Trekking nel Parco Naturale Regionale del Queyras


Publiziert von cristina , 1. September 2017 um 09:28. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Frankreich » Hautes-Alpes
Tour Datum: 5 August 2017
Wegpunkte:
Geo-Tags: F   I 
Zeitbedarf: 7 Tage
Strecke:10.150 D+ - 140 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Raggiungere la Val Varaita (CN). Posteggio dopo il paesino di Chianale.
Unterkunftmöglichkeiten:GTA 7 Degrès Est a l'Echalp GTA De Villard di Marco - Abriés Refuge des Fonts - Cervieres GTA La Fruitière - Villargaudin GTA Les Baladins - Ceillac GTA Les Gabelous - Saint Veran

1° Chianale – L’Echalp Ristolas

Si parte…

I 16° che ci accolgono a Chianale, li dimentichiamo appena cominciamo a salire. Giornata tersa e caldissima. Non vediamo la deviazione per la casermetta/ricovero Carlo Emanuele III per cui, nel momento in cui ce ne accorgiamo invece di tornare sui nostri passi, affrontiamo un antipatico traverso su ripidi prati per andare a prendere il sentiero corretto. Raggiuntolo lo seguiamo fino al Colle dell’Agnello. Il piccolo rifugio degli Alpini poco sotto è ancora chiuso per cui sfuma sia un altro caffè sia una bevanda fresca. Arrivati al colle, entriamo in Francia. Seguendo quello che all’inizio è un comodo ed evidente sentiero cominciamo a salire verso il gettonatissimo Pan di Zucchero. Nel momento in cui il sentiero cambia pendenza ci troviamo ad un bivio. Scegliamo di stare sulla traccia più a dx, meno evidente ma comunque indicata con ometti. Gli ultimi ripidi metri sono placche lisce che, se bagnate, non penso siano tanto facilmente superabili. Giunti in cima facciamo una bella sosta e quindi scendiamo con l’altro sentiero segnato da bolli rossi. Poco sotto la cima individuiamo una labile traccia su pietraia che raggiunge quella più evidente per la salita alla Becca Rossa. Raggiunto il colletto abbandoniamo gli zaini e saliamo in cima. Siamo tra il Pic d’Asti e il Pan di Zucchero. La discesa è ancora lunga per cui torniamo agli zaini, scendiamo al lago Foreant dove facciamo sosta pranzo cercando anche di recuperare, da un torrente, un poco di acqua. Non ci resta ora che la lunga, fortunatamente comoda, discesa al GTA di L’Echalp.

2° Giorno: L’Echalp Ristolas - Abriès

Le previsioni non sono un granchè, anche se al GTA ci dicono che sembrano migliori del giorno precedente…dovrebbe piovere a metà mattina e poi migliorare nel pomeriggio. Partiamo con un cielo azzurro pallido, passiamo La Monta e cominciamo a salire. Verso Abriès il cielo è nero violaceo e poco prima di uscire dal bosco cominciamo a sentire i primi tuoni, sono le 8.30 circa, altro che metà mattina! Essendo il percorso in cresta decidiamo di aspettare un attimo al riparo per vedere come evolve la situazione. Nel giro di poco si alza un forte vento e comincia a piovere, ma poca roba, niente tuoni e fulmini. Aspettiamo ancora un poco ma non sembra voglia smettere a breve per cui ben mantellati ripartiamo. Tempo una decina di minuti smette, fiduciosi ci spogliamo, ma non veniamo ripagati, infatti poco dopo riprende. Ormai siamo in cresta per cui non ci resta che proseguire. Cresta semplice, camminabile ma se la pioggia diventasse un temporale coi fiocchi non saremmo in una bella situazione. Niente temporale, solo acqua, aria e freddo, tanto che mi si gelano le mani per cui poche foto! Poco prima di arrivare al Col Gilly smette definitivamente, vediamo il miglioramento in atto, vari sprazzi di azzurro cominciano ad apparire quindi ne approfittiamo per salire alla Tete de Gilly. Tornati poi al colle ci congiungiamo con un gruppo di ragazze con cui ceneremo e con il nostro compagno di colazione. Scendiamo tutti verso Abries anche se con sentieri diversi. Raggiunto il GTA ci accorgiamo che è stato ristrutturato. Ci viene assegnata una bella cameretta e preso possesso dei letti, messe ad asciugare mantelle, calze e scarponi, andiamo alla ricerca del cibo. La giornata ora è splendida. Vediamo due ragazzi del GTA che stanno mangiando la pizza, chiediamo info su dove trovarla e grazie a Google Maps riusciamo ad intenderci. Per ammazzare il resto del pomeriggio ci faremo una bella camminata lungo il torrente in direzione di Ristolas.

