Tentativo alla Roccia Nera
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Il sogno di questa vacanza in Valle d'Aosta era tentare il Monte Bianco, sfumato per una serie di fattori che dirò poi.
Purtroppo sono stato rimbalzato anche dall'usato sicuro, il Monte Rosa. Trovare una data in cui coincidessero gli impegni miei, quelli di Marco e una bella giornata in quota non e' stato facile, saliamo al rifugio Mezzalama con previsioni che per il giorno seguente danno soleggiato con annuvolamenti residui sui rilievi di confine ma in diradamento. Con un pò di fortuna riusciremo a salire la Roccia Nera anche se avrà la cima incappucciata, e magari anche il Gemello.
Dopo aver pernottato al rifugio Mezzalama arriviamo al rifugio delle Guide Valle d'Ayas alle 5.10. Eravamo partiti che nevischiava ma sopra di noi si vedevano le stelle, adesso nevischia e il cielo è coperto, il rifugio è completo, i tavoli sono preparati per la colazione ma nessuno si è ancora alzato.
Quando albeggia si vede una cappa di nubi che avvolge il ghiacciaio di Verra già nei pressi del rifugio. I gestori ci mettono davanti il sito della meteo svizzera che dà schiarite sul Breithorn a partire dalle 11. Ci rimettiamo in marcia alle 7 sperando in un altro sito che anticipa la schiarita alle 8. Soltanto una cordata è già partita.
Saliamo sul ghiacciaio di Verra, io dietro l'esperto Marco, descrivendo ampie curve, superando un paio di crepacci su ponti di neve, circondati dalla nebbia. Intanto arrivano folate di vento fastidiose.
Dopo un pianoro e uno strappo vediamo la cordata partita per prima che torna indietro. Alle nostre spalle c'è invece una discreta fila di persone. Saliamo un pendio in traverso, accompagnati dal vento, a circa 3800 metri, sulla nostra destra si intravede la piramide del Polluce appena sopra di noi, mentre davanti vediamo solo nebbia. Nessuna delle altre cordate ci ha seguito.
Sono le 8.40, stiamo qui ad aspettare una schiarita? Io vorrei arrivare almeno al bivacco Rossi-Volante, Marco fa notare che siamo da soli sul ghiacciaio e se succede un incidente con questo tempo non vola l'elicottero.
A malincuore torniamo indietro. Alcune delle altre cordate, ferme prima del traverso, scendono con noi mentre le altre ci seguiranno poco dopo. Implacabilmente la schiarita comincerà alle 11, come previsto dalla meteo svizzera.
Una volta raggiungere il rifugio delle Guide Valle d'Ayas sarebbe stata la gita dell'anno, adesso finché posso mi pongo obiettivi superiori però un pò di delusione rimane considerando l'obiettivo con cui ero partito.
Monte Bianco no perché? Quest'anno per i miei 55 anni in famiglia mi volevano regalare il Monte Bianco con guida. Trovata una compagnia di guide che non ha praticato aumenti secondo noi ingiustificati, che non ha cercato di impormi un mini-corso propedeutico, che non ha cercato di dirottarmi sul ... Cervino (peccato non fare nomi), la difficoltà di prenotare il rifugio Gouter è emersa già in primavera. Tuttavia alcuni amici in due occasioni, anche l'anno scorso, avevano trovato grazie alle rinunce dell'ultimo momento per cui ho predisposto un piano di allenamento e ho cercato di seguirlo. Alla fine non sono stato fortunato. Pare che il famigerato canalone all'inizio della via quest'anno scarichi più del solito e tra chi lo sconsigliava e chi raddoppiava la notte al rifugio pur di riattraversarlo al mattino intasando i posti liberi, ho rinunciato. Peccato perché durante l'anno più di un pensierino al Monte Bianco lo avevo fatto, naturalmente non so fino a che punto sarei arrivato.
Purtroppo sono stato rimbalzato anche dall'usato sicuro, il Monte Rosa. Trovare una data in cui coincidessero gli impegni miei, quelli di Marco e una bella giornata in quota non e' stato facile, saliamo al rifugio Mezzalama con previsioni che per il giorno seguente danno soleggiato con annuvolamenti residui sui rilievi di confine ma in diradamento. Con un pò di fortuna riusciremo a salire la Roccia Nera anche se avrà la cima incappucciata, e magari anche il Gemello.
Dopo aver pernottato al rifugio Mezzalama arriviamo al rifugio delle Guide Valle d'Ayas alle 5.10. Eravamo partiti che nevischiava ma sopra di noi si vedevano le stelle, adesso nevischia e il cielo è coperto, il rifugio è completo, i tavoli sono preparati per la colazione ma nessuno si è ancora alzato.
Quando albeggia si vede una cappa di nubi che avvolge il ghiacciaio di Verra già nei pressi del rifugio. I gestori ci mettono davanti il sito della meteo svizzera che dà schiarite sul Breithorn a partire dalle 11. Ci rimettiamo in marcia alle 7 sperando in un altro sito che anticipa la schiarita alle 8. Soltanto una cordata è già partita.
Saliamo sul ghiacciaio di Verra, io dietro l'esperto Marco, descrivendo ampie curve, superando un paio di crepacci su ponti di neve, circondati dalla nebbia. Intanto arrivano folate di vento fastidiose.
Dopo un pianoro e uno strappo vediamo la cordata partita per prima che torna indietro. Alle nostre spalle c'è invece una discreta fila di persone. Saliamo un pendio in traverso, accompagnati dal vento, a circa 3800 metri, sulla nostra destra si intravede la piramide del Polluce appena sopra di noi, mentre davanti vediamo solo nebbia. Nessuna delle altre cordate ci ha seguito.
Sono le 8.40, stiamo qui ad aspettare una schiarita? Io vorrei arrivare almeno al bivacco Rossi-Volante, Marco fa notare che siamo da soli sul ghiacciaio e se succede un incidente con questo tempo non vola l'elicottero.
A malincuore torniamo indietro. Alcune delle altre cordate, ferme prima del traverso, scendono con noi mentre le altre ci seguiranno poco dopo. Implacabilmente la schiarita comincerà alle 11, come previsto dalla meteo svizzera.
Una volta raggiungere il rifugio delle Guide Valle d'Ayas sarebbe stata la gita dell'anno, adesso finché posso mi pongo obiettivi superiori però un pò di delusione rimane considerando l'obiettivo con cui ero partito.
Monte Bianco no perché? Quest'anno per i miei 55 anni in famiglia mi volevano regalare il Monte Bianco con guida. Trovata una compagnia di guide che non ha praticato aumenti secondo noi ingiustificati, che non ha cercato di impormi un mini-corso propedeutico, che non ha cercato di dirottarmi sul ... Cervino (peccato non fare nomi), la difficoltà di prenotare il rifugio Gouter è emersa già in primavera. Tuttavia alcuni amici in due occasioni, anche l'anno scorso, avevano trovato grazie alle rinunce dell'ultimo momento per cui ho predisposto un piano di allenamento e ho cercato di seguirlo. Alla fine non sono stato fortunato. Pare che il famigerato canalone all'inizio della via quest'anno scarichi più del solito e tra chi lo sconsigliava e chi raddoppiava la notte al rifugio pur di riattraversarlo al mattino intasando i posti liberi, ho rinunciato. Peccato perché durante l'anno più di un pensierino al Monte Bianco lo avevo fatto, naturalmente non so fino a che punto sarei arrivato.
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andrea62
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