Giro ad anello per salire al bivacco Umberto Rosaire - Marco Clermont m.2705 (AO)
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Propongo una cima di cui non ho nessuna idea di come sarà il percorso negli ultimi 250 metri,ma in particolare quelli che visibilmente sono su roccia,comunque si tenta,così con Giuseppe raggiungiamo la località Lignan dalla quale partiamo alle 8,45 (alle 8 sarebbe più opportuno considerando molti fattori) e passiamo dall'alpe Verplace per informarmi sui prodotti caseari di cui alcuni non sono presenti a parte il burro,la ricotta,lo yogurt,la toma classica e quella con le varie erbe - o con il ginepro o al peperoncino,peccato che non vi era la brossa e il reblec.
Seguiamo il segnavia 10B/11 e dopo procediamo con l 11 perché non ho visto l'altro che sapevo un po più breve,quindi si giunge ad incrociare il sentiero che sale da Porliod: da qui il percorso lo conosco perché vi sono stato l'anno precedente per raggiungere il rifugio di Cuney con oratorio annesso.
Alle ore 11,08 siamo al Col du Salvé m.2568 km.5,500 dopo una sosta di circa 10 minuti riprendiamo il cammino per raggiungere in breve con percorso praticamente in piano il successivo bivio con l'indicazione per il Col de Chaleby m.2683 dopo il quale si scende con il segnavia 11A per poi procedere con il 10A fino al bivacco Umberto Rosaire/Marco Clermont m.2705 che raggiungiamo alle ore 12,50 dopo un disl. totale + 1265 -30 km.9,000.
Considerando che la stanchezza cera e l'orario non era di quelli che inducono a mio parere di procedere oltre (considerando che per tentare di salire alla cima bisognava mettere in conto almeno 1 ora e 30...oltre alla meteo che non ispirava) ci facciamo una bella sosta.
Dopo un poco ecco scendere dal colle un paio di alpinisti con il loro cane che scorrazzava liberamente facendo scappare un paio di camosci che non sono riuscito ad immortalare a causa della loro velocità: sempre grazie all'intelligente padrone menefreghista,il quale si è pure incavolato insultando dando dei "bastardi" a coloro che han lasciato le coperte non piegate.
Forse voleva far intendere a noi?...perché aveva visto che porta e finestre erano aperte?...giustamente per arieggiare il locale che era chiuso al momento del nostro arrivo come è giusto che sia,si è pensato di far prendere aria: infatti Giuseppe ha ben spiegato il tutto e l'eventuale figura da pirla (togliamo eventuale? ma sì!) il brontolone ha dovuto incassarla,poi,se andiamo a spulciare bene come ha agito,permettendo al suo cane di non essere al guinzaglio e ad entrare nella struttura,la domanda vien spontanea...
Non ci siete arrivati?: se coloro che han lasciato le coperte non piegate (forse pensando a noi) e,inoltre la cucina un po sozza,dando quell'aggettivo sopra citato,lui che cos'è? Sicuramente una lunga serie di aggettivi spregevoli ben meritati oltre al rischio di una denuncia e multa per non aver tenuto al guinzaglio l'amico a 4 zampe.
Purtroppo vi sono soggetti che disprezzano altri di poca attenzione verso l'ordine...ma,come in questo caso,non peggio di coloro che criticano e fan di peggio: i soliti laureati in...lascio a voi che titolo onorifico meritano.
Bene,dopo una sosta di 2 orette ci si incammina per il rientro percorrendo il segnavia 10B ma tramite strada sterrata che si prende all'alpe Champanement m.2330 e al primo tornante si procede su sentiero che si stacca da tale strada per poi innestarsi sulla strada sterrata che abbiamo percorso in andata all'altezza dell'alpe Place Damon m.1910 dopo il quale si giunge all'alpe Verplace dove acquistiamo prodotti caseari locali,soddisfatti percorriamo gli ultimi 200 metri di dislivello per giungere al parcheggio km. 7,520.
Giornata discreta con questo fuori programma non previsto che ad ogni modo ci ha permesso di compiere un giro ad anello diversificando paesaggi e panorami senza annoiarsi.
Alla prossima!
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