Colli Novaresi

 Giro in mtbche da tempo avevo in mente di effettuare sulle Colline Novaresi*, dove un tempo andavo a caccia (almeno nella zona tra FaraNovarese e Sizzano).
*Collinenovaresi è la denominazione comunemente usata per identificare l'area di territorio collinare della provincia di Novara: situata a nord rispetto al capoluogo, nella parte centrale della provincia, è delimitata dai fiumi Sesia ad ovest e Ticino ad est e confina a settentrione con il Vergante. L'altitudine è compresa approssimativamente tra i 200 e i 400 m s.l.m.
Percorsa l’autostrada A4, sono uscito al casello di Novara Ovest, per poi raggiungere velocemente Briona, dove hanno inizio le prime colline (si può anche arrivare qui passando da Oleggio– Momo – Barengo– Fara, strada che farò al ritorno).
Lasciata l’auto nei pressi del castello e non avendo un itinerario preciso (la mia intenzione era quella di pedalare verso nord seguendo le strade tra i vigneti), ho scaricato la bici e ho seguito una stradina inghiaiata che rapidamente mi ha portato sulla sommità delle colline, in questo tratto intensamente coltivate a vite.
Qui ho continuato lungamente seguendo stradine sterrate molto ben tenute, per poi scendere nel territorio di Sizzanonella vallata percorsa dal torrente Stronaper risalirne il lato opposto dominato prevalentemente da boschi.
Seguendo un po’ l’intuito e le indicazioni provenienti dal navigatore, ho continuato sempre verso nord attraversando zone molto varie e l’A26 per arrivare infine sulla SR142 a Cureggio, dove ho interrotto la mia risalita nei boschi per girare a sinistra e seguire la strada asfaltata raggiungendo RomagnanoSesia.
Da Romagnanoho iniziato la via del ritorno, seguendo le stradine inghiaiate lungo il Fiume Sesia, che però ho abbandonato, perché un po’ monotone, nel territorio di Ghemme, per riprendere la via delle colline.
Tornato nuovamente sulle colline ho seguito per alcuni tratti le stradine percorse all’andata, ma poi ho deciso dei seguire il torrente Strona, arrivando a FaraNovarese e facendo infine una digressione a CarpignanoSesia per tornare a Briona.
Bellissima uscita dal punto di vista naturalistico, in una zona dove la natura la fa da padrona: nel mio girovagare ho avvistato da vicino due lepri (una molto grossa, tanto che in un primo momento l’avevo scambiata per un capriolo: quando vedo una lepre correre, ho sempre un sussulto, nonostante io sia ormai un cacciatore “pentito”), tre poiane (una con un topo preso  da poco tra gli artigli), una martora che mi si è avvicinata a circa 12 m mentre ero fermo a mangiare, altri uccelli minori (picchi, colini della virginia, ecc.); persone incontrate n°7.
Non è stata un’uscita lunghissima, ma è stata abbastanza dura dal punto di vista fisico, vuoi per il gran caldo umido (al mattino il tempo minacciava pioggia) e vuoi per le caratteristiche del percorso, per la quasi totalità effettuato su stradine sterrate e con un po’ di saliscendi che ho deciso di fare per allenarmi meglio.
Dati tecnici dell’uscita: tempo di pedalata effettiva 4 h 14’, distanza 67.5 km, vel. media 15.90 km/h, vel. max46.89 km/h, calorie consumate 2.369, dislivello 1.167 m