Traversata delle Tre Vette del C.Grande: Orientale (2908m), Centrale (2893m), Occidentale (2912m)


Publiziert von martynred , 6. September 2016 um 20:07.

Region: Welt » Italien » Abruzzen
Tour Datum:21 August 2016
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Hochtouren Schwierigkeit: ZS-
Klettern Schwierigkeit: III (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1120 m
Strecke:11 Km - sentieri 101, 103, 153
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Campo Imperatore
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Franchetti

                      Abruzzo, Gran Sasso


Essendo l'ultimo giorno, l'ottavo, in quel del Gran Sasso, è il caso di chiuderlo con un gran finale: Le Tre Vette!

Controllato il meteo la sera precedente ci troviamo, io e Marco, a Fonte Cerreto per raggiungere Campo Imperatore in macchina prima dell'apertura della funivia. Il tempo stimato per l'attraversata delle 3 vette (Orientale, Centrale e Occidentale del Gran Sasso) viene indicato fra le 3 e le 8 ore.
 


 

Giunti a Campo Imperatore e controllato di avere tutto il materiale necessario (imbrago, caschetto, corda da 50m, friends, cordini, piastrina e moschettoni vari) ci avviamo per il solito sentiero n.101 che dal Rifugio ci porta alla Sella del Monte Aquila.

Da qui proseguiamo dritto lasciando il sentiero per il Monte Aquila alla nostra destra. Il sentiero si stringe e passa sul versante ovest del Corno Grande affacciandosi sull'ampio pianoro verde di Campo Pericoli. Il sentiero si fa più ripido e ghiaioso man mano che ci avviciniamo alla Sella del Bracciaio. Su questa sella inizia anche il sentiero attrezzato “Brizio”, ora dismesso. Il sentiero prosegue verso NE passando dal Passo del Cannone che non riconoscerete, infatti Marco mi spiega che prende tal nome dal fatto che è possibile rivederne un cannone da lontananza (non ricordo da quale direzione).
 

Fino a questo punto il percorso l'avevo già affrontato qualche giorno prima per andare al Corno Piccolo (vedi relazione).
 

Superato il breve tratto attrezzato in discesa verso la Sella dei Due Corni incontriamo il bivio che, attraverso una traccia ghiaiosa bollata, ci porterà alla base della Vetta Orientale, sentiero n.153. Ci si trova così sul retro del Corno Grande, Vetta Occidentale, dove un anfiteatro franoso fa da cornice al ghiacciaio Del Calderone. Marco, guida alpina locale, mi spiegherà parecchie cose sul massiccio e mi indicherà i nomi delle diverse selle e bocchette varie... fra tutte queste informazioni mi spiega che il ghiacciaio del Calderone, ora visibile solo in parte, è in realtà un ghiacciaio fossile in quanto protetto dalla ghiaia soprastante. Rimango allibita dai fenomeni della natura, ghiaccio perenne conservato da frammenti di roccia sotto un sole cuocente.

 

Un frettoloso sguardo sui balconi sotto la Vetta Centrale e la Cima del Corno grande prima di iniziare la salita alla Vetta Orientale. L'ascesa alla vetta è tutta ben segnata con bolli bianco-rossi e saliamo spediti masso dopo masso dopo una breve pausa. Arrivati alla Vetta Orientale con qualche aiuto delle mani incontriamo 3 escursionisti provenienti dal "Rifugio Franchetti". Ci sistemiamo indossando l'attrezzatura necessaria e mentre Marco sistema la corda mi assaporo la splendida vista sul Corno Piccolo, ancora disabitato, il ghiacciaio del Calderone e la sequenza di cime che dovremmo percorrere prima di arrivare alla Vetta più alta.

 

Dalla cima dell’Orientale scendiamo in conserva seguendo un visibile sentiero verso ovest che porta alla Forchetta Sivitilli. Premetto che sono parecchio lenta nelle discese dove il terreno è friabile e ogni roccia che tocco mi sembra staccarsi, dovendo sempre abbassarmi per abbassare a mia volta il baricentro per sensazioni di mancanza di equilibrio. Risaliamo seguendo degli ometti passando da una corta terrazza inclinata, una di quelle osservate da laggiù. Dalla forcella saliamo un altro breve e friabile canalino che ci porta sulla segnalata Vetta Centrale. Giusto 2 foto di ricordo e non perdiamo tempo. Il panorama, con questo sole e questa limpidezza, è mozzafiato, la lontano il “mio” zaffiro: il Lago di Campotosto.

