Colle del Lys


Publiziert von andrea62 , 18. Juli 2017 um 22:18.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:16 Juli 2017
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   CH-VS 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 1400 m
Strecke:Passo dei Salati - Punta Indren (vecchia stazione funivia) - rif.Gnifetti - Colle del Lys e ritorno fino alla nuova stazione della funivia.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Ad Alagna i primi parcheggi arrivando dal Riva Valdobbia sono liberi, quelli appena più avanti sono a pagamento.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Gnifetti, Rifugio Mantova e Capanna Margherita.
Kartennummer:L'Escursionista n.8 Ayas Gressoney M.Rosa

Questa gita alpinistica della Società Escursionisti Milanesi capita a proposito perché da qualche anno desidero ritornare sui ghiacciai del Monte Rosa, nella parte più elevata del massiccio.
Sabato alle 10.30 ad Alagna il tempo è magnifico, tutti i 4000 sono privi di nuvole, per domani le previsioni sono addirittura migliori ma il meteo farà diversamente.
 
Raggiunto in funivia il Passo dei Salati proseguiamo salendo a piedi con il sentiero che percorre le pendici occidentali dello Stolemberg. Raggiunta la vecchia stazione di Punta Indren mettiamo piede sul ghiacciaio d’Indren seguendo una buona traccia, lasciamo a sinistra la nuova stazione della funivia fino ad arrivare alle rampe rocciose attrezzate che portano al Rifugio Gnifetti. Usciti dalle rocce, sul ghiacciaio di Garstelet ci si lega più per provare le cordate di domani che per necessità. Pernottiamo quindi al Rifugio Gnifetti. "Lei cosa fa domani?" mi chiede un signore incontrato sulle scale. "Mah...per adesso ho fatto gli scalini a due a due come a casa e sono arrivato in cima alle scale che sembravo morto" dico io. Non bisognerebbe mai dimenticare ... la testa.
  
La domenica mattina, esaurite le operazioni preparatorie, si parte effettivamente alle 5,30. Non è la bella giornata promessa dalle previsioni perché uno strato compatto di nuvole si estende ad una quota di 4200-4300 metri sui rilievi di confine dal Monte Bianco al Monte Rosa.
Dopo il pianoro iniziale, cominciamo a salire il ghiacciaio alle spalle del rifugio. Prima e dopo la mia cordata c’è un’autentica processione. Più in alto la pista si snoda a curve in una zona di crepacci. Uno di essi, sotto la parete della Piramide Vincent, lo trovo particolarmente impressionante e lo si  passa su un ponte di neve. Ormai sono dal'altra parte quindi dovrò … passarci sopra anche al ritorno. Ma se non è crollato nelle precedenti giornate di grande caldo perché mai dovrebbe cedere oggi? La giornata è estiva ma non torrida e voglio dare fiducia a questa considerazione. Più in alto, quasi alla deviazione per la normale della Piramide Vincent, c'è un altro grande crepaccio, meno spettacolare ma sul quale faccio le stesse considerazioni.
 
Dalle parti del Balmenhorn stiamo per entrare nella zona della nebbia, a volte soffiano folate di vento freddo, non posso avere sempre condizioni ideali. Intanto però qualcuna delle tante cordate di oggi comincia a rinunciare. Altre ripiegano sulla Piramide Vincent, unica cima della zona sgombra da nubi. Io l'ho salita nel 2005, lascio che a decidere siamo i miei compagni di cordata e vedo che proseguono verso il Colle del Lys sperando in un miglioramento. Passiamo accanto a Balmenhorn e Corno Nero mentre a sinistra si vede il colle con la “roccia della scoperta”, che sta per essere inghiottita dalle nuvole. Nove anni fa, estasiato dal panorama che mi si apriva di fronte, neanche l'avevo notata. Stavo scambiando la sella della "roccia della scoperta" (Entdekonselse) per il Colle del Lys e anche da qualche parte sul web c'è un pò di confusione ma le cartine dettagliate parlano chiaro: il Colle del Lys è più a est, è più alto e le due selle sono separate da un panettoncino nevoso.
  
(Correva l’anno 1778: Jean-Joseph Beck è un ragazzo di Gressoney che vuole anticipare quelli di Alagna nell’esplorare le alte montagne e vedere finalmente la “valle perduta” che dovrebbe trovarsi al di là. Ne parla con gli amici e organizza una squadra di 5 giovani aspiranti alpinisti. Il “sesto uomo” è Nicolas Vincent, ingaggiato perché sa scrivere e infatti scriverà un resoconto fingendo di essere Beck. Sette anni dopo diventerà padre di Jean-Nicolas Vincent che sarà tra i primi  salitori della “sua” Piramide e della Punta Zumstein. Il “settimo uomo” si chiama Sebastien Linthy e fa parte della comitiva perché ha un alpeggio dove pernottare. Come fossero adepti di una società segreta, i sette vanno alle riunioni alla spicciolata e il giorno stabilito partono scaglionati, nessuno deve sapere le loro intenzioni. Arrivano appunto alla “Roccia della Scoperta”, qualche mese dopo la notizia dell’esplorazione arriverà anche a Parigi, tra queste montagne si è fatta la storia pionieristica dell’alpinismo. – Dalla biografia di Jean-Nicolas Vincent a cura di M.F.Gregori)
 
