Cima d' Aspra 1848mt, noi la "famo strano" e Wild


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 30. November 2016 um 09:06. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:27 November 2016
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima dell'Uomo   CH-TI 
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1050 m

   
 

 

Un bel anello TROPPO WILD

           Vista da Giorgio     -    (giorgio59m)     

 


La Cima d’Aspra è nel mirino da tempo, questo costone non lo abbiamo mai percorso, solo nella parte alta per il Gaggio, ma Cima e Cimetta sono a noi sconosciute, per non parlare del rifugio Alpe d’Aspra, mai aperta la porta, una lacuna da colmare.

Per dirla tutta, ci abbiamo provato a giugno 2014, anche quella volta “lo famo strano”, cercando di salire la Cimetta partendo dai Monti di Bedretto, ma un canalone ripido e ghiacciato ci aveva sbarrato la strada.

Questa è la volta buona, grazie ad amicizie di Paolo ci procuriamo il gettone al comune di Gnosca, così possiamo salire in auto fino alla fine della strada a 940mt, poco sotto Naseri.

Partiamo alle 08:00 dal parcheggio, siamo in ombra, la giornata è parzialmente nuvolosa, ma promette di aprirsi. Visto che partiamo facilitati, non faremo la via diretta e veramente ripida, cioè la classica per la cima d’ Aspra, ma ci inventiamo un anello sulla carta, salendo da nord, quindi dalla Valle di Moleno.

L’idea sembra bella, il sentiero sulla mappa è tutto tracciato, e ci porta a vedere due cose interessanti: la testata della grande frana di Preonzo, ed un rifugetto di cui sembrano non esistere passaggi : il rifugio Alpe di Pertignaga, c'e' solo una foto sul sito alpi-ticinesi.ch

La via ufficiale per Alpe e Cima d’Aspra è ben indicata, ma la via che sale da N non è facile da trovare, indispensabile il GPS, si sale puntando le case più a destra (N) di Nàseri, quindi con qualche difficoltà si cercano dei bolli rossi su sassi e piante.

Si sale quindi cercando i bolli fino ad uscire dal bosco, dove troviamo i ruderi di un alpeggio, con varie apparecchiature tecnologiche.

Un cartello avvisa “Buche e Fessure”, è evidente ora che siamo sopra la grande frana di Preonzo. (interessanti i video 1, 2, 3)

La frase “siamo sopra” significa che siamo proprio in alto dove inizia la frana, ci sono spaccature enormi in larghezza ma ancora di più in profondità. Stando proprio al limtie viene la pelle d’oca, riesco a fotografare solo da posizioni più tranquille.

Ovunque apparecchiature che tengono sotto controllo la frana, funi da un lato all’ altro delle spaccature collegate con sensori pronti a segnalare movimenti delle spaccature. Impressionante davvero, e da questo punto ancora di più.

Sedata la curiosità, nasce la voglia di continuare, e soprattutto di “andarsene di lì” …

In questo punto, Alpe di Roscera Q1517, il sentiero non è più segnato e non lo sarà più. Seguendo segni di passaggio e tagli di piante saliamo su un piano erboso sopra l’ alpe e la frana, ci accorgiamo tardi di essere fuori dal sentiero segnato sulle mappe, con un po’ di “ravanage” ritroviamo segni di sentiero una quarantina di metri sotto.

Devo fare una puntualizzazione importante, dala frana (Alpe Roscera) all’ Alpe Pertignaga non troviamo alcun bollo di vernice, nessun segnale, e certamente il sentiero è praticamente usato solo da pochi cacciatori. Questo tratto è quello che giustifica il T4 che ho indicato, ed è più che giustificato.

Ci sono roccioni dove si cammina su cengette, due canaloni con materiale di scarico da risalire e cercare dove proseguire, roccia umida e molto scivolosa, tratti particolarmente esposti e a tratti aperti sulla valle di Moleno, nella scala del Ravanage direi un REC (Ravanage Escursionistico Cazzuto), e sbagliando sentiero sicuramente un REI (Ravanage Escursionistico da Incubo).

Il GPS aiuta ma nei canaloni non c’e’ la precisione del metro o dei pochi metri, l'unica è provare, usare la testa, guardare bene, e …. Riprovare se la via si mostra “troppo difficile”.

