Pizzo Proman m2098 - Val Grande
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Cima importante, nel mondo della Val Grande, il Proman. Insieme al Pedum si impone all'occhio, uscendo dalle ultime gallerie autostradali quando si arriva all'inizio della val d'Ossola. La salita più breve e più semplice è da Premosello con strada che si ferma appena oltre la frazione di Colloro a 600m. circa. Lì abbiamo la fortuna di approfittare di un passaggio auto, lungo il tratto chiuso ai non autorizzati, fino al posteggio basso dell'Alpe La Piana a 900m circa e per due anziani, come me e tignoelino, pur se accompagnati dalla giovanile Lucia, è una benedizione del cielo. Ovviamente nessuna ambizione di imitare il baldanzoso rochi che anni fa ha salito la cima partendo da Premosello.
Il sentiero attraversa alcune alpi, poi alcuni guadi, sale a risvolti una bella faggeta e porta, sempre ben tracciato e segnalato, alla bocchetta di Premosello dove si trova uno spartano ma funzionale Bivacco del Parco.
Il tratto successivo, con sentiero che parte appena a sinistra del Bivacco, è un tracciato stupefacente, ex-sentiero della linea Cadorna, che sfruttando cenge esposte e tratti aperti nella roccia con mine e scalpelli, spesso sul vuoto, porta attraverso alcuni valloncelli rocciosi al pendio finale. Panorama incredibile, appena sporcato dalla foschia del fondovalle.
Il sentiero dal Bivacco alla cima, delicato con condizioni ottimali, è da evitare assolutamente in presenza di residui nevosi o ghiaccio. Quotato F solo per l'esposizione.....
tigno: quando danicomo mi propone questo itinerario, molto felice, non l' hò mai fattto.
Giornata spaziale con un pò di fortuna iniziale: con sto caldo risparmiarci dislivello, una manna.
Non di certo una passeggiata, comunque, solo guardare dove metti i piedi. 10 & lode, Daniele
Il sentiero attraversa alcune alpi, poi alcuni guadi, sale a risvolti una bella faggeta e porta, sempre ben tracciato e segnalato, alla bocchetta di Premosello dove si trova uno spartano ma funzionale Bivacco del Parco.
Il tratto successivo, con sentiero che parte appena a sinistra del Bivacco, è un tracciato stupefacente, ex-sentiero della linea Cadorna, che sfruttando cenge esposte e tratti aperti nella roccia con mine e scalpelli, spesso sul vuoto, porta attraverso alcuni valloncelli rocciosi al pendio finale. Panorama incredibile, appena sporcato dalla foschia del fondovalle.
Il sentiero dal Bivacco alla cima, delicato con condizioni ottimali, è da evitare assolutamente in presenza di residui nevosi o ghiaccio. Quotato F solo per l'esposizione.....
tigno: quando danicomo mi propone questo itinerario, molto felice, non l' hò mai fattto.
Giornata spaziale con un pò di fortuna iniziale: con sto caldo risparmiarci dislivello, una manna.
Non di certo una passeggiata, comunque, solo guardare dove metti i piedi. 10 & lode, Daniele
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