Trail running fra Postalesio, Castione e Sondrio


Publiziert von cai56 , 13. April 2017 um 17:18.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 9 April 2017
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2:45
Aufstieg: 1200 m
Abstieg: 1200 m
Strecke:Circolare 19,5 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano a Berbenno lungo le statali 36 e 38; proseguendo verso Sondrio, circa all'altezza dell'ex-spaccio Colavev, si svolta a sinistra in direzione Postalesio. Ampio parcheggio presso il cimitero, oppure pochi posti alla partenza dell'itinerario all'incrocio fra Via Roma e via Vanoni.

Negli ultimi due anni, in Valtellina, sono stati segnalati vari percorsi di trail running a cura della rivista "Le montagne divertenti". Si tratta naturalmente di assemblaggi di percorsi tradizionali - sentieri e mulattiere - con recenti piste forestali e pochi tratti di viabilità locale, che vanno a formare anelli escursionistici di alto valore turistico e paesaggistico, nonché di notevole interesse tecnico. Questo giro a forma di "8" (che quindi permette anche di limitarsi ad un anello di soli 9 km) si svolge a mezza quota sull'assolato versante retico fra i paesi di Postalesio e Castione Andevenno, andando anche a spingersi fino alle frazioni montane di Sondrio, percorrendo ampi tratti di selve castanili (ormai ridotte a bosco ceduo da legname) e i rigogliosi vigneti dell'area Sassella. Dal punto di vista "running" è un percorso anomalo (ma divertente assai...) che alterna veloci tratti pianeggianti a salite ben corribili e discese velocissime, lunghe impennate da "vertical" a picchiate al limite della tenuta. Il tempo per l'intero giro per un normale escursionista si aggira intorno alle 6 ore e 30'; il miglior tempo per gli agonisti è attualmente di 2 ore 01' e 28''.

NOTE:
- il percorso è stato molto ben segnalato con apposite piastrine rosse, adesivi aggiunti alla segnaletica già presente e frecce di vernice bianca sull'asfalto. Purtroppo in tre punti le segnalazioni sono state deplorevolmente asportate.

- le fotografie si riferiscono a due diversi passaggi invernali di ricognizione.