Ritroviamo sempre (anche perché siamo in sei ed è più facile cercare) le tracce del sentiero, percorsi i due canaloni ed il tratto intermedio, più un breve tratto dopo il secondo canalone (tratti esposti e sentiero al limite), tiriamo il fiato e proseguiamo in un bel bosco.

Sono circa due chilometri circa in piano, e finalmente troviamo un bollo rosso (l’unico), siamo al bivio che sale alla bocchetta che porta alla cima d’ Aspra, ma proseguiamo ancora per pochi minuti fino al rifugio Alpe di Pertignaga 1620mt, sono le 11:10. Vista da lontano sembra carina, ma raggiunta ci si presenta un rifugio più che spartano, è aperta, con una stuga al centro, ma poco o nulla, spifferi ovunque, posto da cacciatori.

Proseguendo sul sentiero si scende alla bella Capanna Gariss 1422mt, in alta Valle di Moleno, noi facciamo una pausa all’ esterno di una decina di minuti.

Torniamo indietro sui nostri passi fino al bivio a Q1622, qui inizia una bella salita verso E che porta prima ai 1750mt con i ruderi dell’ Alpe Merengetto, poi si devia verso SO fino alla bocchetta a Q1809 (12:00).

Gli amici sono avanti ed ormai alla croce di vetta, io con il mio badante Gimmy, risalgo verso sinistra dalla bocchetta un primo dosso, quindi si scende e si risale il dosso della Cima d’Aspra con la croce poco sotto sul lato riverasco.

Raggiungo gli amici alla croce alle 12:10, dalla bocchetta siamo in pieno sole, ed il paesaggio dalla croce è spettacolare.

Di fronte svetta il Claro da una angolazione che lo rende veramente bello, un “piccolo Cervino”, ma anche tutto attorno le cime innevate sopra i 1900-2000, tante ben conosciute, sono una meraviglia.

Giusto il tempo di fare le foto di rito che un primo gruppo di affamati … inizia la discesa sul ripido verso il sottostante rifugio, io mi fermo ancora per qualche foto.

Alle 12:30 siamo tutti al rifugio Alpe d’Aspra, non male dentro, abbastanza spartano ma ben fornito (stufa a legna, gas e caminetto, tavolo con varie seddie e panca) sufficienti stoviglie per cucinare (lo Chef certifica).

Non pranziamo all’ interno, ma sul tavolo esterno ed in pieno sole, una goduria totale.

Pranzo con panini e frutta, ma non manca qualche dolce, il caffè con accompagnamento alcolico, ed infine lo chef ci prepara un ottimo vin-brulè.

Foto ricordo anche qui, ed alle 14:00 lasciamo il rifugio, la discesa è breve (2.4Km) ma molto-molto ripida, ma sembre ben marcata. Passiamo dall’ Alpe Sessadora (fontana), dai ruderi di Stabbio, ed infine nella meravigliosa piana prativa di Nàseri.

Che posto ragazzi, impossibile non fermarsi a vedere le baite ben sistemate, le loro verande e la vista che godono, il tutto nel silenzio visto che non c’e’ nessuno.

Ancora pochi minuti di discesa, passiamo dalla chiesetta di Naseri, ed infine siamo di nuovo al parcheggio alle 15:45 (tolte le pause, circa 1:30 di discesa).

Una anello WILD ma molto-molto WILD, sconsigliato senza GPS, e da fare solo sapendo bene cosa aspettarsi nell’ anello di salita, ma bello quanto selvatico con il ravanage in giusta dose.

Giorgio 

 
 
 
   
 

           Vista da Roberto   -    (roberto59)                        

Ore 6.00 presente, Giorgio passa con l’autovettura a prendermi, oggi si preannuncia escursione selvaggia, sentiero da trovare e cercare, alla fine obiettivo raggiunto e giornatona, meteo fantastico, compagnia ormai più che collaudata tutto perfetto, bello, sempre bello trascorrere giornate come questa in montagna, la nostra cara, amata montagna.
Un po’ di sana adrenalina che non guasta mai per alcuni passaggi da fare con attenzione, poi via a goderci il sole e il pranzetto con vin brulè finale.
Halles okey, halles in ordnung, what needs more?
Avanti così, godiamoci la vita nel rispetto delle altre persone, delle regole e del rispetto, ogni giorno con amore e senza egoismi, la montagna ci insegni tutto questo, libertà e gioia.
Ciao ragazzi e ragazze.
Alp.Rob.

 
Non amare è un lungo morire.

