Sul Monte Ario in compagnia di un Eolo furioso.


Publiziert von Menek , 22. Januar 2018 um 18:12. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:21 Januar 2018
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1275 m
Abstieg: 1275 m
Strecke:A ungia borgna, di km 12,300
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Brescia- Bovegno- Ludizzo. 3 posti auto in centro.
Kartennummer:kompass tre valli bresciane

Sono salito diverse volte sul M. Ario, ma mai partendo da Ludizzo, oggi, giornata ben soleggiata, proviamo a dare un occhiata a questo angolo di Val Trompia.

Lasciamo l’auto nella piccola piazzetta di Ludizzo e dopo aver scambiato due parole con un local saliamo la sterrata posta all’ingresso di questa piccola frazione, si sale in maniera costante con la neve caduta in nottata che guasta un po il cammino e i nostri piani, che continueremo a modificare cammin facendo.

Dopo 10 minuti di cammino intercettiamo il sentiero che si stacca dalla sterrata, è molto stretto e scivoloso e la pendenza non è affatto da prendere sotto gamba, prima di noi è passato qualcuno e ne seguiamo le orme,  il sole sta facendo sciogliere la neve dai rami, tanto che ci preoccupiamo di non prendere una lavata.

Evitata la deviazione per il Dosso dell’Apice, il sentiero prosegue superando una serie di roccoli che assomigliano più a baite, per poi sbucare successivamente alla Malga Garotta. Qua ci incartiamo un attimo, nonostante ci sia una palina indicativa  il sentiero non è visibile, la neve ha cancellato tutto, noi per non sapere ne leggere ne scrivere  puntiamo dritti e ripidamente verso la breve dorsale che ci porta al Monte Visigno. 2h.

Il Monte Visigno era l’obiettivo minimo, poi si pensava di andare verso la trattoria Marilisa, che si trova ad un ora di cammino, ma essendo solo le 11:15 comincia a frullarci in testa una malsana idea. Scesi al Passo Croce, decidiamo di abbandonare l’idea di andare in trattoria per tentare la salita al M. Ario, anche se oggi non sembra la giornata ideale visto che… tira un vento mostruoso!

Nonostante camminiamo nel bosco, il vento si fa sentire, e la neve fresca caduta nella notte proprio non è di aiuto, ma arriviamo al Goletto di Nasso e qua valutiamo il da farsi; vediamo una coppia che prende la direzione del M. Ario , camminando con altre persone si prende coraggio, ma dopo poco i due spariscono, scendendo vendo il Campo di Nasso. Non arretriamo comunque dalla nostra decisione e in assetto da “combattimento” cominciamo ad affrontare la parte più dura della salita.

La pendenza sarà intorno ai 45°/50° e si cammina su una sorta di cornice di neve che spesso tende a sfaldarsi, bisogna fare attenzione, intanto il vento fortissimo fa perdere l’equilibrio e la neve è sparata come proiettili. Teniamo duro, quando si va in “fissa” la testa può superare qualsiasi ostacolo. Ci portiamo nella parte alta e con un ultimo sforzo arriviamo alla croce di vetta immersi in una vera bufera, la missione è compiuta, ma ora bisogna scendere, e velocemente. 3h30.  Calziamo i ramponi e con passo spedito ci portiamo fuori dalla cornice nevosa, oltrepassiamo una breve zona ghiacciata, e con gioia infinita ritorniamo al Goletto. E ora abbiamo fame.

Ritorniamo nei pressi del Passo Croce, lì nei pressi c’è il Roccolo Fetta che offre riparo dal vento e comodità di seduta. Dopo aver consumato un pasto piuttosto frugale prendiamo la direzione per la Malga Confine, camminando ai piedi del M.Visigno, in questo tratto siamo riparati dal vento. Passiamo la malga e prendiamo la sterrata per Ludizzo, dopo aver perso un po di quota la sterrata comincia a risalire con decisione sino alla Malga Garotta, dove ora riprendiamo il sentiero fatto all’andata.

Passiamo la zona dei roccoli, poi una volta arrivati alla deviazione per il M. Croce decidiamo per una sua veloce salita; in 3 minuti siamo alla croce e in altri 5 siamo sull’impercettibile Dosso dell’Apice. Ora si scende senza altre deviazioni, e quando arriviamo a Ludizzo la neve è sparita e i gradi sono 8. Il vento l’abbiamo lasciato alle nostre spalle.

Nota 1): Bella salita al M. Ario partendo dalla zona di Bovegno, in altre condizioni meteo si potrebbe allungare a piacere l’escursione, ma oggi era davvero proibitivo azzardare oltre. L’escursione di per sè classificata E alla fine si è trasformata in EE.

Nota 2): Cazzeggi vari…

Lercio politica: “Vogliono costringermi a candidarmi”. Berlusconi denuncia Forza Italia per circonvenzione di incapace.

Hacker Lercio: Attacco hacker al Barcellona: partita mail con un’ offerta di 50 milioni all’Inter per Nagatomo.

Totocalcio: Inter-Roma 1:1. E chissenefrega!

 


A la prochaine!          Menek,Rosa


Tourengänger: Menek, rossa


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Kommentare (8)


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Amadeus hat gesagt:
Gesendet am 22. Januar 2018 um 18:24
PRIMO!

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Januar 2018 um 16:42
Primo Greganti? Primo Carnera? Primo Levi? Primo...

zar hat gesagt:
Gesendet am 22. Januar 2018 um 18:43
eh già!!!!
Ciao caro
Luca

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. Januar 2018 um 16:43
Hai visto? Non sei stato l'unico a sopportare la furia di Eolo. Ciao Luca. Stammi bene.
Menek

Arbutus hat gesagt: Famosi panini del Roccolo Fetta
Gesendet am 23. Januar 2018 um 21:35
Che ario tirava sul Monte Ario? Meno male che c'era vento, sennò che Monte Ario sarebbe???

Menek hat gesagt: RE:Famosi panini del Roccolo Fetta
Gesendet am 25. Januar 2018 um 14:13
:))) Ciao Daniele, riprenditi presto...esci dal periodo lisergico! :)
Menek

Arbutus hat gesagt: Lisergico
Gesendet am 25. Januar 2018 um 14:34
Pensa che l'acido lisergico è derivato dalla segale cornuta.

Menek hat gesagt: RE:Lisergico
Gesendet am 25. Januar 2018 um 14:46
ma quante nei sai? bella Daniele


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