3° Giorno: Abriès – Les Fonts Cervieres

La giornata come da previsioni è bella e fresca. Lasciato il GTA imbocchiamo la Via Crucis che superata la chiesetta diventa un comodo sentiero a mezza costa che con poca pendenza cntra in un bellissimo vallone. Giunti al termine del vallone, si comincia a salire, sempre tranquillamente con lunghi tornanti fino a raggiungere il lago del Laus. Dobbiamo ora raggiungere ilCol di Malrif. Invece di proseguire sul sentiero ufficiale, rimaniamo in cresta, raggiungiamo il Pic du Malrif e proseguiamo quindi in direzione del Pic du Grand Glaiza o Merciantaira. Il sentiero ufficiale prosegue sulla destra per il Col des Thures, noi invece rimaniamo sulla dorsale. Lasciati gli zaini ci manteniamo sull’evidente traccia che porta in cima. Negli ultimi metri bisogna usare un poco le mani ma tutto molto semplice. Tornati al Col du Malrif iniziamo la lunghissima discesa verso Les Fonts. Dopo un primo ripido tratto, la pendenza si annulla fino a riprendere poco sopra Les Fonts. Giunti nell’affollatissimo posto tappa abbiamo una bella sorpresa, il gestore parla italiano. Ci assegna un camerone da dodici posti scusandosi perché ha dovuto aggiungere due persone. Beh siamo in 5 in uno stanzone da 12 non pensiamo ci sia nulla di cui scusarsi! Il problema maggiore sono le uniche due docce. Quindi per prima cosa ci dedichiamo a lavaggi vari e poi alla pancia. Abbiamo ancora qualche ora prima di cena. Il nostro socio come sempre dice che andrà a leggere, dove non si sa. Noi sappiamo benissimo che dopo aver letto due righe andrà ad arrampicarsi su qualche sentiero…noi in ciabatte, scendiamo lungo la strada. Ci accorgiamo poi, che sul lato opposto del torrente c’è un bel sentierone e, facendo attenzione a non fare capitomboli, poiché siamo in ciabatte, scendiamo a prenderlo. Torniamo quindi al GTA e…del nostro socio nemmeno l’ombra!!!

4° Giorno: Les Fonts Cervieres – Villargaudin Arvieux

Oggi dovrebbe essere la giornata meteorologicamente peggiore. Infatti siamo tutti fuori molto presto ma, fatta colazione, comincia subito a piovigginare. Partiamo tutti coperti, pronti a prendere acqua invece, smette subito e almeno dove andremo noi non riprenderà se non poco prima di aver raggiunto Arvieux. Non sapendo ciò però, saliamo piuttosto speditamente al Col de Peas. Dove ci accoglie un vento gelido e fortissimo che non ci dà nemmeno modo di fare una breve sosta, non c’è nulla dove ripararsi. Proseguiamo quindi nella discesa. Il tempo sembra migliorare ma è solo per finta. Ne approfittiamo però, una volta al riparo dall’aria, per fare una bella sosta sui prati e al sole. Mentre ci crogioliamo però vediamo che il tempo sta di nuovo peggiorando. Riprendiamo la discesa e arriviamo a Souliers. Sembra che debba piovere da un momento all’altro, invece nulla. Prendiamo la sterrata che tranquillamente sale al Lac de Roue. Scendiamo ora a Les Maisons e quindi ad Arvieux. Poco prima di arrivarci comincia a piovigginare. Pensiamo di fermarci per il pranzo, poiché comunque ci siamo ma, cercare un posto al coperto, con gli zainoni, mantelle, ombrelli non è così semplice per cui decidiamo di proseguire per il nostro GTA, tanto manca ancora un’oretta circa. Rientrati nel bosco smette di piovere, poi riprende, poi rismette in ogni caso riusciamo ad arrivare a Villargaudin asciutti. Christophe, simpatico gestore del GTA La Fruitiere, ci fa accomodare nelle camere, oggi ci trattiamo bene. Camere con lenzuola e solo il bagno in comune. Gli chiediamo se può farci dei panini perché qui a parte il GTA non c’è nient’altro. Sul primo momento non sembra molto propenso poi ci chiede una mezz’oretta di tempo e…al posto dei panini ci troviamo un pasto completo! Stiamo per uscire e scoppia il primo temporale di giornata. Nel giro di un’oretta smette per cui Marco ed io avvisiamo il nostro amico che andremo a fare due passi. Usciamo in ciabatte e muniti di ombrello, tanto si vede che a breve ricomincerà a piovere. Dall’alto del paese notiamo che anche il nostro socio ha messo il naso fuori, la tentazione di vedere dove andrà a cacciarsi è forte ma lasciamo stare. Proseguiamo lungo la strada alle spalle del paese fino a quando i tuoni si fanno più ravvicinati. Rientriamo poco prima che ricominci e il nostro socio dov’è….lui a differenza di noi è uscito scarponato e mantellato. Eh sì, dirà pure che è stanco ma non sta mai fermo!!!! Rientra dopo un’oretta circa, ovviamente bagnato fradicio, con il coraggio di negarlo pure….che sia così magro da passare tra una goccia e l’altra????? I temporali proseguiranno tutta notte, facendo saltare anche la corrente.