Proverbio Indiano
 
Il sole può tramontare e poi risorgere; noi, invece, una volta che il nostro breve giorno si spegne, abbiamo davanti il sonno di una notte senza fine.

Catullo
 
Chiunque sia felice rende felici anche gli altri. Chi ha coraggio e fede non morirà mai in miseria!

Anne Frank

 
 
   
 

           Vista da Paolo   -    (brown)                        


Relazione, dopo 10 giorni di tempo piovoso ci aspetta finalmente un week end di sole.
La maledizione delle domeniche formato "girovagando style" ( con pioggia , nuvole basse e vento) sembra averci lasciato una tregua.
Siamo in sei oggi , non c'e' Angelo ma ci fa compagnia Alessandro che da tempo non faceva escursioni con noi. Purtroppo ci ha trovati peggiorati.... 
Come ottimamente descritto da Giorgio, la via di salita e' stata molto lunga e non facile da trovare in quanto priva di segnali e a volte anche la traccia del sentiero si perde nel nulla.
Emozionante vedere da vicino l'inizio della frana di Preonzo.
Intere placche staccate da un metro fino a dieci metri, proprio qui c'era in passato un'alpeggio e alcune costruzioni sono state solcate dalla fessura  della placca che poco per volta si trascina a valle tutto quello che ci sta sopra.
La cima d'Aspra e' la prima della cime che conduce alla cima del Gaggio che vediamo molto bene e con la sommita' innevata .
Oggi abbiamo visto solo aquile (ben tre)che volteggiavano maestose.
All' Alpe Aspra visitiamo l'interno, ma la temperatura esterna con il sole ci permette di pranzare tranquillamente seduti fuori con un bellissimo panorama.
Dopo circa due ore di sosta pensiamo al rientro.
Ritorno sprint, discesa in picchiata questa volta molto ben segnalata sugli alberi e con qualche palina .
La quota neve sopra i 2000 metri ci ha concesso ancora una cima senza l'ausilio di attrezzature invernali . 
Grazie a tutti per la simpatica giornata, una bella prova nella ricerca della corretta via di salita con l'aiuto del gps e la scoperta di posti nascosti e poco decritti.
Alle prossime
Paolo
 

 

 
 
   
 

            Vista da Luciano   -    (barba43)


Minchia, ma dove ci ha portato questa volta???

Questa domenica è stata Stratosferica, altro che Indiana Joens,  che avventura mai fatta in questo modo, un'ascesa che poteva essere fatta solo con molta ma molta testa, per gli strapiombi a lato di un sentiero che era largo solo la misura degli scarponi, e  sperando di non scivolare sul' erba  secca, che se andavi giù … beh cambiamo  argomento,  sta arrivando il Natale.

Comunque  Giorgio ha descritto più che bene tutta la giornata, che abbiamo trascorso in bella compagnia. Non certo facile ed io condivido tutto quel che ha scritto, perchè io c'ero, anche quest'avventura è stata fatta, speriamo in ascese migliori, magari con leciaspole vedendo le cime belle imbiancate, alla prossima.

ciao a tutti belli e brutti

 
 
   
 

              Vista da Gimmy-    (gimmy)

 

dopo molta acqua in settimana ,domenica con clima da sballo.
e escursione da sballo ,percorso di andata decisamente selvaggio
con tratti non segnati ,terreno bagnato e viscido da fare con molta attenzione,nel percorso in alcuni punti si vede da diverse angolazioni il claro in modo spettacolare ,abbiamo pranzato fuori dal rifugio dato il tepore esterno, un paio d'ore  di relax totale ,seguito da un ottimo vin brule fatto da barba chef,il ritorno dato il giro ad anello è stato corto
passando per un nucleo di baite ,un posto veramente bello ,gran bella domenica ci voleva,

ciao alla prossima


Gimmy

  

 
 
     
 
RIASSUNTO del PERCORSO
Percorso Totale : 8,3 Km totali, 7h:45m totali, 5:30m di cammino
Andata : 5,9 Km, 4:30 lorde, 40m soste
Ritorno : 2,4 Km, 1:45 lorde, 15m soste
Dislivello : 920 mt di assoluto , 1050mt di relativo
Libro di vetta: SI in capanna
Copertura cellulare: Buona sul percorso
Partecipanti :

Giorgio, Paolo, Roberto, Gimmy, Barba, Alex

 
 
   
   

