Cima della Laurasca

Monica è impossibilitata a fare gite in montagna per cui quando Carlo mi propone di andare alla Cima della Laurasca accetto volentieri. La giornata si preannuncia piena di sole e sono diversi anni che non torno su questa cima.
Alle 9 siamo a Fondighebi e ci avviamo verso la testata della valle seguendo la stradina che si inoltra nella vasta piana. Oltre a Carlo ci sono sua moglie Milena e la figlia Aliona.
Saliamo con tutta calma ammirando la ricca fioritura e fermandoci alle fornaci per leggerne la storia, passiamo dall'Alpe Cortenuovo e raggiungiamo l'Alpe Scaredi situata appena soopra. Da quando dormii nella cascina quasi vent'anni fa la situazione è decisamente cambiata: quello che era un edificio invaso al piano terra da deiezioni di capre e pecore ed al primo piano un polveroso fienile è divenuto un bel bivacco dove senz'altro si può passare una notte ben più confortevole di quella di allora.
Milena decide di fermarsi qui, io, Carlo ed Aliona proseguiamo, passiamo prima da un ripiano dove si trovano due piccoli specchi d'acqua, uno dei quali circondato da una moltitudine di Eriofori, saliamo dal sentiero, che non mi ricordavo tanto ripido, (sarà forse che dall'ultima salita sono passati gli anni),
Su un passaggio e poco prima della vetta vi sono delle catene che hanno l'aria di essere state appena piazzate. Arriviamo in cima e ci attardiamo un po', c'è da compilare il libro di vetta e soprattutto fare un bel po' di foto: la giornata, come detto, è splendida e, a parte un po' di foschia sulle pianure ed i fondovalle, vi è una magnifica visibilità, le poche nuvole contribuiscono a rendere interessante il panorama.
Iniziamo la discesa, e in breve siamo di ritorno all'Alpe Scaredi, dove nel frattempo sono arrivate decine di persone, consumiamo il nostro pranzo ed alle 15 riprendiamo il cammino per scendere a valle.
A Fondighebi sembra di essere a Rimini: centinaia di persone che affollano la piana ed il vicino agriturismo, c'è anche una gara podistica in corso che ha il suo arrivo nei pressi del parcheggio.

Sempre bella la Cima della Laurasca, difficoltà non ce ne sono a parte qualche contraddizione fra i cartelli dei numerosi sentieri che si trovano alla base della parte terminale dellla salita, comunque facilmente risolvibile. Le due catene posate potrebbero essere utili in condizioni di pioggia o neve, con il tempo bello sono superflue, comunque meglio abbondare che deficere.