5° Giorno: Villargaudin Arvieux - Ceillac

Ci svegliamo avvolti dalle nebbie. Fatta colazione e salutato Christophe scendiamo sulla statale. Decidiamo, piuttosto che seguire la statale come si era pensato all’inizio, di risalire, per altro sentiero, verso il Lac de Roue. Ciò comporterà un allungo sia di tempo sia di dislivello ma si rivelerà la scelta migliore poiché la strada non è poi così poco trafficata come sembrava. Scesi a Château Queyras, lo troviamo ancora chiuso per cui proseguiamo facendo solo una breve sosta. La risalita parte con una bella pendenza che fortunatamente dura poco. Proseguiamo quindi con un comodo sentiero per buona parte nel bosco e con un ultimo panoramico traverso raggiungiamo il Col Fromage dove facciamo una bella sosta. Non ci resta ora che la discesa a Ceillac ma, prima di farlo saliamo al Brunet, gettonata cima sopra il colle. Percorriamo i lunghi tornanti fino in cima dove si trovano i resti di un ricovero, penso militare. Proseguiamo in cresta ignorando la prima discesa. Continuiamo lungo la dorsale fino ad incrociare un traverso che ci riporterà, sul sentiero per Ceillac. Veloce deviazione al punto panoramico e quindi giù. Grazie al GPS troviamo facilmente il GTA, un comodo alberghetto, oggi ci trattiamo ancora meglio. Dopo aver preso possesso delle camere usciamo per andare a mangiare qualcosa. Vista l’ora ormai un poco tarda decidiamo per un gelato…mai mangiato un gelato così abbondante e buono, varrebbe la pena di tornare lì solo per quello! Veloce giro del paese, tanto lo rifaremo dopo cena, e quindi rientro in albergo per la cena.

6° Giorno: Ceillac – Saint Véran

Le previsioni di Meteo France appese nel GTA ci mostrano un sole splendente con assenza totale di precipitazioni, peccato che stia piovendo!!!

Facciamo colazione con calma e appena smette ci mettiamo in cammino. Sono le 8.30 ormai, tardissimo per i nostri standard! Saliamo, percorrendo dapprima una sterrata poi un comodo sentiero che con lunghi tornanti arriva al Col des Estronques. Sulla cresta di confine il cielo vira dal nero al viola, Ceillac è coperta dalle nebbie e noi siamo sotto un cielo grigio…alla faccia del sole pieno! Poco prima del colle si alza un forte vento, mentre io mi fermo per coprirmi la coppia inossidabile prosegue…li ritrovo oltre il colle al riparo di un misero muretto. Visto l’aria dobbiamo prendere in fretta la decisione se proseguire per cresta oppure scendere direttamente a Saint Véran. La giornata non è quella in cui speravamo ma non sembra in peggioramento per si va avanti per cresta…saliamo quindi alla Tete de Jacquette coperti come se fosse pieno inverno…mano a mano che proseguiamo il vento diminuisce, comincia ad apparire un timido sole e soprattutto il nero sul confine sparisce! Raggiungiamo la Pointe des Marcelettes e quindi sempre su facile cresta la Sommet Jacquette. Il tratto di sentiero che ci porta alla dorsale di discesa, che non c’era né sulla carta né sul GPS, esiste, una breve traccia su ghiaia. La prima parte di discesa è da fare con molta prudenza, molto ripida e su terreno instabile. La pendenza diminuisce pian piano diventando un bel sentiero. Proseguendo lungo la cresta raggiungiamo il Pic Cascavelier che, salendolo dalla cresta, non ci si accorge nemmeno di essere su una cima, dal paese invece acquista tutto un altro valore. Tornati un poco indietro, prendiamo il sentiero che passa sotto il Pic Cascavelier (forse si poteva anche scendere direttamente dalla cima) e raggiunge la località Croix Curlet. Sosta e quindi discesa, nonché risalita a Saint Véran mentre la giornata diventa quella prevista! Il nostro ultimo GTA è a metà tra un negozio di antiquariato/rigattiere. Le camere, la sala da pranzo, i corridoi e anche i giardini sono pieni di oggetti di ogni tipo e annata, dall’artigianato, all’antichità al vecchio vero e proprio, come se i padroni avessero tenuto tutto da generazioni…interessante però! Dopo aver mangiato facciamo un lungo giro attorno al paese fino ad arrivare all’ora di cena, ultima cena francese!

