Pointe de Boveire (3212 m)
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Sono già stato in questa vallata, per fare il Mont Rogneux. Ora, voglio provare una cima un po’ più complicata ma, come mi ha detto un signore incontrato proprio un paio di giorni fa, fattibile senza problemi, in quanto classica scialpinistica!
Parto da Cabane Brunet, raggiungibile con una strada stretta e che a poco a poco si trasforma in sterrata. La mia macchina non ci è abituata, ma è troppo goloso poter partire da 2100 e quindi mi prendo il rischio! Da qui passerò, tra qualche settimana, in tutt’altro assetto, per il “mio” SwissPeaks trail!
La salita stavolta è quasi tutta su sentiero, quello che va al Col de Lâne. Giunto al laghetto a quota 2802 lo abbandono per puntare direttamente alla cima. Il Petit Combin è alla mia sinistra, imponente con il suo caratteristico ghiacciaio che lo riveste come un mantello. Il versante E della Pointe de Boveire è ripido, ma mai pericoloso, un misto di pascolo e pietraia. Un palo di una decina di metri, credo una stazione metereologica, rende la vetta sempre ben visibile. Sono veloce, mi sto divertendo! Arrivo in cresta poco più a S della vetta. Da qui si può vedere il Glacier de Boveire, di solito nascosto alla vista. Il gruppo del Grand Combin è un po’ nascosto e, anche lui, visibile da un’angolatura un po’ differente da quella solita da cui sono abituato ad ammirarlo.
In effetti, conosco poco la Val d’Entremont, che sta sotto a me, così come la val Ferret, poco più in là. Dovrò sanare queste mancanze, ma è bene così, perché mi tengo sempre delle cime da fare, delle regioni da esplorare!
La discesa è tranquilla, ho tutto il tempo di riposarmi all’ombra e ritornare a Cabane Brunet, passando per alcuni dei molti laghetti della zona.
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