Pizzo Pioltone (2612 m)

Con assoluta ignoranza mi affido alle bellissime proposte di Simone: Pizzo Pioltone o Camoscellahorn, nella Val Bognanco.


Ci fermiamo al piccolo Ristorante/Albergo da Cecilia lungo la strada per noleggiare delle ciaspole, pensando ci sia neve fresca. Costo: 10€.
Arriviamo a San Bernardo e lasciamo l'auto nel piazzale, a destra, prima della sbarra. Ben vestiti e muniti di ciaspole appese allo zaino e ramponcini/ramponi ci incamminiamo sul sentiero già ben innevato (ma ghiacciato) davanti a noi. Seguiamo l'itinerario per il Passo di Monscera, tenendo il versante nord. In questo modo faremo un giro ad anello, ma senza passare per il Lago di Agro. Inizialmente il sentiero è una jeppabile, per diventare sentiero poco oltre il Rifugio "Il Dosso".
Proseguiamo dritto, sempre su neve ben battuta, fino la croce posta a un centinaio di metri dal Passo di Monscera.
Una breve pausa sotto il sole che riflette sulla neve e ci abbronza. 
Riprendiamo al salita, con ciaspole ai piedi, senza passare dal Passo ma tagliando dritto per il pendio che, a 100 metri di dislivello, spiana e delle roccette ne delimitano il lato destro. Sono presenti anche degli ometti. E' qui che Bruno decide di non proseguire ma scendere alla croce, dove ci aspetterà. 
La neve è ben compatta, qualcuno di noi tiene le ciaspole, altri optano per i ramponcini/ramponi per affrontare il tratto finale per la cima. Sono 400 metri circa di salita con pendenza di 35-40°, ideale da affrontare con ramponi e picozza.
Simone e Ivano, muniti di ciaspole e poco sicuri coi loro ramponcini, decidono di scendere al pianoro appena sotto lo strappo finale. Io salgo e a seguirmi c'è Federico. Tenendo una linea retta, già tracciata da qualcuno forse qualche giorno prima, arrivo alla cima con intervalli di 5 passi per sciogliere polpacci e fiato. 
Arrivata alla cima del Pizzo Pioltone non posso che ammirare lo splendore delle cime innevate e la valle immersa nella foschia e le nuvole alle mie spalle. Non voglio soffermarmi a lungo e trovare la neve marcia durante la discesa.
Scendendo incontro Federico che sale e non lontano uno scialpinista.
Attendiamo insieme Federico che ritorni da noi prima di raggiungere Bruno. 
Dalla croce, dove ci attendeva Bruno, percorriamo il sentiero in direzione opposta al Pizzo fino ad arrivare al Rifugio "Gattascosa" dove recuperiamo le forze. Dal falsopiano scendiamo fino ad un ampio piano prato nevoso e, superato questo, ci addentriamo in uno spoglio bosco fino arrivare al Rifugio "San Bernardo", a pochi passi dalla macchina.


Ripuliti con abiti freschi ed asciutti ritorniamo al piccolo albergo da Cecilia dove riconsegno le ciaspole, praticamente non utilizzate, e gentilissima mi rimborsa la quota del noleggio. Veloce zapping di foto davanti una birra e bevande analcoliche prima di rientrare a casa.