 

Dalla cima scendiamo per la via normale fino a raggiungere una catena di calata, il tutto bollato giallo-rosso 3B. Un'altra calata ed arriviamo alla Forchetta Gualerzi dove rimaniamo esterrefatti dalla presenza di 7 individui muniti di solo kit da ferrata, ma dove vorranno andare? Lasciamo passare per evitare di essere travolti da qualche frana causata dalla loro discesa per la cengia dove siamo diretti noi. Da qui risaliamo su una paretina che ci porterà alla Cima del Torrione Cambi (2875 m). Bellissima sempre la vista del filo di cresta ed ora la popolata cima della Vetta Occidentale....realizzo che è ancora luuunga.

 

Ci caliamo dal torrione da degli spit e catena e, terminata la discesa dal Camino Jannetta, ci ricaliamo da un grosso masso dove è presente un insicuro cordino in kevlar per la calata fino a giungere la Forchetta del Calderone (2790 m). Qui si incrocia il sentiero che sale dal Ghiacciaio del Calderone, il n.4, passando dall'altro grande terrazzo. Da qui vedo anche il rosso acceso del Bivacco Bafile. Risaliamo qualche metro e Marco ricerca la via alternativa alla classica Madonnina. Passiamo dal versante est arrivando ad un altra cimetta, senza perdere troppa quota e voltandoci riconosciamo la profonda fessura che identifica la guglia della Madonnina.


Mi ritrovo così a dover camminare per davvero sul filo di cresta, senza appigli ne a destra ne a sinistra...paura :). Da qui fino la Vetta Occidentale, che sembra mai arrivare, è tutto un sali e scendi fra intagli, caminetti e canalini brecciosi con passaggi di III. 

Dopo tre ore e mezza di estrema attenzione mettiamo i piedi sulla Vetta Occidentale ed un sorriso mi si paralizza in faccia; Sento scorrere dentro una strana sensazione di conquista e soddisfazione, soddisfazione per aver affrontato il percorso con tranquillità mentale e la gioia di aver condiviso questa giornata per me impegnativa in ottima compagnia. Affidare la propria sicurezza a una persona sconosciuta, se pur molto professionale, non è scontato. 

Dopo una meritata e concessa pausa, scendiamo dalla Via delle Creste che scende sulla cresta ovest del Corno Grande, il tutto ben bollato. Questo sentiero di ritorno non è difficile ma richiede attenzione, io come sempre rallento notevolmente il passo per paura di scivolare. Terminato questo tratto ci si ricollega alla via
normale e da qui seguiamo il sentiero come per l'andata.
 

 


Tempistiche effettive:
Campo Imperatore - Vetta Orientale del Corno Grande: 2.15 h
Vetta Orientale - Vetta Centrale: 0.40 h
Vetta Centrale - Forchetta del Calderone: 1.25 h
Forchetta del Calderone - Vetta Occidentale: 1.35 h
Vetta Occidentale - Conca degli Invalidi (poco prima della Sella del Brecciaio): 0.43 h
Conca degli Invalidi - Campo Imperatore: 0.53 h

Totale ore di cammino/arrampicata: 7.50 h


Tourengänger: martynred
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (11)


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numbers hat gesagt:
Gesendet am 6. September 2016 um 20:47
Cavolo, ne avete fatte in questa vacanza.
Manca giusto forse il parapendio e poco altro....
Complimenti!

Mario

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. September 2016 um 23:39
ciao Mario, si con Federico abbiamo cercato di fare il più possibile, anche se girovagare per più di 3 ore nel bosco non era in programma, poi quando se n'è ripartito per il nord ho completato altre cime...ma ci rimane il sentiero del Centenario e/o Monte Camicia come principali....magari in invernale ;)

Menek hat gesagt:
Gesendet am 6. September 2016 um 20:58
Ho sentito che è stata Martynred a fare base jumping dal Pirellone...
A parte la battuta, non lo escluderei! :)))

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. September 2016 um 23:41
hahahahaha forse hai saltato la riga dove scrivo che ho avuto paura sul filo di cresta ;)...

Menek hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. September 2016 um 07:34
Ma va...ma va....

Simone86 hat gesagt:
Gesendet am 7. September 2016 um 00:43
che spettacolo questa uscita, cosi assicurata poi in sicurezza è proprio uno spettacolo, bellissimo!

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. September 2016 um 07:54
certo, Marco è stato ovviamente impeccabile! però Simo, tu che mi conosci, anch'io qualche passaggino (tipo un salto per attraversare una piccola fessura nel quasi vuoto) l'ho dovuto affrontare dopo accurata elaborazione mentale :)
Se vai te la consiglio!

botticchio hat gesagt:
Gesendet am 7. September 2016 um 10:36
Che peccato essere partito il giorno prima! Sono sicuro che mi sarei divertito come un bambino :)

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. September 2016 um 18:38
la prossima..in invernale!

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 8. September 2016 um 13:32
Roba spessa qui...
Bravissima. :)

martynred hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. September 2016 um 20:42
Bellissimo! da fare!
Grazie


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