SASSO ROSSO (GRONA): un' avventura all' insegna del ricordo...

Belle queste uscite di avventura e esplorazione.
Solo apparentemente minimaliste....
Ciao
Daniele

Proprio vero e, in questo caso, anche intimistiche...

Ciao e grazie Daniele...

Angelo

Bello e semplice scritto per ricordare un amico...un amico che ha fatto della montagna una ragione di vita. Bella Angelo...
P.s.
Sembra di aver capito che sul Sasso non sei arrivato...
Ha i fatto un volo di 70/80 metri? Meno male che ti sei fatto solo un po male alla mano!
Ciao amis
Menek

Grazie caro Domenico, sapevo che avresti apprezzato...

Si sono giunto in cima sul Sasso Rosso, mentre sulla più bassa e più arretrata anticima no... (...l' ho chiamata anticima, anche se è solo ed unicamente una bella parete calcarea che ho volutamente fotografato per la sua selvaggia bellezza) perchè ero da solo, senza corda e senza socio ma, credimi, su quella paretina calcarea nessuno ci è mai salito perchè, per arrivare alla sua base, occorre attraversare un pericolosissimo e ripidissimo "canalino" di erba secca e perchè solo a guardarla sarà un VII° o VIII° grado su terreno d' avventura, leggi quindi senza nessuna protezione fissa.
Insomma una intrigante e pericolosissima paretina che rimarrà sempre inviolata...

La vera cima è abbastanza anonima ed ero tentato di andare verso il bordo della verticalissima parete Sud, ma dato il terreno molto infido e pericoloso ho, molto saggiamente, desistito...

Si il volo, o meglio la luuunga scivolata è stata veramente impressionante e velocissima!!!
Per fortuna sono scivolato col sedere appoggiato a terra e non di schiena o lateralmente, così le mani istintivamente cercavano di frenare la ripida scivolata sull' infida erba secca.
Sono stato fortunato a fermarmi "solo" dopo 70 metri... sono stato fortunato che le piccole rocce, che a volte sfioravo, non mi abbiano tagliato maggiormente le mani...
Sono stato fortunato che mi sia fatto solo quel taglio-abrasione + l' ovvio mal di schiena odierno per i tanti contraccolpi ricevuti...

Era un traversino di soli 5 metri su un ripidissimo pendio di erba secca tra due affidabili costoni rocciosi e, prima di affrontarlo, avevo saggiamente visto che un eventuale salto era molto in basso (circa dopo 150 metri...).
Se fossi passato lì probabilmente poi sarei riuscito ad agganciarmi alla cresta della grande bastionata rocciosa, dato che le tante rocce che mi attendevano ispiravano, in me, moooolta più fiducia e sicurezza.. anche se i salti da superare erano, a volte, molto "psicologici"...

Ciao caro amico di montagna e alla prossima + saluti a Rosa...

Angelo

Bel racconto,
nostalgico e intimo.

Mario

Grazie caro Mario...

Bellissimo il tuo racconto e bellissima anche questa salita devo dire selvaggia ed esplorativa!
Meno male che la scivolata si è risolta "solo" con un po' di mal di schiena e una mano un po' sgraffignata...!!

Irene

Grazie cara Irene...

mi fanno molto piacere le tue parole e ti sarebbe piaciuto Claudio, sai...?
Mia sorella alla tua età, cioè a 17-18 anni, si iscrisse nella palestra dove io arrampicavo e lui la prese in simpatia insegnandogli tanti trucchetti.
Nel giro di un anno, nonostante la differenza di età (almeno 15 anni) divennero grandi amici e mia sorella divenne anche una brava climber, grazie a lui...

Proprio vero: quella parete del SASSO ROSSO e quei versanti della bastionata rocciosa sono proprio selvaggi, anche se sono così vicini al frequentatissimo rifugio Menaggio...
Ovviamente il motivo c'è... e l' ho sperimentato sulla mia pelle... della mano... :-)

Ciao e buone camminate a Te...

