Le Cimet (3020 m)
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Facile tremila nel Parco del Mercantour con una vista splendida. Non ha nulla da invidiare al vicino e molto più affollato Mont Pélat.
Si parte da un ponte (quota 2063 sulla carta IGN, disponibile gratuitamente online sul sito http://www.geoportail.gouv.fr/donnee/51/cartes-ign) circa 4 km a nord del Col de la Cayolle. Posteggi limitati, specie se la gente lascia la macchina alla ca33o di cane, se mi permettete un francesismo tipico del litorale toscano.
Si sale sulla stradina sterrata che presto diventa ottimo sentiero e passa vicino al Col des Esbéliousses (si supera un bivio col relativo sentiero) per poi salire al Petit Col de Talon. Da qui si risale il sentiero di cresta fino alla vetta, dove si perviene senza alcuna difficoltà.
Si potrebbe tornare per la stessa via ma ci si perderebbe lo splendido anello che si può completare percorrendo la cresta ovest fino alla croce posta a ricordo del disastro areo del volo Parigi-Saigon del 1953, per poi scendere senza percorso obbligato in direzione della sponda nord del Lac du Cimet.
Raggiunto il lago, se la giornata è calda, a mio modesto avviso bisogna essere davvero bischeri per non tuffarsi nel lago, a quota 2589.
Poi si risale al Petit Col de Talon e si segue l'itinerario dell'andata fino al micro-parcheggio lungo la strada della Cayolle, che tra parentesi sarebbe davvero larga se fosse una pista ciclabile, ma essendo una strada dipartimentale aperta al traffico veicolare obbliga spesso all'uso del clacson. Purtroppo non tutti suonano; forse avranno paura di scaricare la batteria? ;)
Difficoltà: T3 per la parte fuori sentiero (o T3+ se ci si complica la vita scegliendo il percorso sbagliato), ma la salita alla vetta dal Petit Col de Talon è poco più di un T2.
L'unico difetto della zona è che, essendo parte del Parco del Mercantour, i cani non sono ammessi (peccato perché sarebbe un ottimo tremila da far fare alla mia figlioletta quadrupede). E' anche vero che questa sezione del Parco è davvero poco battuta, quindi... fate come fareste.
Si parte da un ponte (quota 2063 sulla carta IGN, disponibile gratuitamente online sul sito http://www.geoportail.gouv.fr/donnee/51/cartes-ign) circa 4 km a nord del Col de la Cayolle. Posteggi limitati, specie se la gente lascia la macchina alla ca33o di cane, se mi permettete un francesismo tipico del litorale toscano.
Si sale sulla stradina sterrata che presto diventa ottimo sentiero e passa vicino al Col des Esbéliousses (si supera un bivio col relativo sentiero) per poi salire al Petit Col de Talon. Da qui si risale il sentiero di cresta fino alla vetta, dove si perviene senza alcuna difficoltà.
Si potrebbe tornare per la stessa via ma ci si perderebbe lo splendido anello che si può completare percorrendo la cresta ovest fino alla croce posta a ricordo del disastro areo del volo Parigi-Saigon del 1953, per poi scendere senza percorso obbligato in direzione della sponda nord del Lac du Cimet.
Raggiunto il lago, se la giornata è calda, a mio modesto avviso bisogna essere davvero bischeri per non tuffarsi nel lago, a quota 2589.
Poi si risale al Petit Col de Talon e si segue l'itinerario dell'andata fino al micro-parcheggio lungo la strada della Cayolle, che tra parentesi sarebbe davvero larga se fosse una pista ciclabile, ma essendo una strada dipartimentale aperta al traffico veicolare obbliga spesso all'uso del clacson. Purtroppo non tutti suonano; forse avranno paura di scaricare la batteria? ;)
Difficoltà: T3 per la parte fuori sentiero (o T3+ se ci si complica la vita scegliendo il percorso sbagliato), ma la salita alla vetta dal Petit Col de Talon è poco più di un T2.
L'unico difetto della zona è che, essendo parte del Parco del Mercantour, i cani non sono ammessi (peccato perché sarebbe un ottimo tremila da far fare alla mia figlioletta quadrupede). E' anche vero che questa sezione del Parco è davvero poco battuta, quindi... fate come fareste.
Tourengänger:
Arbutus
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Kommentare (2)