7° Giorno: Saint Véran - Chianale

Anche per oggi sono previsti temporali però al momento la giornata sembra bella. Partiamo con un bel freschetto e seguendo prima una sterrata poi un bel sentiero, raggiungiamo la Chapelle de Clausis e quindi il Refuge de la Blanche. Il cielo francese si sta lentamente coprendo mentre oltre confine sembra sia ancora sereno. Proseguiamo, con ultimo tratto di ripida salita, per il Col de la Noire. Raggiuntolo e lasciati gli zaini saliamo prima velocemente alla Petit Tete de la Noire poi , tornati al colle, con un percorso un poco più lungo e ripido al Pic de la Farneireta. Tornati nuovamente al colle, scendiamo al Lac de la Noire dove speravamo di fare una breve sosta ma, c’è parecchia aria e quindi proseguiamo alla ricerca di un posto riparato. Continuiamo a scendere ma la situazione non cambia, per cui poco prima di risalire al Col Longet ci fermiamo per mangiare qualcosa. Ormai manca poco al colle e poi sarà tutta discesa anche se non breve. Mentre sul Monviso sembra stia piovendo, sopra di noi rimane un bel sole. Scendiamo quindi con tranquillità terminando il nostro annuale trekking.

Considerazioni: i percorsi, le cime e i paesi visitati sono stati tutti molto belli ed interessanti. A qualcosa purtroppo, a causa del tempo, abbiamo dovuto rinunciare, fortunatamente solo in due giornate non siamo riusciti a fare quello che avevamo pensato. Non abbiamo avuto il tempo spettacolare dello scorso anno ma siamo riusciti a portare a termine il trekking prendendo solo poche gocce d’acqua e prendendocela anche comoda. Siamo partiti un po’ prevenuti verso i francesi poiché le poche e brevi esperienze fatte in precedenza non ci avevano esaltato. Dobbiamo ricrederci questa volta. Abbiamo incontrato tante persone piacevoli, disposte a venirci incontro con la lingua. Siamo riusciti a passare più di una sera in piacevoli conversazioni, specialmente con la famiglia incontrata a la Fruitiere du Queyras, il GTA di Villargaudin. Anche la cucina, non è stata da meno. Specialmente la tartiflette di Christophe sempre a la Fruitiere, ribattezzata per l’occasione, Queyrasflette, l’immancabile baguette e l’eccezionale gelato di Ceillac.

La traccia del terzo giorno, Les Fonts-Villargaudin è stata ricostruita, visto le previsioni di temporali, abbiamo preferito tenerlo spento.

Pienamente soddisfatti di questo trekking che, inoltre, sembra possa continuare…

 


Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (10)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 1. September 2017 um 10:42
Stavo giusto aspettando la vostra relazione, chissà dove sono andati... ecco qua. Bello.
Ciaooo

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. September 2017 um 11:35
e non è finita....

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 1. September 2017 um 11:21
Bel racconto e belle foto...
Ciao!
Daniele

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. September 2017 um 11:36
Grazie, bei posti sicuramente e anche con i francesi non è andata male questa volta :-))))

Angelo & Ele hat gesagt: COMPLIMENTI VERI...
Gesendet am 1. September 2017 um 11:54
...e gran TREK + sono contento che con i cugini francesi vi siate trovati bene...

Cari saluti a Voi...

cristina hat gesagt: RE:COMPLIMENTI VERI...
Gesendet am 1. September 2017 um 11:56
Bello veramente e c'è ancora molto da vedere...ora che pace è stata fatta poi....

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 1. September 2017 um 23:33
Bellissime montagne... scelta insolita e decisamente azzeccata.
Ciao

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2017 um 09:24
Avevamo sfiorato il Queyras in trekking precedenti, questa volta ci siamo entrati...merita!

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 2. September 2017 um 13:08
Gran bel giro ragazzi ... lo metto in cima al mio già ben fitto programma da futuro pensionato !

ciao Giorgio

cristina hat gesagt: RE:
Gesendet am 4. September 2017 um 09:23
Bello veramente, tutto molto bello anche il rapporto con i francesi :-)))


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