Pizzo Giezza - 2658 m


Publiziert von irgi99 , 9. Februar 2017 um 10:36.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 7 September 2014
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:30
Aufstieg: 1100 m
Abstieg: 1100 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Domodossola seguire le indicazioni per Bognanco e la Val Bognanco. Fare attenzione all´indicazione di S. Bernardo (cartello bianco) e deviare per seguire quest´ultima, sino ad arrivare ad un ampio parcheggio sterrato dove, anche se la strada continua, va lasciata l´auto (il parcheggio si trova di fianco ad un rifugio). Dal parcheggio dirigersi verso il rifugio; a destra di quest´ultimo, davanti ai bagni, parte il sentiero che, in discesa, taglia un pezzo di strada asfaltata. Terminato il breve taglio nel bosco, seguire la strada, prima in leggera discesa e poi in salita, per circa quaranta minuti.
Kartennummer:KOMPASS N. 89 Parco Naturale Alpe Veglia, Alpe Devero, Valle Antigorio, Val Formazza, Val Divedro, Domodossola

Dal parcheggio di S. Bernardo si ha l´impressione di scorgere la cima, ma in realtà si tratta di due anticime dall´aspetto di "corni" sassosi. La cima vera e propria si trova dietro al secondo corno e la si può ammirare solo ad un certo punto della cresta finale: la si riconosce grazie alla presenza di un grande ometto in sassi presente sulla sua sommità. Dalla cima il panorama si estende a 360°: è possibile ammirare la Weissmies, il Monte Leone e, in lontananza, alcune cime dell´Oberland.


Al segnavia giallo seguire l´indicazione per Alpe Dorca (45 minuti) e proseguire per una tranquilla strada sterrata in alcuni tratti pianeggiante e in altri in leggera discesa, che passa attraverso gruppi di belle case e alpeggi. Ignorare i cartelli che deviano per i Laghi del Paione e proseguire sino alla fine della sterrata. Qui, in prossimità di un gruppo di case nuove, svoltare a sinistra per un sentiero che scende nel bosco. Attraversare il torrentello e proseguire sino all´Alpe Dorca (q. 1874 m). Da qui in circa mezz´ora si raggiunge prima l´Alpe Variola di Sotto e poi la successiva Alpe Variola di Sopra (rispettivamente q. 1880 m e q. 1977 m). A questo punto sono possibili due itinerari per raggiungere la cima:
1) seguire la traccia che porta al Passo di Variola e, per cresta, raggiungere la vetta;
2) ignorare la traccia per il Passo e risalire il vallone su percorso non segnato ma intuitivo, passando per i Laghi di Variola (il più alto si trova a q. 2199 m) e raggiungere la Bocchetta del Rovale (q. 2244 m) e da lì, sempre per cresta, la cima.
Descriverò il secondo itinerario.
Dall´Alpe Variola di Sopra, come scritto prima, risalire il vallone tenendosi a sinistra dei laghi e, su percorso intuitivo, puntare alla cresta. Raggiunto un cartello giallo ove è riportata l´altitudine del lago più alto (2199 m), svoltare a destra sino ad incontrare una grande pietraia da superare tenendosi sempre bene a sinistra. Si perviene così alla Bocchetta del Rovale e alla cresta (la stessa che prosegue se la si prende dal Passo). Da qui, per facili roccette e poi per tratti di pietraia e tracce si raggiunge la cima, caratterizzata dalla presenza di un grosso ometto e di una piccola croce dietro ad esso (dalla Bocchetta la cima è raggiungibile in circa mezz´ora). Questo tratto di cresta non presenta grandi difficoltà, ma bisogna comunque fare attenzione ad un paio di passaggi un po´ esposti a al terreno in alcuni tratti un po´ friabile. Il percorso in cresta non è segnato ma resta comunque intuitivo.

Per la discesa abbiamo optato per un bel giro ad anello.
Dalla vetta scendere per qualche metro e continuare lungo la cresta in direzione della prima anticima (riconoscibile grazie alla presenza di un ometto) e della successiva. Questo tratto di cresta presenta un unico passaggio che richiede una semplice arrampicata; lo si può riconoscere grazie alla presenza di uno spit. Raggiunta la seconda anticima, svoltare a sinistra e imboccare un ripido canalino ove, ogni tanto, è possibile scorgere qualche piccolo ometto. Al termine del canalino i segni e le tracce scompaiono, quindi tenersi sulla dorsale a destra e scendere per prati molto ripidi, puntando ad un gruppo di pini, in prossimità dei quali si ritroverà il sentiero, questa volta ben segnato da bolli rossi e bianchi. Da qui, seguendo il sentiero, proseguire sino alla macchina.

con papà, Giuseppe, Sara, Angelo, Gianni, Eugenio, Diletta, Adriano, Carlo, Paola e Antonella.

 
 

Tourengänger: irgi99
Communities: Hikr in italiano


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