Sola sul Roen! Traversata Corno di Tres 1817 m-Monte Penegal 1737 m
Per essere in orario all’appuntamento, alle 6.30 sono scaricata al rifugio Sores in Predaia. Ho scelto questo percorso perché lo conosco bene, spero (invano) di non trovare neve, ho molti punti, dove poter scendere per essere recuperata ed è un giro che mi porterà via tutta la giornata poiché avrò tempo fino almeno alle 17,00.
Di buon passo per riscaldarmi e perché è un tratto noioso arrivo al Rifugio Predaia e quindi a Malga Rodeza, tutti chiusi, probabilmente per l’ora…
Da Malga Rodeza ahimè comincia la neve, non tanta ma molle già di prima mattina. Fiduciosa che giunta in cresta la cosa migliori salgo al Corno di Tres da dove vedo tutto il percorso che mi aspetta. Quello che vedo però m’inganna, sembra pulito invece…con vari sali scendi quasi tutti su neve raggiungo le Costebelle dove, come speravo e immaginavo, finalmente trovo pulito. Così , a parte qualche chiazza residua raggiungo un poco più all’asciutto il riparo Kuhleger.
I piedi un poco si sono asciugati ma non come avrei voluto. Mangio qualcosa e proseguo verso la Croce del Tempo. Trovo ancora neve, mollissima e affondo fino alle caviglie, mi scappa un’imprecazione…non mi aspettavo tutta sta nevaccia. Ormai i piedi sono zuppi…dalla Croce del Tempo salgo al Testa Nera. Anche sulla successiva ripida salita trovo neve, non immaginavo che qui fosse rimasta. L’unica traccia è in discesa e non riesco nemmeno a sfruttarla, mannaggia! Andando avanti la neve s’indurisce e procedo meglio. Finalmente con un tratto asciutto raggiungo la croce e quindi la cima vera e propria del Roen…guardo la discesa e…sarà un bagno di sangue!
Stramente non c’è nessuno, per la prima volta sono da sola sul Roen e non c’è nessuno in vista! Faccio una breve sosta, avviso Marco che sono arrivata al Roen poi scendo. La discesa diversamente da quanto pensavo è su buona neve, tiene ancora e velocemente sono alla Malga di Romeno dove mi fermo per prendere un caffè. La discesa al P.so della Mendola avrei potuto farla in canotto tante le pozze di acqua e neve marcia che ho trovato, ormai gli scarponi fanno le bolle!
Al P.so della Mendola faccio una sosta più lunga, altro avviso a Marco dopo di che riprendo la salita per il Monte Penegal che era quella cui tenevo maggiormente. Sono tanti anni che non ci salgo e le ultime volte sempre con neve, ora invece mi godo un percorso tipicamente primaverile, anche se a parte l’erica non c’è molto altro.
Finalmente arriva la telefonata di Marco che mi dice che stanno iniziando le prove pratiche e che di tempo ne ho ancora….Non so ancora se e con quale sentiero scenderò alle Regole di Malosco, vorrei arrivare alla Baita del Prinz ma non sono sicura di fare in tempo e di avere ancora le gambe per farlo, gli dico che lo avviserò più tardi.
Riparto con calma e, prima del secondo attraversamento della strada per il Penegal, vedo un cartello che indica un sentiero panoramico per il Monte Toval. Una volta non c’era e la cosa m’incuriosisce, mettono 30 minuti per cui vado a vedere. Seguo un bel sentierino nel bosco, poi risalgo un ripido risalto roccioso con l’aiuto di gradini, una breve discesa e raggiungo un bel balcone panoramico sulla Val di Non e il Monte Roen. Scatto qualche foto e ritorno sui miei passi.
Attraverso la strada asfaltata un paio di volte dopo di che quasi in vista del Monte Penegal decido di fermarmi a mangiare al Piccolo Penegal. Al Penegal maggiore arriva una strada e potrei trovare auto e moto, cosa che preferisco evitare…Come ricordavo, al Piccolo Penegal c’è un tavolo con panca.
Dopo la sosta continuo seguendo una traccia che mi porta al Monte Penegal. Ai cartelli segnavia vedo che ho tempo per completare il giro come pensavo. Proseguo quindi lungo la strada e alla curva svolto a sx. Scendo fino alla Forcolana dove avverto Marco che sto andando alla Baita del Prinz. Dalla Forcolana con ancora qualche sali scendi arrivo alla Baita del Prinz che non c’è più! Erano rimaste solo delle assi accatastate che probabilmente hanno pensato di togliere.
Da qui imbocco una bella sterrata che scende alla Regole di Malosco dove mi raggiungerà Marco poco dopo, tempismo perfetto!
Bellissima escursione fattibile solo se avete qualcuno che vi viene a recuperare, con i mezzi praticamente impossibile in giornata!
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