Cima delle Miniere, Zuc di Valbona, Zucco di Cam
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Dal classico parcheggio dei carabinieri di Introbio mi avvio verso la Val Biandino. Giunto alla fontana San Carlo mi inoltro lungo il Sentiero 52 per l'Alpe Agoredo, non avendolo mai solcato. Non bisogna però seguire il primo cartello che si trova proprio sotto la fontana (traccia invasa dai rovi) ma fare ancora qualche passo sulla stradina della Val Biandino per trovare alla propria sinistra il bivio vero e proprio.
Si sale con regolarità fino sotto alla Bocchetta di Agoredo, via di accesso alla vicina Cima d'Agrella visitata qualche tempo fa. Da qui un bel traverso porta alla Cascina Abi da dove si inizia a scendere per giungere al Rifugio Tavecchia.
Riprendo a salire verso il Rifugio Grassi, transitando dalla Casa Pio X e giungendo al Passo del Camisolo dove faccio una breve deviazione alla vicina Cima delle Miniere, rientrando al Rifugio Grassi passando dalla Bocchetta Vaghi di Sasso. Buona pausa al rifugio (chiuso) prima di incamminarmi sullo Zuc di Valbona lungo il suo "libero" pendio e poi discesa diretta alla Bocchetta di Valbona su pratoni un pochino ripidi che richiedono un minimo di attenzione.
Da qui altra risalita al panettone gemello dello Zuc di Cam e poi provo a scendere direttamente lungo la dorsale, prima in direzione sud e poi sud-ovest, su terreno libero senza traccia ma so che qualcuno ci è già transitato, quindi dovrebbe essere fattibile. All'inizio si cammina su pratoni tranquilli e scorrevoli, poi si passa da una zona in cui alcuni brevi saltini rocciosi obbligano a qualche breve deviazione dalla linea principale della dorsale, per rimanere sempre su pratoni. Inizia ad apparire una traccia di sentiero, giunto ad un ometto una secca svolta a sinistra permette di evitare un altro sperone roccioso.
Ora la traccia rimane più evidente e la si segue fin sopra ad una ampia sella erbosa visibile anche dall'alto ma proprio quando si è giunti in zona la traccia svanisce (oppure l'ho persa io) ma a questo punto la direzione è più evidente e senza difficoltà si giunge alla Baita Rasga, dove si incrocia nuovamente un sentiero (che percorso in salita dovrebbe portare alla Baita Foppabona e relativa Bocchetta).
Il sentiero si inoltra nel bosco di faggi e percorso un tratto quasi pianeggiante si arriva alla Bocchetta di Pianca. Da questo, volgendo a destra si scende nuovamente ad Introbio.
Si sale con regolarità fino sotto alla Bocchetta di Agoredo, via di accesso alla vicina Cima d'Agrella visitata qualche tempo fa. Da qui un bel traverso porta alla Cascina Abi da dove si inizia a scendere per giungere al Rifugio Tavecchia.
Riprendo a salire verso il Rifugio Grassi, transitando dalla Casa Pio X e giungendo al Passo del Camisolo dove faccio una breve deviazione alla vicina Cima delle Miniere, rientrando al Rifugio Grassi passando dalla Bocchetta Vaghi di Sasso. Buona pausa al rifugio (chiuso) prima di incamminarmi sullo Zuc di Valbona lungo il suo "libero" pendio e poi discesa diretta alla Bocchetta di Valbona su pratoni un pochino ripidi che richiedono un minimo di attenzione.
Da qui altra risalita al panettone gemello dello Zuc di Cam e poi provo a scendere direttamente lungo la dorsale, prima in direzione sud e poi sud-ovest, su terreno libero senza traccia ma so che qualcuno ci è già transitato, quindi dovrebbe essere fattibile. All'inizio si cammina su pratoni tranquilli e scorrevoli, poi si passa da una zona in cui alcuni brevi saltini rocciosi obbligano a qualche breve deviazione dalla linea principale della dorsale, per rimanere sempre su pratoni. Inizia ad apparire una traccia di sentiero, giunto ad un ometto una secca svolta a sinistra permette di evitare un altro sperone roccioso.
Ora la traccia rimane più evidente e la si segue fin sopra ad una ampia sella erbosa visibile anche dall'alto ma proprio quando si è giunti in zona la traccia svanisce (oppure l'ho persa io) ma a questo punto la direzione è più evidente e senza difficoltà si giunge alla Baita Rasga, dove si incrocia nuovamente un sentiero (che percorso in salita dovrebbe portare alla Baita Foppabona e relativa Bocchetta).
Il sentiero si inoltra nel bosco di faggi e percorso un tratto quasi pianeggiante si arriva alla Bocchetta di Pianca. Da questo, volgendo a destra si scende nuovamente ad Introbio.
Tourengänger:
Andrea!
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