Monte Soubeyran e Cima delle Manse
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Siamo giunti al termine di questa breve ma molto intensa trasferta in Val Maira e ci manca da programmare l'ultima gita. Il pomeriggio precedente ci mettiamo a studiare varie possibilità, "coadiuvati" anche dal gestore del rifugio che "ne sa" e può aiutarci, soprattutto facendoci evitare le zone dove ormai la neve manca o è agli sgoccioli.
Grazie all'ottima cartina "Esquiar en Val Maira" (in cui sono indicati moltissimi itinerari scialpinistici) e grazie alle buone (se non ottime) condizioni di sicurezza, possiamo permetterci di decidere l'itinerario in base alla voglia, senza preoccuparci troppo di pendenze, pericoli, accumuli, versanti, ecc.
Per evitare lunghi spostamenti in macchina decidiamo di partire nuovamente da sotto Chiappera, vicino a Saretto seguendo fino a Grange Pausa lo stesso itinerario percorso l'altro ieri per salire sul Monte Sautron per poi spostarci verso sud-ovest (a sinistra salendo) e gradualmente andare a prendere un vallone che sbuca, con un ultimo tratto un po' più inclinato, poco a nord della vetta del Monte Soubeyran, che raggiungiamo con l'aiuto dei rampanti per gli sci.
Dalla vetta, invece che scendere dalla normale verso l'Italia, ci buttiamo nel ripido pendio verso la Francia che sembra presentare neve invitante e molto omogenea. Scesi fino a quota 2500, nei pressi del Lac de Reculaye, ripelliamo per puntare allo scivolo nord della Cima delle Manse che riusciamo a tracciare sci ai piedi fino a circa 50 metri dalla vetta per poi affrontare l'ultimo strappo con gli sci in spalla.
Arriviamo in vetta, contenti e soddisfatti, sia per la cima di oggi ma soprattutto per aver avuto la possibiltà di vivere questi cinque giorni molto intensamente e con un grandioso senso di libertà, di quelli che lascieranno il segno in noi per lungo tempo. Con questo spirito ci apprestiamo a scendere per l'ultima sciata in Val Maira, transitando dal Bivacco Bonelli e poi al cospetto di stupende e ampie pareti raggiungiamo il Lago di Visaisa.
Un noioso tratto in leggera salita ci fa "scalettare", poi ancora una bella sciata in ampii spazi ed infine ci attende l'attraversamento dell'ultimo boschetto, molto divertente nonostante qualche piccolo ravano, che ci deposita a Saretto ... da qui a piedi lungo la strada torniamo alla macchina e poi casa ... dove, nonostante la bellezza dei monti, si torna sempre con piacere.
Grazie all'ottima cartina "Esquiar en Val Maira" (in cui sono indicati moltissimi itinerari scialpinistici) e grazie alle buone (se non ottime) condizioni di sicurezza, possiamo permetterci di decidere l'itinerario in base alla voglia, senza preoccuparci troppo di pendenze, pericoli, accumuli, versanti, ecc.
Per evitare lunghi spostamenti in macchina decidiamo di partire nuovamente da sotto Chiappera, vicino a Saretto seguendo fino a Grange Pausa lo stesso itinerario percorso l'altro ieri per salire sul Monte Sautron per poi spostarci verso sud-ovest (a sinistra salendo) e gradualmente andare a prendere un vallone che sbuca, con un ultimo tratto un po' più inclinato, poco a nord della vetta del Monte Soubeyran, che raggiungiamo con l'aiuto dei rampanti per gli sci.
Dalla vetta, invece che scendere dalla normale verso l'Italia, ci buttiamo nel ripido pendio verso la Francia che sembra presentare neve invitante e molto omogenea. Scesi fino a quota 2500, nei pressi del Lac de Reculaye, ripelliamo per puntare allo scivolo nord della Cima delle Manse che riusciamo a tracciare sci ai piedi fino a circa 50 metri dalla vetta per poi affrontare l'ultimo strappo con gli sci in spalla.
Arriviamo in vetta, contenti e soddisfatti, sia per la cima di oggi ma soprattutto per aver avuto la possibiltà di vivere questi cinque giorni molto intensamente e con un grandioso senso di libertà, di quelli che lascieranno il segno in noi per lungo tempo. Con questo spirito ci apprestiamo a scendere per l'ultima sciata in Val Maira, transitando dal Bivacco Bonelli e poi al cospetto di stupende e ampie pareti raggiungiamo il Lago di Visaisa.
Un noioso tratto in leggera salita ci fa "scalettare", poi ancora una bella sciata in ampii spazi ed infine ci attende l'attraversamento dell'ultimo boschetto, molto divertente nonostante qualche piccolo ravano, che ci deposita a Saretto ... da qui a piedi lungo la strada torniamo alla macchina e poi casa ... dove, nonostante la bellezza dei monti, si torna sempre con piacere.
Tourengänger:
Andrea!
Communities: Hikr in italiano, Skitouren
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Kommentare (2)