Angelo

...molto emozionanti le tue parole, Angelo. Bello avere voluto condividere con noi le tue più intime emozioni in ricordo di un Amico che per te ha rappresentato tanto....
Un abbraccio
Graziano e Nadia

Grazie mille a Voi e ricambio l' abbraccio...

Bel racconto, Angelo, e bella avventura su un terreno dimostratosi davvero infido nei tuoi confronti. Non ti resta che attendere la fioritura e un erba migliore...
Ciao

Grazie mille Emiliano...

Ora per un bel pò starò lontano da quei ripidi versanti con erba secca... e tra due mesi, quella splendida zona, diventerà un autentico forno, purtroppo!

Se un giorno vorrò ancora tentare di arrivare alla cresta magari ad Aprile e partendo a camminare prima dell' alba...

Ciao e a presto...

Angelo

Zone splendide, foto splendide ... splendido e sensibile ricordo di un caro amico !

Grande Angelo e grande Claudio !

Giorgio

GRAZIE MILLE carissimo Giorgio...

Claudio era introspettivo e modesto come te...

Il SASSO ROSSO è piccolo, piccolo rispetto a tante alte e grandi montagne ma quando ti avvicini e sfiori la sua fantastica verticalità, diventa pura ed emozionante energia unita a vera adrenalina...

Cari saluti a Te...

Angelo

P.S.
Anche tu ci sarai sabato prossimo al giro di Emi...?
Noi forse...

Una di quelle esperienze che molti di noi hanno avuto con mille sfumature e che tanti hanno avuto la fortuna di raccontare.
Purtroppo la prudenza, l'abilità, il saper prevedere ed evitare il pericolo a volte non basta.
Lo sappiamo e fa parte del gioco.
D'altra parte si dice che il posto più pericoloso al mondo sia il letto.....ci muoiono in tanti.....:):):)
Bravo Angelo

:-))

Grazie Giulio...
A posteriori l' errore più grande e scontato è stato andare ora che c'è ancora tantissima ed infida erba secca nei ripidi e ripidissimi pendii presenti trai il lato Ovest del SASSO ROSSO e la bastionata rocciosa con relativa, intrigante e misteriosa cresta...
Forse ad Aprile o a Maggio l' erba molto più verde e molto meno scivolosa potrebbe aiutare un mio secondo tentativo maaa....
in quei mesi e fino a settembre inoltrato, quelle soleggiate zone fronte lago sono caldissime e con temperature insopportabili...
Magari partendo a camminare prima dell' alba, chissà...

Ciao e buon week...

Angelo

Bel ricordo di un amico e "bella" avventura, per fortuna finita se non proprio bene almeno benino.
Ciao
andrea

Grazie Andrea, è proprio vero l' importante è che sia terminata benino...

Sono luoghi potenzialmente molto pericolosi ma anche affascinanti, ripidi, selvaggi.. anche se a poche centinaia di metri dal rifugio Menaggio.

Ciao e Buone Montagne a Te...

Angelo

Chapeau Angelo!
A partire dalla lettura del commovente ricordo di un grande amico.... All' emozionante racconto della disavventura, caspita! Mi hai tenuto avvinto non poco... Del resto, come sappiamo , l'imprevisto è sempre alle nostre calcagna!!
Le numerose e avviccenti foto consentono di notare i lati "repulsivi" del fantastico Sasso Rosso.
Complimenti (anche ) per il sangue freddo!
Ciao
Eugenio

GRAZIE caro Eugenio,

dici bene quando affermi che "..l'imprevisto è sempre alle nostre calcagna!!" e sopratutto su questa tipologia di versanti selvaggi e molto ripidi...
Tutta esperienza...
Il sangue freddo è fondamentale, altrimenti sarei tornato immediatamente indietro ma, credimi, in certi punti molto esposti e pericolosi avvertivo molto la tensione.
Sono contento che ti abbia emozionato il mio racconto-ricordo e ciò denota la tua profonda sensibilità.
Altrettanto contento che ti sia piaciuto il "lavoro" della mia piccola Digitalina... :-)

Cari saluti...

Angelo