Sentiero Alpino Calanca: Bocchetta di Trescolmen - Bocchetta del Büscenel


Publiziert von paoloski , 16. August 2016 um 18:05.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Misox
Tour Datum:15 August 2016
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Arbeola-Molera   CH-GR 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 1350 m
Abstieg: 1350 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2, poi A13, uscita a Grono, risalire tutta la Val Calanca, ampio parcheggio poco prima della sbarra subito dopo l'abitato di Valbella.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Gita andata e ritorno con anello nella parte centrale.
Unterkunftmöglichkeiten:In quota, ma discosti, vi sono i bivacchi Ganan e Piangrand.
Kartennummer:CNS 1274 Mesocco

Ferragosto: Monica non è ancora "operativa", Anna ha un impegno, Francesca pure...vabbè mi tocca andare da solo. Non ho voglia di fare molti chilometri in auto quindi la scelta è quasi obbligata: Val Calanca, vicina e bellissima.
È una vita che non vado al Lagh de Trescolmen ed alla vicina bocchetta. Da li potrei anche andare a verificare com'è la salita per il Piz de Trescolmen per il Passo dell'Alta Burasca Est.
Il Brenna, come suo solito, la giudica EE e la liquida in quattro righe ma, per esperienza, so che ci sarà da penare. Prima di proporla a Monica, non appena sarà in condizioni, sarà il caso di verificare.
Arrivo a Valbella alle 8,45. Il parcheggio a parte due auto grigionesi, che hanno l'aria di essere lì da tempo, è vuoto. Mi prepararo e scendo al ponte sulla Calancasca. Il terreno è decisamente viscido e bagnato: nella notte deve aver piovuto per bene.  Inizio a salire sull'altro versante addentrandomi nella Val Largè. Le ghette non sarebbero state di troppo: l'erba è alta ed in breve mi ritrovo bagnato fino a metà coscia, vabbè la giornata è un po' nuvolosa ma il sole prima o poi dovrebbe uscire ed asciugarmi.
Arrivo al Cascinot, faccio una sosta, la fontana è stranamente senz'acqua, proseguo e arrivo al bivio da cui si diparte il sentiero che sale all'Alp del Largè, me lo terrò per il ritorno.
Proseguo, attraverso la pietraia e una distesa di Aconiti gialli, continuo a salire, il sentiero è notevolmente peggiorato dalle ultime volte che l'ho percorso, arrivo al guado e passo sull'altra sponda. Anche qui erba alta e conseguente lavacro alle gambe, per fortuna che i miei scarponi sono a prova d'acqua anche se, senza ghette, un po' dal sopra ne entra.
Finalmente sono fuori dal bosco e dal sottobosco, davanti a me c'è l'ampio pendio che sale all'Alp de Trescolmen, la raggiungo, è ormai un rudere: solo una delle baite ha ancora il tetto, le altre sono ormai crollate e, tempo pochi anni, ritorneranno ad essere un ammasso di pietre che si confonderà con i macereti circostanti.
Tralascio, per ora, il lago e salgo direttamente alla bocchetta. Ecco le prime persone della giornata: quattro confederati fra cui una bambina, faccio qualche foto e, sbagliando, scendo un po' in direzione dell'Alp de Trescolmen per poi voltare a destra e risalire il pendio in direzione del laghetto di quota 2337. Dico sbagliando perchè, osservando dal Sentiero Alpino qualche ora dopo, la traccia parte direttamente dalla bocchetta. Seguo delle labili peste di animali ed alla fine mi ritrovo su pendii decisamente ripidi e poco percorribili, sono a quota 2300 metri circa, visto che sono in giro da solo non è il caso di rischiare, mi accontento di fare qualche foto al Lagh de Trescolmen dall'alto e ridiscendo. Faccio una breve sosta per mangiare qualcosa e poi mi dirigo verso il lago dove mi concedo un altro spuntino.
Qui ci sono una decina di persone intente a fare il picnic ferragostano. Dieci minuti e riparto, intuisco che nessuno mi seguirà lungo il percorso del Sentiero Alpino, che tristezza questa mancanza di fantasia: il Sentiero Alpino e quello che scende al Cascinot passando per l'Alp del Largè sono fra i più bei sentieri che abbia mai percorso eppure, a parte qualche tedesco e  un po' di confederati, sono pochissimo percorsi.
Faccio ancora qualche foto al lago prima che scompaia definitivamente alla mia vista e ne approfitto per mangiare un po' di mirtilli che qui tappezzano il versante.
Da dove sono posso vedere la Bocchetta del Büscenel praticamente alla mia stessa altezza, so però che per arrivarci ci sono di mezzo un buon numero di salite e discese. Mi avvio, il sentiero sembra un po' più trascurato che negli anni scorsi ma è comunque ben percorribile, incontro un breve tratto attrezzato in discesa e poi ho qualche problema nell'attraversare un impluvio: una piccola frana ha complicato un po' il guado del torrente, con precauzione ne vengo fuori e, poco più avanti ecco una distesa di Genziane purpuree. Arrivo al bivio per l'Alp del Largè, percorro i pochi metri che mi separano dalla Bocchetta del Büscenel e poi torno al bivio, segnalato con delle scritte su un masso piatto, per prendere il sentiero in discesa.
Percorro dapprima un bel bosco rado di larici e pini, nonostante sia ben segnato i tratti di vernice bianco-rossa sono spesso nascosti dai rododendri e dagli ontani che stanno rapidamente invadendo tutto.
Scendo dapprima per l'idilliaca valletta poi mi sposto sulla sinistra ed entro in un bosco misto di latifoglie e conifere che mi porta in breve all'Alp del Largè.
Anche qui solo desolazione ed abbandono, solo una baita conserva, ancora per poco probabilmente, il tetto.
Il sentiero qui scompare, fagocitato da romici ed ontani. Conoscendone il percorso so che qui, all'altezza dell'alpeggio, il percorso compie una svolta a 180° con un ampio giro, in breve facendomi largo fra la vegetazione ritrovo un segnavia e il sentiero che ora scende nel bosco facendo degli ampi tornanti che percorrono una serie di cengie sul pendio ripido, una cesura della copertura arborea mi permette di vedere il Cascinot un centinaio di metri sotto, proseguo e, finalmente, arrivo al guado del Ria de Campalesc.
Attraverso il torrente e incontro tre delle persone che erano al lago, proseguo e, poco dopo supero un altro gruppo di quelli incontrati sulle sponde del lago. Come previsto tutti sono saliti e scesi dallo stesso itinerario.
In breve eccomi in vista di Valbella, pochi minuti e sono al ponte, breve risalita ed ecco la mia auto.

