Cima del Fopél (2'928 m.s.m.)

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Oggi facciamo sul serio, abbiamo l’intera giornata a disposizione e la meteo, guardando dalla finestra, si annuncia stupenda.
Tentiamo dunque la salita alla Cima del Fopél, montagna situata all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, che culmina a 2’928m e si affaccia sul Lago di Livigno.
Sarebbe bello poter effettuare la traversata proposta dai volantini turistici ma non essendoci un servizio di autopostale e non fidandoci del metodo “autostop”, ci vediamo costretti a percorrere lo stesso itinerario sia all’andata che al ritorno.
L'unico dubbio è su quale delle due varianti scegliere?
Le informazioni ricevute in hotel sulla difficoltà dell’escursione suggerirebbero di tentare la salita dal sentiero che parte a quota 1'812m sulle rive del Lago di Livigno, itinerario più semplice e meno esposto, seguendo questa variante però rischieremmo di restare a lungo in ombra e in caso di mancato raggiungimento della meta, una limitata vista panoramica sulla Valle di Livigno.
Al contrario, il sentiero che parte da quota 1'807m aldilà del Ponte Viera sempre sulla strada che costeggia il lago, ci viene detto essere parecchio esposto, ma nel caso fossimo costretti a tornare indietro almeno da qui avremmo garantiti sia il soleggiamento che un’ottima vista panoramica. Decidiamo di rischiare e tentare la salita da quest’ultimo.
In una decina di minuti raggiungiamo il parcheggio in riva al lago e imbocchiamo il sentiero segnalato in bianco-rosso.
Visto il periodo autunnale, i primi 30-40 minuti di cammino ce li facciamo comunque all’ombra, il sentiero si alza con ripetuti zig-zag all’interno di un bel bosco di pini mughi. Man mano che saliamo il panorama comincia a farsi interessante e lo sarà sempre più con il passare delle ore.
A quota 2'452 siamo ormai fuori dal bosco e imbocchiamo un lungo traverso, il pendio da tagliare è molto ripido, la traccia poco larga e il terreno composto di ghiaia è parecchio franoso. Procediamo con molta attenzione, una scivolata in questa zona sarebbe molto rischiosa. Superiamo alcuni passaggi esposti e finalmente a quota 2’691m il traverso finisce e ci ritroviamo su una larga sella dove possiamo rilassarci.
Alla Cima del Fopél manca ancora un buon chilometro ma il peggio sembra esser passato, proseguiamo in falso piano fino ai 2’800m di quota e poi riprendiamo a salire in modo più deciso. La traccia è sempre evidente ma il terreno continua ad essere franoso. Arriviamo infine ad un ripidissimo canalino che consente di raggiungere la cresta, in questo caso la salita è agevolata dalla presenza di una catena, senza sarebbe impossibile arrivare in vetta. Sbucati in cresta, la seguiamo per alcune decine di metri e dopo 3 ore e 20 minuti siamo finalmente a destinazione.
Il panorama è grandioso, spettacolare, da togliere il fiato. La giornata è stupenda e la vista può spaziare liberamente in tutte le direzioni.
Ci rallegriamo per la decisione presa e la bellissima cima raggiunta! In solitudine ci godiamo il panorama e dopo oltre un’ora di sosta prendiamo la via del ritorno. La discesa del canalino seppur con l’aiuto della catena è un po’ al cardiopalma, almeno per me, il vuoto si sente eccome e la forza di gravità che "tira" verso il basso non è molto d’aiuto! Arrivo comunque in fondo e seguendo a ritroso l’itinerario di salita torniamo al punto di partenza.
A conti fatti possiamo dire che la difficoltà dell’escursione è in generale T3, salvo alcuni passaggi esposti resi ancor più insidiosi dal terreno instabile e il tratto con la catena super ripido che classificherei T3+.
La nostra giornata perfetta si conclude con ammollo in jacuzzi, sauna, massaggino e cena tipica valtellinese :-)

Questo è stato il nostro percorso seguito sia all'andata che al ritorno:
Ponte Viera (1807 m) – quota 2452 m - quota 2691 m – quota 2743 m – Cima del Fopél (2928 m)

Tempo impiegato:
Salita 3h 20 minuti
Discesa 2h 20 minuti
(soste comprese)