18 e 19 febbraio 2017: 2 giorni da grande spettacolo...e di fatica!

vista da Alberto:

Giorno 18 febbraio: Dopo mesi sul dove fare una 2 giorni con la neve ecco che si avvera uno dei tanti sogni che Andrea "deve" realizzare per soddisfarsi, con ciaspole ai piedi insieme a Giuseppe e Roberto a cui sono disponibili a cose anche più "umili": dalla partenza grazie all'ultima nevicata,all'esposizione e alla conoscenza della zona da parte del soggetto che scrive codeste righe si va a ciaspolare dove la neve c'è anche a bassa quota e per quanto riguarda il raggiungere la località di partenza ci pensa il Bradipo con la sua "lince alpina",onde evitare di prendere fregature che facciano aumentare notevolmente inutili dislivelli e ulteriori rotur de ball.

Per qualcuno può essere che non esista il problema nel fare km. e dislivelli più del dovuto,bontà sua (finché si preferisce prendere le mazzate,ci può stare,l'importante è,che le mazzate non le prendano anche il resto della banda!).

Ovviamente al parcheggio si arriva forse con un po di incredulità: nel gennaio 2009 si partiva a piedi dal parcheggio con ben 50 cm. di neve,quindi pensate un po quanta neve lungo le pareti della strada anche a quote inferiori a 700 m.

Tale stradetta che serve non la consiglio agli allergici alle strade strette e innevate.

Alla partenza (ore 7,50) spiego che è cagionevole che vada avanti per rendere la struttura più accogliente dato che troveremo la temperatura sotto lo 0 mentre fuori era già di -5,5°.

Alle 10,43 compreso una sosta più lunga per parlare con Ivan che scendeva dalla baita (effettive sono 131 minuti) con Roberto e il sole che cominciava a rendere più gradevole lo stare fuori,raggiungiamo la struttura dove ci diamo da fare per fare acqua.

Gli amici ci raggiungeranno alle 12,35 con un giro un po più "largo" (dopo tutto se uno conosce la zona,sa scegliere il percorso più corto).

Rivediamo anche Ivan che è risalito con altri due suoi amici con cui ci mettiamo d'accordo per la restituzione delle chiavi: era preoccupato perché pensava vi fossero le 2 taniche di acqua piene,ma per me non vi è nessun problema visto che la neve abbonda e la voglia di lavorare non mi manca: poi sono abituato e la cosa non mi spaventa.

Giornata intensa per procurarci acqua a sufficienza anche per il wc (c'è chi ha fatto fuori da solo circa 20 litri di acqua in una volta...mi sono augurato che nessun altro avesse smontamenti viscerali,altrimenti conveniva che si scavassero una buca esternamente...).

Temperatura da -3° internamente siamo arrivati ad avere un ambiente ottimamente accogliente con temperatura più che adeguata vista l'altitudine: non ho patito il caldo infernale con problemi di insonnia e respirazione dato che nel dormitorio vi erano 20° + che sufficienti per dormire serenamente: se qualcuno ne vuole 40° si ritira nel bivacco poco distante.

Cena molto moderata per quanto mi riguarda visto il mio stato di salute non proprio adeguato e la sofferenza nel vedere gli amici che riuscivano a mangiare molto di più: dopo tutto la salute va salvaguardata,quindi è giusto rinunciare se non si vuole stare male.

Giorno 19 febbraio: Alla mattina delle ore 7 sopra vi erano 14° e sotto 9°: Andrea ha ripreso a far funzionare la stufa dato che anche vestito non riusciva a trovare quei gradi sufficienti che gli consentissero di superare questa "gelida" temperatura.

Dopo la colazione e sistemato la baita,lasciando ben 2 pentole con acqua da fusione a disposizione di coloro che saliranno la prossima volta,alle ore 8,50 si parte per la cima che raggiungiamo solo in 2 ammirando il panorama spettacolare dalla nuova croce posizionata di recente per un breve momento dato che la telefonata di Giuseppe ci avvisava che non sarebbero saliti perché Roberto aveva paura nel procedere: in questi casi è giusto e doveroso che chi non se la sente di proseguire,non se ne vergogni ma sopratutto eviti di insistere ma,ritornando sui propri passi,è la cosa più saggia.

Quindi,dopo la breve sosta dove il trattenersi lassù per un oretta sarebbe stato bello (eravamo i primi e unici ciaspolatori del momento) si fa ritorno raggiungendoli a breve e tutti insieme facciamo ritorno con la stanchezza nelle gambe,chi più e chi meno,un'esperienza nuova per chi non ha mai fatto 2 giorni in un rifugio autogestito in inverno e chi la soddisfazioni di aver potuto ancora una volta,realizzare un suo sogno.

Per quanto mi riguarda ho trascorso 2 giorni stupendi,le foto lo dimostrano e in particolare per aver trovato anche buona parte di neve ancora farinosa dai 1800 m. in su: la nota dolente è che fisicamente non mi son potuto permettere di mangiare ciò che avrei gradito per evitare problemi più gravi di quelli trascorsi da pochi giorni...sarà l'età...e per Roberto e Giuseppe che non han potuto ammirare il superbo panorama da lassù,anche sapendo che non sono di quelli a cui da "fastidio" non aver potuto raggiungere la presunta meta.

Son convinto che che sarebbe stata diversa...

Bene,il tornare all'auto presto ci ha consentito di evitare il classico traffico (che alle 14,30 non era da poca cosa) che ci ha permesso di tornare a casa serenamente concludendo in bellezza la giornata e per la prossima 2 giorni...al 2018!

Ringrazio Ivan per la sua disponibilità e spero che rimanga ispettore della baita ancora per altri anni.

Alla prossima!

vista da Gonzo: granbelottimoweekendoneintuttoepertutto