Escursione dalle parti del passo Spluga, zona che in passato non ci ha mai regalato soddisfazioni dal punto di vista meteorologico. Anche oggi purtroppo sarà così, peccato perché dal punto di vista paesaggistico l’ambiente qui è proprio bello.
Siamo io e Danilo che, raggiunto il villaggio di Monte Spluga e parcheggiata l’auto dopo aver percorso circa 300 metri di sterrata che si dirige verso la Val Loga, ci incamminiamo quando sono le 9.10. Percorriamo la sterrata che si addentra nella valle, superiamo un piccolo ponte e procediamo su sentiero pressoché pianeggiante che corre lungo il versante orografico destro del torrente. Nonostante siamo ad una altitudine di circa duemila metri fa abbastanza caldo anche se il cielo è in parte annuvolato; la speranza è che qualche folata di vento consenta di sgombrare il cielo dalla nuvolosità per poter ammirate il paesaggio nella sua interezza.
Il primo tratto è un po’ monotono, si percorrono più di 2 chilometri lungo il fondovalle senza guadagnare dislivello. Dopo circa 40 minuti dalla partenza, ad una altitudine di circa 2.020 metri, si inizia a salire passando sotto le pendici settentrionali del monte Cardine. Come il sentiero si inerpica, capisco subito che oggi non sono molto in forma; cercherò di procedere lentamente facendo alcune soste per riprendere il fiato. Il diradarsi momentaneo delle nuvole consente ben presto di vedere la struttura del bivacco Cecchini, nelle intenzioni nostra prima meta di giornata. Poiché si sale a balze, alternando tratti di ripida salita a brevi passaggi su pianori, la mete sembra non avvicinarsi mai.
Ad un ripiano posto a circa 2.390 metri, dove arriviamo alle 10.50, facciamo una sosta di una decina di minuti prima di rimetterci in cammino ed affrontare un’altra rampa tra sfasciumi e qualche traccia di nevaio sempre facilmente aggirabile. A metri 2.600, quando sono le 11.45, raggiungiamo un altro terrazzo dove la copertura nevosa è più estesa ma non ostacola il passaggio. Il blu del cielo sembra prendere il sopravvento e possiamo finalmente ammirare, in direzione nord, il Pizzo Tambo quasi completamente libero dalla copertura nuvolosa.
A circa 2.700 metri appare in tutta la sua bellezza, la forma triangolare del Pizzo Ferrè con il suo bel ghiacciaio. Queste piacevoli visioni agevolano il mio lento cammino e così finalmente alle 12.10 raggiungo anch’io il bivacco Cecchini; abbiamo percorso 5,7 chilometri in circa 2 ore di marcia con soste per ben 1 ora. Oggi tutte le persone incontrate lungo il percorso mi hanno superato, vabbè però sono soddisfatto di essere arrivato anch’io fin qua, in quella che sarà la mia meta di giornata.
Ci fermiamo a visitare il bivacco, apponendo le nostre firme sul libro degli ospiti, facciamo le foto di rito e cerchiamo un punto al riparo dal vento per la pausa pranzo. Ci troviamo spesso temporaneamente avvolti nelle nuvole che ci nascondono la vista delle cime circostanti. Intanto alcune delle persone già presenti si rimettono in marcia per il rientro mentre un nutrito gruppo di giovani, ragazzi e ragazze, sopraggiunge; alcuni di loro poi cambieranno assetto e partiranno per raggiungere il Pizzo Ferrè.
Di fronte a noi, oltre alla bella vista sul ghiacciaio del Ferrè, ci sono diverse lingue di neve che lasciano spazio a solitarie alture ricoperte da sfasciumi. Danilo scalpita e così parte per raggiungere una meta sconosciuta un centinaio di metri sopra il bivacco.
Al suo ritorno, quando sono le 14.15, ci rimettiamo in marcia per il rientro. La discesa avviene lungo lo stesso percorso fatto in salita. Alle 15 ci concediamo una sosta di una ventina di minuti quando siamo sul pianoro ad una altitudine di circa 2.400 metri ed alle 16 raggiungiamo il fondovalle dove inizia il tratto ormai pianeggiante. Qualche tuono preannuncia un vicino temporale che arriverà dopo che abbiamo raggiunto la nostra auto, alle 16.45, e siamo in viaggio per il rientro a casa.
Un peccato per la mia scarsa forma e per le condizioni atmosferiche che non ci hanno consentito di proseguire oltre il bivacco, per raggiungere il Pass de Val Loga. Accontentiamoci di avere comunque raggiunto una bella struttura in alta quota e di aver visitato un angolo della zona del passo Spluga che fino ad oggi era a noi sconosciuto.
Dati complessivi:
Km percorsi: 11,1;
Tempo marcia: 4hm;
Tempo sosta: 3h35m;
Ascesa: mt. 870 circa;
Velocità media in marcia: 2,8 km/h;
Velocità media totale: 1,5 km/h.
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