto belli e incontaminati,la neve era bagnata e pesante, e le mie ciaspole zoccolavano in modo pazzesco,risultato sono arrivato al rifugio provato!
molto bello il percorso per lunghi tratti nel bosco, con delle  pendenze
interessanti, intercalate in alcuni punti da delle scariche di neve ,rendevano il ravanamento ancora piu suggestivo.
il punto di arrivo di oggi il rifugetto d' arbea, è in una posizione fantastica.
peccato che sia piccolissimo ed essenziale proprio minimale nel vero senso della parola, poi ci si è messa anche la stufa della serie: spek o salmoni affumicati, 
ma l'avventura è anche questa
fortunatamente fuori era una bella giornata di sole, decisamente non troppo fredda
grazie agli amici per la bella giornata

CIAO ALLA PROSSIMA


 


  

 
 
   
 

              Vista da Francesco   -    (francesco)


..Eh...si,quando a metà settimana ho sentito Giorgio ho capito che aveva bisogno di "ravanage esplorativo"  testuali parole: "sarò lento a camminare ma le idee non mancano"-
Devo ammette che qs volta l'idea mi è piaciuta,poi  facendo l'apripista con Paolo ce la siamo proprio goduta alla grande,qualche titubamento prudenziale  lungo il percorso è lecito ma  poi...." YES WE CAN  "-
.....Il profumo dello spek affumicato ce lo siamo portati tutti a casa-
...Bello ragazzacci,al prox ravanage-

  

 
 
   
 

              Vista da Chiara     -    (Chiara)

Bhè, ammetto: anche se non sono molto da ravanamenti - soprattutto se significa stare per tanto tempo in un bosco, o se significa percorrere piste poco/per niente battute nella neve - stavolta, sarà per il fascino della tanta neve, sarà xchè nei vari canalini attraversati si vedevano comunque le tracce di scaricamenti di neve già avvenuti, sarà perchè alla fine mi sono potuta comunque godere il "mio" sole e la spazietà di paesaggi e panorami, e sarà, soprattutto, x la simpatica compagnia, direi che anche stavolta la giornata è trascorsa in modo piacevolissimo.......
Ah, precisazione: e mica tutti si puzzava di affumicato alla fine! ;-) ;-) ;-)

 

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 8,5 Km totali, 6h:40m totali, 5:00m di cammino
Andata : 4,4 Km, 3:20 lorde, 30m soste
Ritorno : 4,1 Km, 1:50 lorde, 10m soste
Dislivello : 660mt di assoluto , 700mt di relativo
Libro di vetta: SI in capanna
Copertura cellulare: Buona 
Partecipanti :

Giorgio, Paolo, Gimmy, Angelo, Chiara, Francesco

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 301

  

 

 
 



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Kommentare (5)


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igor hat gesagt:
Gesendet am 30. Januar 2018 um 19:29
Bravi ! And we can donald !

zar hat gesagt:
Gesendet am 31. Januar 2018 um 08:56
...ah ah ah ah...siete tornati con i finestrini aperti !!!
Bravissimi...non deve essere stato semplice...
Un abbraccio
Luca

Gesendet am 31. Januar 2018 um 09:18
@Chiara
Ah, precisazione: e mica tutti si puzzava di affumicato alla fine! ;-) ;-) ;-)

NON E' VERO ! al ritorno in auto eravamo tutti così




gonzo hat gesagt:
Gesendet am 31. Januar 2018 um 10:31
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
mitici

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 31. Januar 2018 um 18:52
veramente un peccato non essere dei vostri ma una sudata nella neve così adesso come adesso mi avrebbe stroncato del tutto la salute !

Comunque bella zona in estate che con la neve assume tutto un altro fascino e le belle foto lo stanno a dimostrare !

complimenti a tutti .... ciao Giorgio


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