5 e 6 gennaio 2017: vento gelido e temperatura decisamente bassa a -11°

Doveva essere una 2 giorni formata da un buon gruppetto: su richiesta di mio cugino decido di scegliere una zona sconosciuta ai partecipanti e,nonostante si spera che tutto fili liscio,le varie problematiche della vita permetteranno solo al sottoscritto di godersela in solitaria,mentre chi potrà,salirà il giorno 6.

Quindi do a Marta e a Gianluigi le istruzioni per affrontare l'escursione ma,nonostante il mio esprimermi in lingua italiana,pare non mi abbiano compreso bene,così la tabella di arrivo programmata dal Gian si è praticamente "allungata".

Stessa cosa quando ho spiegato della sorgente (...un tubetto nero poco sotto un grosso masso...miticiiiiiii,hanno scoperto un altra sorgente oltre quella indicata da me: ho telefonato a Camillo il quale conosce anche quella sorgente con tubo in acciaio e vaschetta ma conferma che l'acqua la prendono da quella che ho indicato e dalla quale avevo prelevato acqua la volta precedente) e mi sorge un dubbio: ma sono io che non riesco a farmi capire?

Le conferme che scagionano il mite bradipetto piovono a go go: al ritorno indico il sentiero per Clavera,ma Gian e Robi son sicuri di aver fatto la strada,nel caso che il gruppetto precedente l'abbia seguita,noi arriviamo prima ma,Marta ci attende,confermando che qualcuno distratto non ricorda (forse l'abbondante pranzo?).

Be,allora stavolta (solo stavolta?????) ho dato le giuste indicazioni,ma come dice Luigi: ogni uno è libero di fare ciò che vuole...ed aggiungo: assumendosi responsabilità e colpe.

Piacere di aver condiviso questa breve giornata con Fabrizio e Fiorenza che da parecchio tempo non ci si vedeva oltre a ringraziare Marta che ha cucinato un ottima carbonara e per le altre dolci prelibatezze (noci caramellate,super favolose) Robertino e Gianluigi per l'approvvigionamento acqua (che è stato meglio farlo prima di pranzare che dopo).

Alla prossima!