Guggernüll anticima S, nodo orografico (Q2880)
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Ieri 86 km di corsa su strada a Guanzate, ma oggi il tempo è così bello ed il pericolo valanghe così basso che non posso non andare a fare una cima..! La zona che scelgo, Splügen, mi è assai familiare perché da ragazzo andavo lì a sciare, ma oggi qui regna la solitudine assoluta, come piace a me.. siamo solo io e Angelo.. Su questo versante ho fatto solo una cima minore, il Mittaghorn, un po’ di anni fa.. oggi voglio provare il Guggernüll, una classica scialpinistica.. So che stavolta sarà dura, ma stringo i denti e vado avanti! Angelo mi precede e mi aspetta sempre, fortunatamente non c’è neve da battere, sono pochi centimetri e solo sopra i 2500 si incomincia a sprofondare.. per un bel pezzo Angelo addirittura vien su con gli scarponi.. io le ciaspole le ho già messe per attraversare una enorme lastra di ghiaccio (un leit-motiv della giornata..). La vallata è ampia ed illuminata dal sole, nonostante siamo sul versante N, ed il Tambò è sempre lì a sovrastarci, con la sua sagoma elegante.. Non c’è una via obbligata.. cerchiamo di seguire le tracce degli scialpinisti, ormai vecchie, perché sappiamo che loro avranno fatto la via più facile.. In prossimità della Gemschschluecht ci dividiamo: io punto alla selletta a N del P2687 per poi seguire la cresta interamente, Angelo taglia in diagonale e raggiunge la cresta più in alto. Una volta riunitici, senza difficoltà procediamo, la cresta è larghissima, Angelo coi ramponi sempre un po’ di passi davanti a me che arranco ancora con le ciaspole. Ad un certo punto lo sento gridarmi “l’ometto è qui!”. Ma, come temevo, una brutta sorpresa ci attende: la cima è ad una decina di metri da noi, ma un breve intaglio ci separa da lei : probabilmente non è niente di che, ma oggi non ho con me la mia fida piccozza e le gambe sono un po’ indurite da ieri, non ho voglia di rischiare e come me anche Angelo, quindi ci fermiamo qui, nel punto in cui si uniscono le tre creste del Guggernüll, con la vetta che ostruisce un pezzettino di orizzonte! Il panorama è spettacolare, dopo le foto resto per un po’ seduto con su il guscio e il cappuccio per ripararmi dal vento che ora soffia un po’ forte. Guardo davanti a me, nel vuoto, riprendo fiato e mi riposo.. ho dormito pochissimo negli ultimi giorni, ma ne valeva la pena! È ora di ripartire. Ora metto i ramponi anch’io. Ci fermiamo a mangiare più in basso, poi proseguiamo. Facciamo una divertente “variante” seguendo il letto di un torrente e siamo a Tamboalp. Di lì alla macchina la via è breve, restano solo da affrontare le terrificanti lastre di ghiaccio! La luce a poco a poco cala, ma non dobbiamo neanche tirare fuori la frontale..
Grande giornata, un po’ di amaro in bocca per la cima mancata per un soffio, ma oggi non ero neanche sicuro di farcela ad arrivare! E grazie ad Angelo per la compagnia, è sempre un piacere condividere la montagna con qualcuno che la ama come me!
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