Nella nebbia saliamo al Colle del Lys fino ad intercettare la cresta che scende dalla Ludwigshoe ma questa cima è quasi invisibile, non ci sono tracce né persone che la salgono. Per qualche minuto avevo pensato di proporla come meta alternativa. Un GPS indica quota 4272, significa che siamo sulla cresta un pò sopra il Colle. E’ la prima volta che mi trovo a questa altezza senza che sia una bella giornata di Sole. Dico che non ho l’esperienza per continuare con un muro di nebbia davanti e propongo di fermarci qui, è anche l’opinione di tutti i presenti. Intanto da una cordata si leva un grido: “Per continuare in questa situazione bisogna avere i contro**** oppure essere ... “ e vola un “titolo”.
 
Mettiamola così: sono tornato a quota 4000 dopo quasi tre anni sentendomi bene e per la decima volta ho raggiunto un punto geografico significativo alto più di 4000 metri. Non è una vetta ma questo colle è più alto di tanti 4000 alpini.
 
La discesa si svolge senza inconvenienti e alla nuova stazione della funivia di Indren facciamo i primi bilanci. Su un totale di 21 partecipanti, la squadra più abile e veloce (quelli con i contro*****) è arrivata in cima, un’altra ha ripiegato sulla Piramide Vincent mentre altri come me sono arrivati al Colle del Lys.

Tourengänger: andrea62
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (16)


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Menek hat gesagt:
Gesendet am 18. Juli 2017 um 22:39
tra l'altro il Colle del Lys ha una grande storia Partigiana...

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 09:53
Non lo sapevo, grazie della info. Vedrò di raccogliere notizie.
Ciao

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 10:24
https://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_del_Colle_del_Lys

http://www.colledellys.it/

Ciao

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 18:21
Azzz ... Menek ... mi cadi in fallo!!!

Il Colle del Lys della gita è quello sul Monte Rosa.
Quello "partigiano" è nei pressi di Lanzo, nelle valli torinesi.

http://www.hikr.org/tour/post109936.html

Stesso nome, posizione diversa e soprattutto altitudine diversa.
A.

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 19:05
Quando ho letto nomi come Rivoli e Grugliasco ho cominciato a pensare che Mebek voleva vedere se eravamo attenti.
Ciao

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 20:16
Ha ragione Andrea. ... volevo vedere se eravate attenti. :)))

martynred hat gesagt:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 09:38
ciao Andrea! C'ero anch'io in discesa sulla normale domenica ed il vento era davvero fastidioso, ma la traccia era un autostrada. Impressionante la condizione del ghiacciaio, crepacci abnormi e pozze d'acqua sotto il Mantova verso la funivia... no comment!
Belli i tuoi cenni storici :)

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 12:04
Ci siamo fermati nel punto dove probabilmente le tracce erano meno evidenti perché più battuto dal vento. Comunque voi siete tra quelli con i contro......
L' acqua sul ghiacciaio d'Indten non l' avevo nominata, hai fatto bene a segnalare le pozze.
Ciao

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 12:47
tutto quel ghiaccio cristallino blu sommerso dall'acqua e piscine versione Canevaworld non poteva non notarsi :)!
Sempre una bella gita comunque!!!!

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 12:55
Mentre scrivevo l' avevo proprio rimosso dalla memoria, mentre c'ero sopra lo maledivo :)
La Giordani poi in che condizioni con tante zone grigiastre e pensare che nel 2009 a metà agosto ricordo solo neve e anche qualcuno che la saliva con gli sci!
Ciao

GAQA hat gesagt:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 12:07
Ciao Andrea, complimenti per l'escursione e il report interessante sotto molti aspetti.
Per poco non ci si incontrava, visto che domenica, provenendo da Alagna ho fatto un giro dalle parti del Col d'Olen, transitando anche per il Passo Salati.
Buon proseguimento:)
Ciao Alessandro

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 12:57
Ciao, proprio vero che la zona ha tante escursioni e ascensioni di fama e richiama molte persone.
Aspetto di leggere il tuo report.
Andrea

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 18:23
Quest'anno sei un panzer!
Non ci fosse la meteo a limitarti.....

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. Juli 2017 um 19:09
Finora non mi posso lamentare, pur non avendo il "fisique del panzer". Una ascensione sappiamo che non si valuta silo dall'altezza raggiunta ma questa è stata comunque la mia seconda gita più alta.
Ciao

rochi hat gesagt:
Gesendet am 20. Juli 2017 um 22:32
Il colle del Lys è un posto dove si vorrebbe sempre essere, o per un transito o come meta, con il sole e i grandi panorami, con la nebbia e la paura che essa incute.
Andar là è comunque una gita grandiosa, bravo Andrea!!
R.

andrea62 hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. Juli 2017 um 11:01
Ci si immerge proprio nell'ambiente dei ghiacciai, che non frequento tutti i giorni!
Ciao


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