Altre foto, diario, tracce sul nostro sito     

www.girovagando.net        escursione # 266

  

 

 
 



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Kommentare (17)


Kommentar hinzufügen

Francesco hat gesagt:
Gesendet am 30. November 2016 um 10:00
....Eh si !!!
Non posso che confermare quanto letto: siete peggiorati, però la Vs. compagnia mi è mancata-
Ciao Bagay-

Gesendet am 30. November 2016 um 10:19
Secondo me .... E' questo che ti è mancato :-)






danicomo hat gesagt:
Gesendet am 30. November 2016 um 12:28
Bella Giorgio,
molto frequentata la Cima d'Aspra e in genere evito, ma, viste anche le tue foto, prima o poi mi toccherà...
Visto che, per primo, hai dato una classificazione ravanage-style, ti invito a fondare la nuova Comunità dei cultori del ravanage, dove postare le nostre gite...
Saluti
Daniele

giorgio59m (Girovagando) hat gesagt: Ravana-Style
Gesendet am 30. November 2016 um 12:43
Ciao Daniele, ho solo avuto la fortuna di praticare il ravanage dopo la segnalazione di zaza e itineralp.
Lascio il compito al grande saggio menek per la creazione della comunità, lui se ne intende :-)
Di mio posso solo aggiungere che molte delle valli e vallette della Riviera e Leventina lato Ovest si prestano benissimo alla pratica del ravanage, ma ce ne sono tante altre.
Per esperienza diretta ... come dire toccato con "i piedi",

GAQA hat gesagt:
Gesendet am 30. November 2016 um 15:18
Esattamente un anno fa' ero stato alla Cima d'Aspra con partenza da Gnosca.Seppur era la via normale,non abbiamo trovato nessuno,eccetto una simpatica persona locale,che con gentilezza ci ha ospitato nella sua baita a Naseri,tra ottimo cibo e vino.Ricordo di una gran bella giornata:) Bellissima zona ricca di boschi !!
Complimenti per il vostro giro alternativo !
Ciao Alessandro.

igor hat gesagt:
Gesendet am 30. November 2016 um 18:24
Bella wild l'avete fatta ciaoooo

Gesendet am 30. November 2016 um 20:35
Si è vero Igor molto wild, poi in cima alla frana è da paura, guardare il terreno sfaldato da crepe.
ciao

blepori hat gesagt:
Gesendet am 1. Dezember 2016 um 08:23
impressionant questo giro, una volta ci devo passare. Bravi davvero, benedetto

Barba43 (Girovagando) hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Dezember 2016 um 09:59
Si è vero, impressionante e .....occhio al ravanage
ciao e grazie

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 1. Dezember 2016 um 09:42
Complimenti bel ravanage e come sempre gruppo ben affiatato e motivato ...

l'ho sempre solo " guardata " dal Gaggio questa bella cima ma l'anno prossimo mi riprometto di salirci anche io !

ciao Giorgio


Gesendet am 1. Dezember 2016 um 09:50
E' interessante da fare, poi si si può prolungare alla cimetta e ... oltre.
Ma .... non partire da casa :-)

Menek hat gesagt:
Gesendet am 1. Dezember 2016 um 10:14
Dopo il post del Zaza si è scatenato l'inferno... e a ragion veduta! :))) Bel giro e complimenti per il wild che da sempre spessore al giro. Ocio alla nuova Comunità... cercasi maestri veri per crearla... :) Io faccio solo marachelle un pò da fuori di testa.
Ciao ragazzi.
Menek

Gesendet am 1. Dezember 2016 um 10:17
Ciao a tutti....occhio al ravanage..... fatto negli slip può destare dei sospetti............

Gesendet am 1. Dezember 2016 um 10:17
Ciao a tutti....occhio al ravanage..... fatto negli slip può destare dei sospetti............

cappef hat gesagt:
Gesendet am 1. Dezember 2016 um 15:03
Ciao...Aspra di nome e di fatto...bei ricordi!!!
Ciao!!!

gbal hat gesagt:
Gesendet am 2. Dezember 2016 um 19:09
La conclusione dell'opera. Stavolta, magari nel wild e con qualche sofferenza la meta è stata raggiunta per la via che volevate.
Bravi

Barba43 (Girovagando) hat gesagt: RE:
Gesendet am 2. Dezember 2016 um 20:32
Si Giulio veramente molto wild, comunque bisogna stare
sempre all'erta
grazie ciao


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