Day 2: Un Terrazzo piuttosto ventoso... ma che vista!


Publiziert von Menek , 17. Januar 2017 um 16:05. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Venetien
Tour Datum:15 Januar 2017
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 4:15
Aufstieg: 900 m
Abstieg: 900 m
Strecke:Da qui a la, di Km 7,400
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Verona, dirigersi verso la Val d'Illasi, poi risalirla fino all'abitato di Giazza, da lì superare il paese e dopo 4 km parcheggiare in località Madonnina, 10 posti auto.

Amadeus :
Questa è la mia quarta volta a Malga Terrazzo per il sentiero della madonnina, sentiero di una particolare bellezza in qualunque stagione, ma è la prima invernale al Monte Terrazzo, e devo dire che è stata, nonostante l'altezza modesta, una bella soddisfazione.
Giornata bella e spettacolare per gli sprazzi di orizzonte che la salita ci ha presentato, e grande visuale a 360° una volta arrivati sulla cima che come riportato dalla toponomastica, E' un bel terrazzo ondulato; cosa che ha fatto impazzire il Menek che è andato in giro per 10 minuti buoni alla ricerca del punto, che sia stato roccia, arbusto, mugo più alto.
Bè alla fine ci ha tolto questa angoscia, lo abbiamo "piantato" su un punto che sembrava il migliore e gli abbiamo ingiunto : "ora misura quì e non rompere i marroni".
La discesa è stata altrettanto bella e soft, fatta con i ramponcini quasi tutta, per me, aimè la rottura di un anello che ho riparato una volta giunto a casa.
BELLA RAGA'. 


Menek:

Eccoci… dopo una notte passata nel vano tentativo di digerire tutto quello che abbiamo ingurgitato il giorno prima ora siamo qua, a schiena china e pronti per inforcare i comodi ramponcini che ci aiuteranno nella nostra salita al M. Terrazzo.

La salita sin da subito si presenta abbastanza ripida, ma i numerosi tornanti ci spingono in alto non dico in un batter d’occhio, ma diciamo così, almeno in tempi non troppo dilatati visto anche il tipo di “terreno” cui siamo costretti ad affrontare.

Nonostante la pendenza del sentiero, si ha sempre modo di scherzare, di far battute, e non lo facciamo per ingannare il tempo è solo la nostra allegria che si fa largo tra i pant pant di un fiato che si “rompe” già dai primi passi. C’è tanta allegria e gioia appunto , soprattutto nei sorrisi stampati sul viso di Amadeus e pirene visto che amano molto calpestare la neve… non che a me e Rosa dispiaccia questa situazione, ma noi preferiamo terreni più asciutti, verdeggianti e magari con delle roccette da scalare a corredo del giro.

La prima pausa la facciamo alla Malga Terrazzo, una malga di proprietà del Cai di S. Bonifacio, il sole che filtra tra la fitta vegetazione invoglia ad un prolungato stop. Ripreso un po di fiato si riprende a salire seguendo le chiari indicazioni poste su una palina, poi dalla seconda palina posta appena sopra la Malga la salita si fa più impegnativa, con tratti che vanno  tra i 35° e i 45°, con questa neve vi assicuro che la salita sembra verticale. Mannaggia al duo finto-veneto!

Sarà che non vogliamo “subire” la salita, sarà che il fermarci troppo ci “rompe” un po le gambe, ad un certo punto io e Rosa cominciamo a camminare a “stantuffo” lasciando un po indietro gli amici d’escursione; una volta raggiunto il bel sentiero che viaggia in mezzacosta, la traccia sale moderatamente  e a vista lo vediamo per un lungo tratto, rimasti sempre nella “trance” della salita il nostro passo aumenta ancora e raggiunta la velocità  “modalità” Alberto Juantorena, ci ritroviamo ad un certo punto sul Carega, oltrepassiamo il Pasubio per poi ritrovarci ai piedi della Marmolada…

Qualcosa non quadra  ci diciamo io e Rosa, qua stiamo per andare in Austria; ad un certo punto sentiamo una voce in lontananza, una voce familiare che in perfetto dialetto veneto ci avvisa: aò, ma ‘ndo ‘nate? La cima staqquà  sopra… Recepito l’imput il dietrofront è d’obbligo.

