Lostallo - Alpe de Poz

 La Val d'Arbolaè unalungavallelaterale della Mesolcina, poco frequentatae sconosciutaai più, collegataalla Val Cama  dallaBocchettade Cressim(ca. 2260m).

Dopo la parentesi in terra sarda, eccomi qui di nuovo in Svizzera, con una meta nuova, dove ho usato anche la bici per salire.
Pianificata l’escursione che avevo già in programma dallo scorso anno dopo le informazioni ricevute da Angelo, ho imboccato l’uscita di Lostallo(autostrada per il passo di San Bernardino), per recarmi di buon’ora e dopo pochi minuti nei pressi della centrale elettrica costruita proprio alla base delle pareti boscose situate sulla destra della val Mesolcina.
Iniziata subito in bicicletta la ripida salita della stradina asfaltata, ho continuato lungamente la progressione, alternando tratti  di pedalata ad altri dove scendevo per spingere la bici e tirare il fiato.
Solo dopo 2,5 ore (1000 m di salita e 200 di discesa) sono finalmente arrivato all’inizio della Vald’Arboladove, dopo aver legato la bicicletta ad una staccionata, ho iniziato la risalita della valle.
Il primo tratto della valle si risale con pendenza moderata attraversando un bel bosco dei conifere alternato a belle radure, fino ad arrivare ad uno zoccolo roccioso più ripido, che si supera stando di fianco ad una bella cascata.
Dopo circa 1,5 ore di cammino si arriva finalmente all’Alpde Poz, situata al centro di una magnifica radura circondata su tre lati da pareti rocciose.
Mi sarebbe veramente piaciuto proseguire, almeno fino ad arrivare all’Alpd’Egion, ma la fatica della salita effettuata ed il dislivello ancora da compiere (altri 400 m), mi hanno consigliato di fermarmi lì, dove ho consumato il mio pranzo in un’oasi di pace collocata in uno scenario fantastico e circondato solo da animali al pascolo.
Sono rimasto all’Alpde Pozper più di un’ora, ed ho intrapreso la strada del ritorno con vero dispiacere (altra ottima opzione sarebbe stata quella di dormire lì per traversare il giorno dopo verso la ValCama, che ho già visitato alcune volte, anche se questa traversata è meglio farla al contrario) rifacendo lo stesso percorso della salita.
E’ stata una bella prova, anche perché l’allenamento lo devo un po’ ricostruire dopo le vacanze, nonostante le uscite (brevi) effettuate; alla fine il dislivello complessivo è stato pari a 1600 m.
Come in tanti altri casi, anche qui ho trovato dei lavori in corso sulla stradina sterrata, sempre effettuati per consolidare e migliorare le condizioni di percorrenza; mi sono fermato a parlare con gli operai che mi hanno fornito utili indicazioni (uno di loro era un cacciatore, con cui ho condiviso alcune considerazioni).
E’ sicuramente una zona meritevole di ritorno, poco frequentata, ma ricca di scenari unici comprendenti i silenziosi boschi egliinnumerevoliblocchidi pietra, soprattutto nella parte alta che ancora mi manca (verso la val di Camama anche verso la Valde Montogn). Tempo un po’ nuvoloso all’inizio (ho quasi temuto la pioggia) ma bello dalla tarda mattinata.