Bella gita esplorativa: volevo accertarmi delle difficoltà della salita al Passo dell'Alta Burasca Est e poi mi  mancava questo tratto di Sentiero Alpino. Il sentiero che scende al Cascinot passando per l'Alp del Largè è veramente formidabile ma se non verrà mantenuto o, quantomeno maggiormente percorso, scomparirà nel giro di qualche anno.Sarebbe un vero peccato.
Difficoltà: T3, il ravanamento su prati ripidi e roccette, con difficoltà di orientamento fra valli e vallette, per salire al Laghetto di quota 2337 metri richiederebbe almeno un T4 ma, come detto, la traccia giusta parte direttamente dalla Bocchetta di Trescolmen ed è probabilmente molto meno complicata.
Anche il Sentiero Alpino ed il sentiero di discesa non sono difficili anche se qualche tratto esposto richiede un minimo di attenzione.

Tourengänger: paoloski
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 17. August 2016 um 21:34
Hai ragione sarebbe un vero delitto lasciare andare allo sfascio una così bella ed interessante Alta Via come quella Calanchina !

Bravo bel giro

ciao Giorgio

paoloski hat gesagt: RE:
Gesendet am 18. August 2016 um 17:09
Ciao Giorgio,
spero che questa relazione invogli qualcuno a percorrere questi sentieri. Per bellezza, panorami e vegetazione non c'è paragone fra il sentiero che percorre il fondovalle e l'alta via cosiccome il sentiero che scende all'Alp del Largè.
Buone gite, Paolo


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