Ricomposto il gruppo, Alex riconosce il punto di salita per il Terrazzo e tempo 30/40 passi di numero ci ritroviamo sul piccolo dosso panoramico della cima, cima che calpestiamo da nord a sud alla ricerca del punto dove “waypuntare”.  :))) 2h45 con 15 min. di pausa.

Fatte le foto, per il pranzo ci riportiamo al bivio sottostante dove mangiamo al riparo dal vento, vento  un po troppo gelido per potersi fermare a pranzare. Sotto i raggi di un caldo sole si sta decisamente meglio.

Ora che il cibo è stato divorato, non ci resta che scendere ripercorrendo il sentiero fatto all’andata, vista la pendenza in alcuni tratti la neve scivolosa può giocare brutti scherzi eeeee…. Ih,ih,ih, ecco che qualcuno si è giocato il culo! Passati quasi indenni dall’infidità creata  dalla natura eccoci di nuovo all’auto,  dove una volta inserita la prima marcia dovremo affrontare un primo tratto di strada con la neve pressata che valuto in T4+.

Ottima l’idea di fermarsi alla Pasticceria Gragnato e ottimo il tè caldo bevuto da Alex e Irene come saluto finale per questo magnifico week end.  Semplicemente… Grazie ragazzi!

Nota 1): Ecco un giro che soddisfa, sia per la bellezza della salita e sia per la bella ed ampia vista che si gode dalla cima. Visto la “resa” del sentiero (900 mt dislivello)  in poco più di 4h si può salire e scendere senza troppa fatica. Il giro si può prolungare a piacere.

 

Nota 2): Cose a caso & chi se ne frega!

 

USA: Per festeggiare la sua ascesa al potere, Trump ha ingaggiato delle ballerine/spogliarelliste. Dopo il voto, il burlesque è al potere…chi se lo immaginava?

Contrordine: Cristina Parodi non lascia La Vita in Diretta! E CHISSENEFREGAAAAA!

 

Nota 3): Ecco una salita che va presa di Petto…

 

                                                                                          PETTO.

 

Il Do sullo spartito lo canto e non balbetto,

il passo è assai sicuro e m’innalzo da cadetto,

sorpasso la pianura ed entro nel boschetto.

Petto,

c’è Alex che sorride e incanta col falsetto,

la voce è un poco fiacca e colta dal “raspetto”,

l’acuto poi si spegne e muore da galletto.

Petto,

il giro è alla fine e voglio del dolcetto,

ma non pensate al vino io punto sul cornetto,

le paste sono pronte… mantengo  il mio vizietto.

Se allungo le mie mani ricevo un bel calcetto, e in fondo mi domando: è in dentro o in fuori il Petto?

 

A’ la prochaine!            Menek e Rosa

 


Tourengänger: Amadeus, Menek, pirene, rossa


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Kommentare (9)


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cristina hat gesagt:
Gesendet am 17. Januar 2017 um 16:54
Ma....Olmo?

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. Januar 2017 um 18:00
Io ho cambiato vita e Olmo è rimasto dalla sua padroncina...purtroppo! Bye

ralphmalph hat gesagt:
Gesendet am 17. Januar 2017 um 17:29
Bella!!! ....in una zona, purtroppo per noi, completamente sconosciuta...bisognerà rimediare!!!
Bravi, ciaooo
Graziano


Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. Januar 2017 um 18:02
Si Graz, bel giro in una zona generalmente molto battuta. Anche per me sono cime nuove.
Ciaooo
Menek

Amadeus hat gesagt: RE:
Gesendet am 17. Januar 2017 um 18:58
Il fascino del Carega e delle "Piccole Dolomiti".

gbal hat gesagt:
Gesendet am 18. Januar 2017 um 19:16
E ma questo si chiama infierire su chi stava a casa!
Bella due giorni, molto.
Comply

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. Januar 2017 um 22:25
Un classico uik dove l'amicizia sorpassa qualsiasi cosa...se poi però c'è anche la montagna....
Evviva!
Menek

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 18. Januar 2017 um 21:41
due simpatiche coppie così rischiano di diventare esplosive ... un consiglio per i lettori : seguite i loro report perché ho l'impressione che quest'anno ci regaleranno tante soddisfazioni !

ciao Giorgio

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. Januar 2017 um 22:29
Grazie per le belle parole Gio...di soddisfazioni su Hikr se ne ricavano a bizzeffe! E tu sei in pole con i report da tenere d'occhio. Bye
Menek


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