All'inizio di Via Vanoni, presso una vecchia abitazione, una fontana e una bacheca, si sale ad imboccare in salita Via Roma fino a ritrovarsi ai piedi di una lunga scalinata (gradini scomodi: per chi corre, l'alzata viene ad essere affrontata sempre con lo stesso piede) che conduce fino al sagrato laterale della chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate. Si percorrono le Vie Rodello, Grande e Santi, dove quest'ultima diventa sterrata e si addentra in lieve discesa nei boschi: all'altezza di un'area di sosta della Via dei Terrazzamenti si scende a destra lungo un ripido sentierino che va a riprendere più in basso la carrareccia appena abbandonata; correndo fra ciottoli smossi si raggiunge l'asfalto della carrozzabile Postalesio - Vèndolo. Si continua verso EST fino al centro di Vèndolo: lasciando a sinistra il tracciato di ritorno (coincidente con la seconda metà del citato anello breve) si passa accanto al restaurato "Mulin de la Rusina" e si prosegue sulla provinciale arrivando alle prime abitazioni di Castione. Seguendo Via Roma e poi l'acciottolato di Via S.Martino, si aggira il nucleo antico - disabitato e cadente (I Böc') - del paese, infilando poi la discesa a fianco della chiesa di S.Martino; giunti in piano si prosegue a sinistra scendendo lungo un passaggio pedonale sotto la strada: tornati sull'asfalto si percorre il rettilineo fino all'imbocco della curva finale; si entra a sinistra sulla salita di un cancello privato (n° civico 23), per abbandonarla dopo pochi metri a destra su di una mulattiera. In discesa fino a trovare un ripido tratto di salita asfaltata, poi di nuovo discesa - tecnica e veloce - sul sentiero che, passando per la Cà Bianca, permette di trasferirsi ai piedi della fascia di vigneti che sale a Grigioni: è un sentiero sconnesso, a tratti con rocce gradinate, che si insinua fra i vari poderi percorrendo per la linea di massima pendenza la viabilità di servizio alle coltivazioni vitivinicole. Da Grigioni, con tratti alterni di salita e discesa, ci si porta sulla pista sterrata/cementata che termina a Triasso: da qui, oltrepassata una linea di reti paramassi, inizia la notevole impennata - a tratti assistita da cavi corrimano - fra gli impervi terrazzamenti della Sassella che terminerà solamente sul dosso di Triangia. Scesi nella conca che ospita l'abitato, si attraversa fra le abitazioni andando a prendere l'inizio della carrozzabile per Ligari e i maggenghi; alla prima curva fuori dall'abitato si imbocca subito sulla destra la vecchia mulattiera per il Lago di Triangia: altro tratto ripido e sconnesso che presenta  - a circa metà salita - la possibilità di scegliere fra un percorso più breve e uno più comodo (pochi minuti di differenza). Dalla riva del laghetto semiartificiale, si svolta a sinistra e si raggiunge la carrozzabile: in discesa fino al primo tornante, dove si svolta a destra fino alle case di Mangialdo; infilandosi a destra in un vicolo porticato, si rientra nel bosco impegnandosi in una lunga discesa diagonale verso OVEST, affiancando le case di Cadoli e proseguendo fino ai ruderi di Cà di Bergum; subito dopo, una breve risalita conduce agli infidi sentieri che attraversano la Valle del Boco. La traccia, sempre ben evidente, svolta all'improvviso nell'impluvio e si getta in picchiata (fare attenzione, molto pericoloso) fino all'ingresso di Vèndolo, vicino al "Mulin de la Rusina". Lasciata a sinistra la traccia di andata, si sale brevemente a destra in uno stretto vicolo che sbuca subito fra i terrazzamenti: in poche decine di metri si rientra nel bosco ad un trivio; si sale a sinistra in un largo e ripido valloncello che, affiancati pochi ruderi, arriva a raggiungere una mulattiera che sale da sinistra. Volgendo a destra in salita, si arriva in breve al nucleo di Cà Moroni: attraversando fra le baite restaurate si raggiunge la pista di accesso carrozzabile; la si segue in piano fino a confluire, presso un tornante, nella strada asfaltata per i maggenghi superiori: si procede in salita per circa 200 metri, fin dove si trova un sentiero che scende a sinistra terminando nella località Prato. Aggirando a valle la conca erbosa, lungo un sentiero protetto da parapetti in legno, ci si può affacciare nel canalone che ospita il monumento naturale delle Piramidi di Postalesio. Si riprende in discesa la carrozzabile e si evitano con due scorciatoie (nel bosco e nel prato) i primi tornanti; poi si corre su asfalto per un lungo tratto, fino a trovare sulla sinistra le indicazioni per il vecchio sentiero che divalla velocemente  - in un secondo tempo cementato e gradinato - fino al sagrato anteriore della chiesa di S.Antonio Abate a Postalesio. Tralasciando la lenta scalinata percorsa all'andata, si seguono le tortuose vie interne del paese fino a ritrovarsi al vicino punto di partenza.  

Tourengänger: cai56


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Geodaten
 34861.gpx Sono presenti tre errori di percorso, con le relative alterazioni di distanza, tempi e quota. Nella scheda sono riportati i dati "ripuliti".

Galerie


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Kommentare (3)


Kommentar hinzufügen

gonzo hat gesagt:
Gesendet am 14. April 2017 um 10:52
home sweet home
andrea

gbal hat gesagt:
Gesendet am 28. April 2017 um 11:22
Un gran bell'otto, non c'è che dire.
Complimenti a voi per il vs. 2h45', niente male!

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 28. April 2017 um 16:10
Modestamente sono soddisfatto ;-))

Ma ormai la stagione è troppo calda per queste quote e occorre (o almeno a me è stato indispensabile) portarsi un paio di litri di acqua.


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