Corna Camozzera


Publiziert von cai56 , 8. September 2017 um 17:37. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:17 August 2017
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 1124 m
Abstieg: 1069 m
Strecke:Parzialmente circolare 16,29 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Lecco lungo la statale 36, che si lascia all'uscita del Bione; si procede in direzione Bergamo fino alla frazione Sala di Calolziocorte, dove si imbocca la provinciale per Torre de' Busi. Trovate le opportune indicazioni, si continua fino al Passo di Valcava. Spiazzi di parcheggio.

Benché io veda Valcava dalle finestre di casa mia, da molti anni non ne frequento i sentieri: ce ne sono molti da ambedue i versanti; la cresta sud del Resegone, di cui stiamo visitando le ultime propaggini, è posta a confine fra le Valli di San Martino (LC) e Imagna (BG), e oggi si va a percorrere il vero crinale: non molto frequentato, noto - nel tratto fra Pertüs e Camozzera - come "Sentiero dei Fiori", presenta qualche passaggio non banale fra crepacci rocciosi; divertente. Per inciso, il riferimento ai fiori è strettamente primaverile, ma - come si dice - vale la pena: fu qui che vidi per la prima volta la fioritura della peonia selvatica (e molto altro...).
Sulla vetta del Monte Ocone e lungo il percorso di ritorno si incontrano le catene della nuova ferrata: http://www.hikr.org/tour/post124452.html


Proprio accanto al parcheggio del Passo di Valcava, di fianco ad un box di lamiera, inizia il sentiero di cresta della DOL (Dorsale Orobica Lecchese) che, evitando accuratamente ogni difficoltà (e quindi allontanandosi spesso dalla vera cresta), percorre i monti orientali al Lago di Como fino a raggiungere la provincia di Sondrio nei pressi di Colico. [Attualmente il percorso, benché abbastanza recente, si trova in stato di abbandono; solo tratti locali vengono attivamente frequentati e mantenuti e, delle indicazioni originali, rimangono solo paline sparse in corrispondenza di incroci fondamentali. In zona Val Varrone, per un lungo tratto, non esiste nemmeno più il sentiero.] Questa nostra gita, nel percorso di ritorno, fa parte delle escursioni molto frequentate e, di conseguenza, non presenta mai situazioni di difficile orientamento.
Il sentiero, in questo tratto discostandosi ben poco dalla linea di cresta, costeggia i prati della zona di Valcava, che fino a pochi decenni fa in inverno erano percorsi da piste sciistiche, al margine dei boschi del lato Valle Imagna. E' un percorso piacevole, lungo un bel sentiero ombroso, fra i massi erosi delle rocce affioranti. Il primo rilievo che si incontra è la cimetta cespugliosa del Pizzo: ma già poco lontano si riconosce la ripida salita del Monte Tesoro; il zigzagante sentiero sassoso conduce infatti subito alla vetta che ospita un imponente sacrario degli alpini e un (dismesso?) rifugio al piano sottostante. Abbandonata la memorabile costruzione, si scende nel bosco fino agli ampi spazi (laghetto, ville, strada, parcheggio, ristorante...) della Forcella Alta: si prosegue lungo una strada bianca fino a notare sulla destra il proseguimento del sentiero. Affiancando una serie di roccoli abbandonati e le loro notevoli strutture arboree, si va a raggiungere la grossissima costruzione di un'abbandonata colonia estiva per religiosi; aggirandola sulla sinistra, si arriva in breve alla fenditura rocciosa del Passo del Pertüs, che si sovrappassa tramite un ponticello di cemento. Qui si trovano le indicazioni di diversi sentieri: abbandonando a destra la DOL (nostra via di ritorno), si sale per la linea di massima pendenza con un sentierino sassoso e dissestato, veramente ripido, che si dirige alla cima del Monte Ocone, identificata da una croce metallica. Da qui sono già ben visibili le tre cime della Corna Camozzera (nome che però si attribuisce solo all'ultima e più alta). Il sentiero, sempre ben identificabile, serpeggia in cerca dei punti più facili del terreno, ma spesso nascosto dall'erba, fra cespugli e spuntoni di roccia; in qualche punto non manca l'esposizione. Rimarchevole il passaggio fra le due anticime, dove è necessario perdere quota sul versante lecchese, per poi risalire un ripidissimo canale erboso obliquo; al termine  - con vaghi tratti di antica vernice rossa - è indicata una variante semi-alpinistica lungo un canalino di placche lisce frammiste a troppa erba. La discesa dalla seconda anticima è il tratto più roccioso dell'intera escursione: si passa in un labirinto di grossi massi accatastati, scavalcando profonde fessure e usando qua e là le mani per appoggio; poi il sentiero passa sul versante bergamasco entrando nella fitta faggeta; una breve deviazione consente di raggiungere la vetta della Corna Camozzera, molto panoramica sulle valli circostanti e sulla complessa orografia del vicino Resegone. Tornati al sentiero principale, si prosegue scendendo in una larga trincea rocciosa che anticipa la facile discesa boscosa fino al valico della Passata: qui si trova il fotografatissimo cippo confinario fra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Pochi passi a valle in direzione di Valsecca permettono di trovare le indicazioni della DOL di ritorno; si tratta di un piacevole sentiero a continui saliscendi, per la maggior parte fra gli alberi (fa eccezione la bella radura di Prà Martì), che supera una serie di speroni rocciosi affioranti dal bosco: il principale e più evidente di questi (cresta nordest del M.Ocone) ospita da pochi mesi una difficile ferrata. Ancora una breve traversata e si raggiunge il Passo del Pertüs: da qui si riprende la via di andata.
 

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Simone86 hat gesagt:
Gesendet am 9. September 2017 um 04:48
Ho conosciuto occasionalmente il Passo Valcava ad un vertical, in una giornata nebbiosa e uggiosa, non vedendo praticamente nulla. E invece si nota con piacere che muovendosi oltre di esso si aprono splendidi paesaggi, direzionarsi verso il Resegone e (forse) arrivare anche a salirlo? Diventerebbe molto più lungo?

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 9. September 2017 um 09:08
Si, molto più lungo. Ma bello e senza problemi di percorso (c'è sempre almeno una traccia di sentiero raramente esposta) se non quello eventuale della visibilità: qui le nebbie/nuvole sono di casa (e anche i temporali).
Un giro moooolto interessante sarebbe questo:
Valcava, M.Tesoro, C.Camozzera, Passata, Sentiero delle Creste, tutte le cime del Resegone, Passo del Giuff, Piani d'Erna, Passo del Fò, Rifugio Monzesi, Passata, DOL, Valcava.
Da pensarci.
Ciao
Marco


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