Rifugio Crosta Mt. 1751
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In questo inverno anomalo, l’unico posto dove trovare neve è la valle D’Aosta.
Quindi se vuoi fare una ciaspolata degna di questo nome devi recarti in Valle.
Però come si fa se lavori tutta la settimana ????….. certo, rimane la domenica e con la domenica le infinite code in autostrada, che ben conosciamo e allora???…. non rimane che pensare a mete alternative…..
Decidiamo per il Rifugio Crosta, che abbiamo sempre raggiunto da Maulone , ma mai da Dreuza.
Dalle notizie che il mitico gestore Enrico pubblica giornalmente sul sito del Crosta, sappiamo che la neve è presente, ma solo da un certo punto del percorso e difatti le ciaspole rimarranno in macchina, perché per buona parte troveremo un sentiero a dir poco estivo, diciamo, per chi lo conosce, che la neve si trova al di sotto della località Quartina.
La neve che troviamo è comunque poca e questo a discapito dei ciaspolatori - sci alpinisti, questi ultimi direi assenti. E’ un vero peccato perché ci ricordavamo il rifugio Crosta sempre pieno e affollato, mentre oggi le persone che incontriamo sono davvero poche e la maggior parte arrivano da San Domenico, che è la via più breve per arrivare al Crosta.
Dopo aver parcheggiato a Dreuza in prossimità del cartello di divieto di transito, superiamo la prima curva e poco oltre troviamo sulla sinistra l’indicazione per Solcio dove inizia il sentiero. All’ inizio della salita attraversiamo le case del villaggio di Valera dove si passa davanti ad un vecchio lavatoio e proseguiamo verso sinistra, sempre su percorso evidente.
Il sentiero risale fino all località Baratta, continuiamo passando accanto a belle baite ed alpeggi ben tenuti che offrono bei panorami con punti di vista differenti verso il Sempione, il monte Leone e la spianata della bassa valle d’Ossola.
Lungo il tragitto si devono lasciare le numerose deviazioni e tra questa quella per il Passo della Colmine.
Il sentiero si immette ora nella pineta del Vallè dove incontriamo una cappelletta dedicata alla Madonna.
In breve raggiungiamo le baite di Quartina di sotto e arriviamo al bivio della più frequentata pista che sale da Maulone.
Ed ecco apparire ai nostri occhi l’evidente guglia del Pizzo Boni, le baite dell’alpe Solcio e il rifugio Crosta.
Dopo una bella e rilassante pausa a goderci il tiepido sole, scendiamo e come da consuetudine terminiamo la ns. giornata alla mitica latteria Antigoriana di Crodo.
Nadia
Quindi se vuoi fare una ciaspolata degna di questo nome devi recarti in Valle.
Però come si fa se lavori tutta la settimana ????….. certo, rimane la domenica e con la domenica le infinite code in autostrada, che ben conosciamo e allora???…. non rimane che pensare a mete alternative…..
Decidiamo per il Rifugio Crosta, che abbiamo sempre raggiunto da Maulone , ma mai da Dreuza.
Dalle notizie che il mitico gestore Enrico pubblica giornalmente sul sito del Crosta, sappiamo che la neve è presente, ma solo da un certo punto del percorso e difatti le ciaspole rimarranno in macchina, perché per buona parte troveremo un sentiero a dir poco estivo, diciamo, per chi lo conosce, che la neve si trova al di sotto della località Quartina.
La neve che troviamo è comunque poca e questo a discapito dei ciaspolatori - sci alpinisti, questi ultimi direi assenti. E’ un vero peccato perché ci ricordavamo il rifugio Crosta sempre pieno e affollato, mentre oggi le persone che incontriamo sono davvero poche e la maggior parte arrivano da San Domenico, che è la via più breve per arrivare al Crosta.
Dopo aver parcheggiato a Dreuza in prossimità del cartello di divieto di transito, superiamo la prima curva e poco oltre troviamo sulla sinistra l’indicazione per Solcio dove inizia il sentiero. All’ inizio della salita attraversiamo le case del villaggio di Valera dove si passa davanti ad un vecchio lavatoio e proseguiamo verso sinistra, sempre su percorso evidente.
Il sentiero risale fino all località Baratta, continuiamo passando accanto a belle baite ed alpeggi ben tenuti che offrono bei panorami con punti di vista differenti verso il Sempione, il monte Leone e la spianata della bassa valle d’Ossola.
Lungo il tragitto si devono lasciare le numerose deviazioni e tra questa quella per il Passo della Colmine.
Il sentiero si immette ora nella pineta del Vallè dove incontriamo una cappelletta dedicata alla Madonna.
In breve raggiungiamo le baite di Quartina di sotto e arriviamo al bivio della più frequentata pista che sale da Maulone.
Ed ecco apparire ai nostri occhi l’evidente guglia del Pizzo Boni, le baite dell’alpe Solcio e il rifugio Crosta.
Dopo una bella e rilassante pausa a goderci il tiepido sole, scendiamo e come da consuetudine terminiamo la ns. giornata alla mitica latteria Antigoriana di Crodo.
Nadia
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