Punta Founset 2800 m - Punta Cialancia 2855 m e Punta Cornour 2869 m


Publiziert von cristina , 12. September 2017 um 15:03. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 2 September 2017
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 1 Tage
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano-Torino-Pinerolo e Val Germanasca.

Sono passati quattro anni dal nostro primo e unico passaggio in Val Germanasca. Poiché il tempo dovrebbe essere buono eccoci qui.

Lasciata l’auto agli impianti di risalita di Ghigo di Prali partiamo in direzione dei 13 laghi. Districarsi tra sterrate, downhill, tracce e sentieri non è facile ma in qualche modo riusciamo a trovare il GTA e quindi anche il bivio per i 13 Laghi e la cima Cornour.

Il sentiero ha più un aspetto di sterrata tanto è largo, sale con qualche ripido strappo fino ad arrivare alla bellissima conca dei laghi. Qui sembra già di essere in autunno.

Proseguiamo per prati in direzione della Porta Cialancia. Il sentiero diventa mulattiera che lasciamo al primo tornante per salire alla Punta Founset.

Raggiungiamo la dorsale che risaliamo facilmente tra erba e belle placche. Scendiamo poi in direzione della Porta Cialancia. Raggiunto il colle continuiamo lungo la mulattiera che prosegue sul Vallone del Faetto in direzione del P.so del Roux. Superiamo due coppie e arriviamo a delle corde, ci rendiamo conto di essere andati oltre la cima, cosa che hanno fatto anche le altre due coppie. Torniamo tutti indietro fino a individuare un piccolo ometto. Risaliamo la debole traccia fino a raggiungere la cresta e quindi l’ometto di vetta.

Rimaniamo in cresta pensando di scendere direttamente sulla mulattiera ma ci troviamo su un salto non troppo simpatico. Torniamo sui nostri passi fino a ritrovarci sopra le corde, da qui facilmente scendiamo sulla mulattiera che seguiamo fino al P.so del Roux dove si trovano i resti di una casermetta.

Continuiamo sulla mulattiera, ora un po’ rovinata, fino all’indicazione per la Punta Cornour. La salita con nostra sorpresa è bollata Cai. Proseguiamo in diagonale in mezzo alla pietraia fino a raggiungere la base del Cornour. La salita si fa ripida, su massi dove è necessario usare le mani e quando pensiamo di esserci quasi, dalla nebbia spunta l’ultimo ripido tratto di salita.

Giunti in cima, a cavallo tra la Val Germanasca e la Val Pellice ci troviamo anche sullo spartiacque o meglio spartinebbie tra le due valli. In Val Pellice oltre la nebbia ci sono svariati gradi in più rispetto alla Val Germanasca, dove è sì più limpido ma tira un’aria gelida…beh è quello che fa sì che le nebbie se ne stiano in Val Pellice! Le nebbie sono il motivo per cui decidiamo di tornare sui nostri passi e di non tentare la discesa sul versante opposto dove, una traccia dovrebbe portarci in direzione del Col Giulian. Non vedendo però né tracce di passaggio né ometti ed essendoci dei salti di roccia preferiamo evitare.

Scendiamo quindi la parte più ripida fino a tagliare verso i laghi Due Gemelli. Poco dopo incrociamo una dei tanti sentieri contrassegnati da lettere. Lo seguiamo fino a tornare al Lago della Draio.

Dobbiamo ora decidere come rientrare. La via più veloce sarebbe tornare da dove siamo saliti, cosa che scartiamo. Le altre due possibilità sarebbero andare verso gli impianti di risalita ma da lì ci aspetterebbero, pensiamo, solo delle sterrate, con il dubbio di incappare anche nelle downhill. Decidiamo quindi di andare al Col Giulian. Ciò comporterà un paio di risalite, una prevista l’altra no, però la bellezza del sentiero non ci fa pentire della scelta.

Raggiunto il colle siamo nuovamente investiti dal vento gelido per cui scendiamo immediatamente. Il sentiero fino a quando non entra nel bosco è ripido e parecchio rovinato dall’acqua e dal passaggio delle bestie.

Arriviamo quindi ai primi alpeggi dove scambiamo un po’ di chiacchiere con i locals che vogliono sapere che giro abbiamo fatto e soprattutto cosa fanno due milanesi in Val Germanasca…ma non lo sanno che i milanesi sono come il prezzemolo…ovunque!

Ora tutta sterrata fino a Giordano dove comincia l’asfalto. Un breve tratto e siamo al posteggio.


Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (3)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 12. September 2017 um 19:40
bell'ambiente...

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 14. September 2017 um 13:28
belle e suggestive foto e bella zona a me però totalmente sconosciuta !

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 14. September 2017 um 13:32
Noi eravamo passati nel 2013 facendo un lungo trekking e avevamo fatto 3 notti al rifugio Lago Verde per salire anche al Bucie. All'epoca il rifugio era gestito da una coppia bravissima ora mi sembra un po' loffia la nuova gestione :-(((


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